Ti sei mai chiesto qual è lo scopo della tua vita? Come cambiare uno stato di fatica e di corsa continui? Quali sono i valori da seguire?
Proviamo a cercare insieme le risposte.
Siamo tutti indaffarati per capire cosa fare da grandi, con l’ansia che cresce all’aumentare dell’età anagrafica, quasi stessi correndo una specie di maratona con un Kg in più sulle spalle ad ogni anno che passa. Ti ritrovi a 40 anni che sei nella confusione più totale, infelice di tutte le sconfitte e con la frase “è troppo tardi” che rimbomba in testa come una sconfortante certezza.
Come capire qual è lo scopo della tua vita?
Direi che è arrivato il momento di cambiare la situazione. La società è talmente veloce che quando avevi 20 anni, molti dei lavori che esistono oggi non erano immaginabili.
Per spiegarti meglio ciò che intendo dire parto dalla mia esperienza personale: mi sono laureata nel 2007, facebook è arrivato in Italia nel 2008, instagram nel 2010 e tiktok nel 2016.
Come potevo scegliere una carriera nell’online nel 2001 quando mi sono iscritta all’università?
Secondo il pensiero comune, quindi, dato che ho scelto tra le opzioni che avevo in quel momento, adesso non posso cambiare idea o riadattare la mia scelta in base alle nuove opportunità che mi si presentano.
“Siamo pazzi?”, mi verrebbe voglia di urlare.
Se nasce una nuova professione, che è molto più in linea con le mie attitudini, ho tutto il diritto di cambiare strada e carriera come e quando voglio. Ho il diritto di trovare e modificare lo scopo della vita in base alle mie inclinazioni, capacità e attitudini.
Fatta questa doverosa premessa parliamo di “scopo della vita” (va tanto di moda la parola Ikigai, ma io sono italiana e adoro la mia lingua, non me ne vogliano i giapponesi, ma preferisco esprimermi nella mia lingua natale).
Lo “scopo della vita” è riuscire a diventare ciò che realmente sei e fare una scelta di vita incline al tuo essere.
La tua attività deve quindi tenere conto di tre fattori:
1. Fai ciò che ami fare (di solito se ami farla allora la sai fare anche bene)
2. Fatti pagare per questo (sembra ovvio, ma non è così ovvio quando devi iniziare a vendere)
3. Fai qualcosa che aiuti gli altri (se non è utile non ti pagheranno).
Rendi chiaro che quello che stai vendendo sta soddisfacendo una necessità primaria.
Alzarti ogni giorno e lavorare per lo scopo della tua vita ovviamente ti rende pieno e appagato, ma non pensare che sia tutto rosa e fiori.
I problemi non spariscono e i momenti “no” continuano a presentarsi, l’unica cosa che cambia è l’atteggiamento con cui affronti la quotidianità.
Come trovare lo scopo della vita?
Il viaggio per trovare lo scopo della vita è complesso e ingarbugliato, fatto di tentativi, di errori, di prove e di traguardi. Ogni passo fatto con la giusta intenzione è un passo utile, a prescindere da quale sarà il risultato finale, quindi gioisci di ogni giorno vissuto con lo scopo di trovare lo scopo della tua vita (detto così è cacofonico ma hai capito il senso).
Apprezza il percorso, non solo la meta finale.
Se ti senti smarrito e solo sappi che non sei l’unico e che non è sbagliato. Non sarà la sola volta in cui ti sentirai così, quindi gioisci di questa tua situazione perché è proprio attraverso la frustrazione che raggiungiamo le consapevolezze più importanti. Immaginati in procinto di scoprire un nuovo tassello del puzzle della tua vita. Non ti senti eccitato ed euforico vedendo la situazione da questa nuova prospettiva? Bene, allora sei pronto per partire!
Passiamo alle cose pratiche, perché a me piace dare soluzioni.
Ti faccio alcune domande, magari ad alcune risponderai subito, mentre ad altre non avrai risposta.
Ti consiglio di segnarle comunque su un foglio e andare poi ogni tanto a rileggerle.
Il cervello è uno strumento meraviglioso proprio perché lavora anche quando tu non te ne accorgi e la risposta a queste domande potrebbe arrivare quando meno te lo aspetti (di solito in bagno, sul water o sotto la doccia…ammettiamolo!)
1. Cosa ami fare?
Ascoltati e scopri ciò che davvero ami fare. Ciò che ami fare non è necessariamente collegato alle scelte che hai già fatto nella tua vita: se sei un calzolaio e ti rendi conto che vorresti lavorare con le crypto valute dovresti renderti conto che nessuno (a parte te) può impedirti di cambiare strada nella vita.
Ciò che ami fare adesso può essere diverso da ciò che amavi 10 anni fa e sarà diverso da quello che amerai tra 10 anni. A 5 anni amavo giocare a mamma casetta, non per questo sono diventata casalinga.
Sapere ciò che ami fare significa avere un contatto con il tuo bambino interiore, che ti spinge nella direzione dello scopo della tua vita attraverso le tue passioni.
2. Pensa alle persone che stimi: perché le ammiri?
Attenzione non è una gara: quando guardi un’altra persona con ammirazione non devi sentirti in competizione (nessuno sta facendo classifiche per definire “l’umano migliore sulla Terra”). Ti chiedo però di soffermarti sul perché tu ammiri queste persone.
Di solito stimiamo qualcuno quando riconosciamo in lui qualcosa di cui sentiamo la mancanza. Per esempio: Io non sono coraggioso quindi ammiro le persone coraggiose.
Quando hai definito il perché allora puoi passare a definire te stesso attraverso queste caratteristiche.
Tornando all’esempio di prima, se ammiri una persona coraggiosa significa che tu vorresti essere più coraggioso: cosa significa essere coraggioso per te?
Identifica quale è l’azione che ti farebbe sentire coraggioso, cosa ti blocca nel farla?
Per me essere coraggiosi significa fare sport estremi, magari per te un’azione coraggiosa è aprire un blog.
Segnati tutte le azioni che ti farebbero sentire la persona che vuoi essere e inizia a farle una alla volta, in questo modo potrai finalmente essere la persona che ammiri.
3. Cosa sai fare bene?
Ci sono cose che fai in maniera naturale e altre in cui ti devi impegnare per riuscire. Se rendi le azioni che ti risultano facili e naturali l’essenza dello scopo della vita, avrai un’esistenza poco faticosa e avrai sicuramente molto tempo libero per te.
Perché escludere questa possibilità? Se ti riescono bene non capisco perché ti debba costringere a fare dell’altro!
Cosa ne pensi?
4. Quali sono i cambiamenti che vorresti vedere nel mondo?
Devi prendere coscienza che sei co-creatore del mondo. Spesso ci si dimentica che senza di noi la realtà non sarebbe la stessa, a prescindere da quale sia il nostro ruolo attuale. Hai presente l’effetto farfalla?
Esatto, tu sei come un battito d’ali nell’universo, ma quell’unico battito può creare un tornado.
La tua realizzazione personale è strettamente legata a come percepisci la tua presenza nel mondo.
Il tuo scopo deve avere un fine più ampio, se lo scopo è solamente legato all’appagamento dell’ego allora sarà uno scopo fallace, ma se riuscirai a trovare il vero scopo della tua vita, la musica sarà ben diversa!
Attenzione a non farti trascinare dall’entusiasmo, noi puoi salvare tutto e tutti, metti il cuore, la testa e soprattutto il tuo tempo in poche cause che sono importanti per te e trova il tuo scopo all’interno di esse.
Ricordati ciò che diceva Gandhi:
“Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo“!
Proviamo a cercare insieme le risposte.
Siamo tutti indaffarati per capire cosa fare da grandi, con l’ansia che cresce all’aumentare dell’età anagrafica, quasi stessi correndo una specie di maratona con un Kg in più sulle spalle ad ogni anno che passa. Ti ritrovi a 40 anni che sei nella confusione più totale, infelice di tutte le sconfitte e con la frase “è troppo tardi” che rimbomba in testa come una sconfortante certezza.
Come capire qual è lo scopo della tua vita?
Direi che è arrivato il momento di cambiare la situazione. La società è talmente veloce che quando avevi 20 anni, molti dei lavori che esistono oggi non erano immaginabili.
Per spiegarti meglio ciò che intendo dire parto dalla mia esperienza personale: mi sono laureata nel 2007, facebook è arrivato in Italia nel 2008, instagram nel 2010 e tiktok nel 2016.
Come potevo scegliere una carriera nell’online nel 2001 quando mi sono iscritta all’università?
Secondo il pensiero comune, quindi, dato che ho scelto tra le opzioni che avevo in quel momento, adesso non posso cambiare idea o riadattare la mia scelta in base alle nuove opportunità che mi si presentano.
“Siamo pazzi?”, mi verrebbe voglia di urlare.
Se nasce una nuova professione, che è molto più in linea con le mie attitudini, ho tutto il diritto di cambiare strada e carriera come e quando voglio. Ho il diritto di trovare e modificare lo scopo della vita in base alle mie inclinazioni, capacità e attitudini.
Fatta questa doverosa premessa parliamo di “scopo della vita” (va tanto di moda la parola Ikigai, ma io sono italiana e adoro la mia lingua, non me ne vogliano i giapponesi, ma preferisco esprimermi nella mia lingua natale).
Lo “scopo della vita” è riuscire a diventare ciò che realmente sei e fare una scelta di vita incline al tuo essere.
La tua attività deve quindi tenere conto di tre fattori:
1. Fai ciò che ami fare (di solito se ami farla allora la sai fare anche bene)
2. Fatti pagare per questo (sembra ovvio, ma non è così ovvio quando devi iniziare a vendere)
3. Fai qualcosa che aiuti gli altri (se non è utile non ti pagheranno).
Rendi chiaro che quello che stai vendendo sta soddisfacendo una necessità primaria.
Alzarti ogni giorno e lavorare per lo scopo della tua vita ovviamente ti rende pieno e appagato, ma non pensare che sia tutto rosa e fiori.
I problemi non spariscono e i momenti “no” continuano a presentarsi, l’unica cosa che cambia è l’atteggiamento con cui affronti la quotidianità.
Come trovare lo scopo della vita?
Il viaggio per trovare lo scopo della vita è complesso e ingarbugliato, fatto di tentativi, di errori, di prove e di traguardi. Ogni passo fatto con la giusta intenzione è un passo utile, a prescindere da quale sarà il risultato finale, quindi gioisci di ogni giorno vissuto con lo scopo di trovare lo scopo della tua vita (detto così è cacofonico ma hai capito il senso).
Apprezza il percorso, non solo la meta finale.
Se ti senti smarrito e solo sappi che non sei l’unico e che non è sbagliato. Non sarà la sola volta in cui ti sentirai così, quindi gioisci di questa tua situazione perché è proprio attraverso la frustrazione che raggiungiamo le consapevolezze più importanti. Immaginati in procinto di scoprire un nuovo tassello del puzzle della tua vita. Non ti senti eccitato ed euforico vedendo la situazione da questa nuova prospettiva? Bene, allora sei pronto per partire!
Passiamo alle cose pratiche, perché a me piace dare soluzioni.
Ti faccio alcune domande, magari ad alcune risponderai subito, mentre ad altre non avrai risposta.
Ti consiglio di segnarle comunque su un foglio e andare poi ogni tanto a rileggerle.
Il cervello è uno strumento meraviglioso proprio perché lavora anche quando tu non te ne accorgi e la risposta a queste domande potrebbe arrivare quando meno te lo aspetti (di solito in bagno, sul water o sotto la doccia…ammettiamolo!)
1. Cosa ami fare?
Ascoltati e scopri ciò che davvero ami fare. Ciò che ami fare non è necessariamente collegato alle scelte che hai già fatto nella tua vita: se sei un calzolaio e ti rendi conto che vorresti lavorare con le crypto valute dovresti renderti conto che nessuno (a parte te) può impedirti di cambiare strada nella vita.
Ciò che ami fare adesso può essere diverso da ciò che amavi 10 anni fa e sarà diverso da quello che amerai tra 10 anni. A 5 anni amavo giocare a mamma casetta, non per questo sono diventata casalinga.
Sapere ciò che ami fare significa avere un contatto con il tuo bambino interiore, che ti spinge nella direzione dello scopo della tua vita attraverso le tue passioni.
2. Pensa alle persone che stimi: perché le ammiri?
Attenzione non è una gara: quando guardi un’altra persona con ammirazione non devi sentirti in competizione (nessuno sta facendo classifiche per definire “l’umano migliore sulla Terra”). Ti chiedo però di soffermarti sul perché tu ammiri queste persone.
Di solito stimiamo qualcuno quando riconosciamo in lui qualcosa di cui sentiamo la mancanza. Per esempio: Io non sono coraggioso quindi ammiro le persone coraggiose.
Quando hai definito il perché allora puoi passare a definire te stesso attraverso queste caratteristiche.
Tornando all’esempio di prima, se ammiri una persona coraggiosa significa che tu vorresti essere più coraggioso: cosa significa essere coraggioso per te?
Identifica quale è l’azione che ti farebbe sentire coraggioso, cosa ti blocca nel farla?
Per me essere coraggiosi significa fare sport estremi, magari per te un’azione coraggiosa è aprire un blog.
Segnati tutte le azioni che ti farebbero sentire la persona che vuoi essere e inizia a farle una alla volta, in questo modo potrai finalmente essere la persona che ammiri.
3. Cosa sai fare bene?
Ci sono cose che fai in maniera naturale e altre in cui ti devi impegnare per riuscire. Se rendi le azioni che ti risultano facili e naturali l’essenza dello scopo della vita, avrai un’esistenza poco faticosa e avrai sicuramente molto tempo libero per te.
Perché escludere questa possibilità? Se ti riescono bene non capisco perché ti debba costringere a fare dell’altro!
Cosa ne pensi?
4. Quali sono i cambiamenti che vorresti vedere nel mondo?
Devi prendere coscienza che sei co-creatore del mondo. Spesso ci si dimentica che senza di noi la realtà non sarebbe la stessa, a prescindere da quale sia il nostro ruolo attuale. Hai presente l’effetto farfalla?
Esatto, tu sei come un battito d’ali nell’universo, ma quell’unico battito può creare un tornado.
La tua realizzazione personale è strettamente legata a come percepisci la tua presenza nel mondo.
Il tuo scopo deve avere un fine più ampio, se lo scopo è solamente legato all’appagamento dell’ego allora sarà uno scopo fallace, ma se riuscirai a trovare il vero scopo della tua vita, la musica sarà ben diversa!
Attenzione a non farti trascinare dall’entusiasmo, noi puoi salvare tutto e tutti, metti il cuore, la testa e soprattutto il tuo tempo in poche cause che sono importanti per te e trova il tuo scopo all’interno di esse.
Ricordati ciò che diceva Gandhi:
“Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo“!