Nel corso dell'ultima estate la mia tiroide ha mostrato segni di squilibrio. Nel giro di quattro mesi sono passata da una fase di ipertiroidismo ad un ipotiroidismo. La tiroide è una ghiandola che secerne ormoni che giocano un ruolo importante sull'ansia e sull'umore.
In pratica sono passata da forte agitazione, anche corporea, ed irritabilità all'attuale stanchezza fisica ed umore basso. Facendo un gioco di parole ho detto di avere una 'tiroide dicotomica' come il pensiero dicotomico. Il pensiero dicotomico è una rassicurante distorsione cognitiva che permette di dividere la realtà in bianco e nero, luce ed ombra, giusto o sbagliato. Ho definito questo pensiero rassicurante perché la netta e rigida linea di demarcazione permette di fare distinzioni, e di solito ci si mette dalla parte dei buoni, che concedono un'illusoria capacità di controllo sugli avvenimenti, le relazioni e la realtà intorno a noi.
Tutte le bellissime multi sfaccettature che invece la realtà ci presenta sono spesso incontrollabili e spaventano.
Oggi riflettendo su come poter approcciare la problematica con la mia tiroide ho anche pensato all'asportazione chirurgia della stessa, a quel punto sarei io a gestire l'assunzione degli ormoni e non sarei in balia delle sue disfunzioni. Avrei io il controllo e soprattutto meno stress ed attenzione ai sintomi e cambiamenti conseguenti alle disfunzioni.
Ma quante volte facciamo questo pensiero anche nella nostra realtà?
Quante volte in assenza di risposta certa la risposta ce la diamo noi? Decidendo si o no? Era giusto o sbagliato? Ho fatto bene! Hanno o ha fatto male! Proprio per cercare una rassicurante risposta che ci toglie dai fuochi ardenti ma ci impedisce così di godere delle meravigliose variabili che la vita, la realtà e le relazioni ci sanno portare.
In pratica sono passata da forte agitazione, anche corporea, ed irritabilità all'attuale stanchezza fisica ed umore basso. Facendo un gioco di parole ho detto di avere una 'tiroide dicotomica' come il pensiero dicotomico. Il pensiero dicotomico è una rassicurante distorsione cognitiva che permette di dividere la realtà in bianco e nero, luce ed ombra, giusto o sbagliato. Ho definito questo pensiero rassicurante perché la netta e rigida linea di demarcazione permette di fare distinzioni, e di solito ci si mette dalla parte dei buoni, che concedono un'illusoria capacità di controllo sugli avvenimenti, le relazioni e la realtà intorno a noi.
Tutte le bellissime multi sfaccettature che invece la realtà ci presenta sono spesso incontrollabili e spaventano.
Oggi riflettendo su come poter approcciare la problematica con la mia tiroide ho anche pensato all'asportazione chirurgia della stessa, a quel punto sarei io a gestire l'assunzione degli ormoni e non sarei in balia delle sue disfunzioni. Avrei io il controllo e soprattutto meno stress ed attenzione ai sintomi e cambiamenti conseguenti alle disfunzioni.
Ma quante volte facciamo questo pensiero anche nella nostra realtà?
Quante volte in assenza di risposta certa la risposta ce la diamo noi? Decidendo si o no? Era giusto o sbagliato? Ho fatto bene! Hanno o ha fatto male! Proprio per cercare una rassicurante risposta che ci toglie dai fuochi ardenti ma ci impedisce così di godere delle meravigliose variabili che la vita, la realtà e le relazioni ci sanno portare.