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'La comunicazione Assertiva e le sue tecniche di difesa' di Tania Tonon

10/10/2023

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Una modalità comunicativa assertiva attiva un cambiamento in noi stessi e nelle nostre relazioni che smussa e modifica gli aspetti passivi o aggressivi del nostro carattere.
Essere assertivi significa esprimere se stessi nel rispetto dell’altro, affermando proprie opinioni e atteggiamenti. La naturale conseguenza di questa modalità comunicativa è di poter giungere anche alla risoluzione di situazioni conflittuali o difficoltose.
Il comunicatore assertivo è in grado di riconoscere e trasmettere emozioni, riconoscere i diritti della persona, sa apprezzare se stesso e sa autorealizzarsi, in pratica possiede una buona autostima basata non solo su convinzioni personali ma su reali competenze.
Ne consegue che comunicazione assertiva e comportamento assertivo sono un connubio che non può essere simulato, pena sfociare in comportamenti poco credibili o manipolatori.
L’aiuto che la comunicazione assertiva fornisce nelle situazioni di potenziale conflitto è basato sul fatto che tale tipo di comunicazione prevede di:
  • descrivere con oggettività ciò che si è osservato
  • saper esporre le conseguenze
  • Individuare i bisogni
  • ricercare un nuovo accordo condiviso.
​
Ma cosa accade quando l’interlocutore che abbiamo di fronte resta fermo e insistente nel suo atteggiamento poco costruttivo?
Quando ci si sente lesi nella nostra dignità, con aggressioni verbali, manipolazioni o insistenze inutili, possiamo  attivare delle “protezioni assertive” per disattivare l’aggressività dell’interlocutore:
L’asserzione negativa – Se la critica è motivata, accettiamola e ammettiamo l’errore specificando che non è stato intenzionale e chiediamo come poter rimediare.
L’inchiesta negativa – Se la critica non è costruttiva, chiediamo lumi su ciò che non è andato bene, cosa intende, cosa avrebbe fatto al posto nostro, quali errori ha rilevato, cosa consiglia di fare e così via, se la critica è fondata emergerà la critica costruttiva e si potrà ritornare ad un dialogo disteso.
Il disco rotto – ripetere con calma e continuamente il proprio punto di vista, senza lasciarsi distrarre dalle parole dell’interlocutore e senza modificare la risposta o addire scuse.
L’annebbiamento – Si evita la comunicazione aperta per non dare altri spunti di critica aggressiva rispondendo con: 'forse', 'può essere' ,'può darsi', è possibile,’ lascia perdere’...oppure iniziando a parlare d’altro..
Disarmare l’aggressività – Si  mantiene la calma, cercando di sospendere l’argomento di discussione e invitando con modo e cautela l’interlocutore alla calma; potrebbe anche essere utile allontanarsi in modo rispettoso rendendosi disponibili ad una successiva ripresa della discussione.
Ignorare selettivamente – Si risponde solo a ciò che si ritiene critica costruttiva, il resto viene ignorato.
Il ricorso a  queste leve protettive va considerato solo dopo il fallimento di un tentativo di confronto chiaro e dopo una attenta valutazione della situazione, soprattutto nei più delicati contesti familiari e di amicizia. L’abuso delle tecniche protettive rende la persona che le mette in atto rigida, poco disponibile e isolata, a volte dispotica anche nei rapporti più stretti. In taluni casi queste tecniche diventano il mezzo preferito di chi non vuole manifestare la propria posizione, esattamente il contrario della comunicazione assertiva! Per cui il ricorso alle tecniche di difesa assertive deve essere orientato al raggiungimento di una interazione rispettosa e ad un accordo finale.
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    25/26/ Novembre  

    M16 3 INCONTRO:
    "Falso e Vero Sé: Maschere, Limiti e Movimenti Emergenti"
    con Giuseppe De Felice e lo staff di UP STEP

    Il viaggio verso l'autenticità è un percorso che tutti meritiamo di intraprendere. Se ti senti chiamato a esplorare questo cammino, ti invitiamo a unirti a noi il 25/26 Novembre all'Hotel Olimpia di Montegrotto Terme. Qui, discuteremo ulteriormente di questi concetti e introdurremo le chiavi gestaltiche per navigare al meglio questi tempi turbolenti. Non perdere questa opportunità per diventare la versione migliore di te stesso.
    E a te, quale maschera ti pesa di più? E se potessi liberartene, come cambierebbe la tua vita? Riflettici e parliamone al prossimo incontro.
    Programma Indicativo

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    PROGRAMMA INDICATIVO:
    1. Introduzione al Concetto di Falso e Vero Sé:
    Come riconoscere e distinguere tra il nostro Falso e Vero Sé.
    2. Esplorazione delle Maschere:
    L'origine psicologica delle maschere: perché le adottiamo? Tecniche di auto-osservazione per identificare e comprendere le proprie maschere.
    3. Confrontarsi con i Limiti e le Sfide:
    L'importanza di riconoscere i propri limiti per una crescita autentica. Come le maschere possono diventare barriere alla realizzazione di sé. Strategie per superare questi limiti, abbracciando la vulnerabilità e la resilienza.
    ​4. Movimenti Emergenti e Riconnessione con il Vero Sé:
    Il processo di spogliarsi delle maschere e riscoprire la propria autenticità. Tecniche gestaltiche per connettersi con il proprio Vero Sé. Esercitazioni pratiche e dinamiche di gruppo per facilitare la comprensione e l'esperienza diretta dei concetti.
    ​Dettagli Pratici:
    Data:
    25/26 Novembre
    Luogo:
    ​Hotel Olimpia, Montegrotto Terme Per iscrizioni e ulteriori informazioni:
    Telefono: 328 7049684 Email: manfredinilorenzo@gmail.com

Università Popolare S.T.E.P. Consapevole a.p.s.​
Viale PO, n. 3 - 44121 Ferrara
Codice Fiscale: 93083770383 - Reg. Atti Pubblici di FE 17/01/2013 al N. 509 Sez. 3 e successive modificazioni il 18/07/2018 al N. 1938 Sez. 3
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