Questa Combo mi affascina, mi stimola, mi impegna e mi coinvolge da molto tempo ma ultimamente è diventata molto centrale nella mia vita sia personale che professionale come allenatore di calcio di ragazzi di 17/18 anni.
Questi 3 “Mondi” legano la mia esperienza personale da ex adolescente a quella da adulto sia nelle mie relazioni personali che professionali con gli adolescenti.
Cerchiamo di capirne di più.
Relazione tra Sport e Autostima:
Nella pratica scientifica, diversi sono gli studi che hanno dimostrato una correlazione positiva tra il praticare un’attività sportiva e l’aumento dell’autostima.
In uno studio di Liu e collaboratori (2014), ad esempio, sono state evidenziate delle reali correlazioni tra l’autostima e l’attività fisica. Si è potuto osservare come la pratica sportiva fosse coerentemente legata al miglioramento di una varietà di fattori psicologici e sociali negli adolescenti, come il miglioramento del benessere mentale, del rendimento scolastico, delle relazioni con i genitori e dell’autostima.
L’autostima, per la sua importanza viene posta al centro degli interventi rivolti all’educazione e al sostegno alla resilienza. Per tale motivo, se l’autostima è un fattore protettivo per lo sviluppo della resilienza, e lo sport aiuta nell’accrescimento dell’autostima, un lavoro incentrato sul rafforzamento di questa negli adolescenti sportivi potrebbe influenzare positivamente anche il loro grado di resilienza. Sempre nello studio si è osservato come la resilienza rafforzi l’autostima e aiuti a far fronte con successo alle esperienze avverse sperimentate nella vita (Bonanno, 2004; Benetti e Kambouropoulos, 2006).
Ekeland (2005) ha portato in evidenza come l’attività fisica, presentata con programmi di gioco diretto e/o educazione fisica, possa portare dei contributi importanti nello sviluppo dell’autostima nei bambini in età scolare. Inoltre, studi più specifici hanno rilevato come la partecipazione sportiva influenzi direttamente l’autostima di un’area specifica di autovalutazione, aumentando così la competenza fisica e la stima del proprio corpo oltre che, indirettamente, l’autostima globale.
Un’attività sportiva regolare già nel secondo decennio di vita presenta tutta una serie di positivi effetti biopsicosociali.
Cassese (2012) afferma che l’attività fisica è un modello di stress controllato utile all’autoregolazione delle emozioni e, pertanto, più essere inserita nei programmi di sostegno e sviluppo dell’autostima. Nello specifico, e come già detto, è stato osservato come l’attività fisica sia coerentemente legata al miglioramento di una varietà di fattori psicologici e sociali negli adolescenti. Coloro che sono fisicamente attivi conducono stili di vita più sani e hanno livelli più elevati di autostima rispetto a coloro che non sono coinvolti nell’attività sportiva. È stato dimostrato come la partecipazione sportiva possa migliorare i sentimenti sul proprio sé fisico (ad esempio, posso correre veloce) e, allo stesso tempo, avere una relazione più indiretta con i sentimenti di benessere generale o l’autostima generale. In altre parole, partecipare alle attività sportive può aumentare i sentimenti di competenza fisica e soddisfazione per l’aspetto fisico, che a loro volta aumentano l’autostima generale (Jackson & Marsh, 1986).
Cosa Rappresenta l’Autostima per un Adolescente:
Dal punto di vista della psicologia dello sport, l'autostima rappresenta la valutazione soggettiva e profonda che un individuo fa di sé stesso in relazione alle proprie capacità, alla sua autoefficacia e alla sua capacità di affrontare le sfide.
L’autostima corrisponde al valore che ciascuno di noi attribuisce a se stesso, al grado di accettazione di sé, alla fiducia che si ripone nelle proprie capacità e nel saper affrontare le proprie esperienze di vita e alla rappresentazione che ogni persona ha di sé.
Avere un buon livello di autostima riveste un’importanza centrale in adolescenza, in quanto permette al ragazzo, se pur con difficoltà, dubbi o incertezze, di affrontare le sfide della crescita, di costruirsi un’immagine positiva di sé, di relazionarsi con i coetanei, di fare delle scelte, di sperimentarsi e di muoversi nel mondo con una certa sicurezza e disinvoltura.
Cosa posso Osservare per capire se un Adolescente ha un livello di Autostima Basso ?
Innanzitutto dobbiamo riconoscere quali possono essere alcuni segnali che indicano la presenza di scarsa fiducia in se stessi:
Ma è possibile Aiutare un ragazzo con poca autostima ?
Sì è possibile!
“Tutto quello che dovrebbe essere fatto nei confronti dell’adolescenza è stimolare i giovani ad agire, non solo senza sostituirsi a loro ma, al contrario, alzando il tiro e facendo in modo che loro si meritino tutto quello che avranno, attraverso sforzi e fatiche. Quanto giunge con facilità non sembra importante, quello che viene conquistato acquista valore. Ritengo che questo possa essere considerato il messaggio fondamentale da dare agli adulti che si relazionano ai giovani.”
(G.Nardone, Modelli di famiglia, Ponte alle grazie, 2001)
Questo è ciò che costruisce una sana autostima.
Mi sono chiesto: quali possono essere 3 Azioni pratiche che posso utilizzare per iniziare ad allenare l’autostima in un Adolescente ?
L’opinione che abbiamo di noi stessi può anche cambiare!
“La stima di Sè é il contenuto più profondo della vita umana”, Sàndor Màrai
Questi 3 “Mondi” legano la mia esperienza personale da ex adolescente a quella da adulto sia nelle mie relazioni personali che professionali con gli adolescenti.
Cerchiamo di capirne di più.
Relazione tra Sport e Autostima:
Nella pratica scientifica, diversi sono gli studi che hanno dimostrato una correlazione positiva tra il praticare un’attività sportiva e l’aumento dell’autostima.
In uno studio di Liu e collaboratori (2014), ad esempio, sono state evidenziate delle reali correlazioni tra l’autostima e l’attività fisica. Si è potuto osservare come la pratica sportiva fosse coerentemente legata al miglioramento di una varietà di fattori psicologici e sociali negli adolescenti, come il miglioramento del benessere mentale, del rendimento scolastico, delle relazioni con i genitori e dell’autostima.
L’autostima, per la sua importanza viene posta al centro degli interventi rivolti all’educazione e al sostegno alla resilienza. Per tale motivo, se l’autostima è un fattore protettivo per lo sviluppo della resilienza, e lo sport aiuta nell’accrescimento dell’autostima, un lavoro incentrato sul rafforzamento di questa negli adolescenti sportivi potrebbe influenzare positivamente anche il loro grado di resilienza. Sempre nello studio si è osservato come la resilienza rafforzi l’autostima e aiuti a far fronte con successo alle esperienze avverse sperimentate nella vita (Bonanno, 2004; Benetti e Kambouropoulos, 2006).
Ekeland (2005) ha portato in evidenza come l’attività fisica, presentata con programmi di gioco diretto e/o educazione fisica, possa portare dei contributi importanti nello sviluppo dell’autostima nei bambini in età scolare. Inoltre, studi più specifici hanno rilevato come la partecipazione sportiva influenzi direttamente l’autostima di un’area specifica di autovalutazione, aumentando così la competenza fisica e la stima del proprio corpo oltre che, indirettamente, l’autostima globale.
Un’attività sportiva regolare già nel secondo decennio di vita presenta tutta una serie di positivi effetti biopsicosociali.
Cassese (2012) afferma che l’attività fisica è un modello di stress controllato utile all’autoregolazione delle emozioni e, pertanto, più essere inserita nei programmi di sostegno e sviluppo dell’autostima. Nello specifico, e come già detto, è stato osservato come l’attività fisica sia coerentemente legata al miglioramento di una varietà di fattori psicologici e sociali negli adolescenti. Coloro che sono fisicamente attivi conducono stili di vita più sani e hanno livelli più elevati di autostima rispetto a coloro che non sono coinvolti nell’attività sportiva. È stato dimostrato come la partecipazione sportiva possa migliorare i sentimenti sul proprio sé fisico (ad esempio, posso correre veloce) e, allo stesso tempo, avere una relazione più indiretta con i sentimenti di benessere generale o l’autostima generale. In altre parole, partecipare alle attività sportive può aumentare i sentimenti di competenza fisica e soddisfazione per l’aspetto fisico, che a loro volta aumentano l’autostima generale (Jackson & Marsh, 1986).
Cosa Rappresenta l’Autostima per un Adolescente:
Dal punto di vista della psicologia dello sport, l'autostima rappresenta la valutazione soggettiva e profonda che un individuo fa di sé stesso in relazione alle proprie capacità, alla sua autoefficacia e alla sua capacità di affrontare le sfide.
L’autostima corrisponde al valore che ciascuno di noi attribuisce a se stesso, al grado di accettazione di sé, alla fiducia che si ripone nelle proprie capacità e nel saper affrontare le proprie esperienze di vita e alla rappresentazione che ogni persona ha di sé.
Avere un buon livello di autostima riveste un’importanza centrale in adolescenza, in quanto permette al ragazzo, se pur con difficoltà, dubbi o incertezze, di affrontare le sfide della crescita, di costruirsi un’immagine positiva di sé, di relazionarsi con i coetanei, di fare delle scelte, di sperimentarsi e di muoversi nel mondo con una certa sicurezza e disinvoltura.
Cosa posso Osservare per capire se un Adolescente ha un livello di Autostima Basso ?
Innanzitutto dobbiamo riconoscere quali possono essere alcuni segnali che indicano la presenza di scarsa fiducia in se stessi:
- Paura di non farcela espressa in termini di troppe paure e troppe domande
- Tendenza continua a sminuirsi
- Reazione negativa a critiche vissuti come attacco alla propria persona
- Ricerca continua di conferme e approvazione da parte degli altri
- Preferenza per attività solitarie rispetto alla relazione con i propri coetanei
- Sottovalutazione delle proprie capacità e risorse
- Atteggiamento di rinuncia e passività
- Paura dei cambiamenti
- Incapacità nel tollerare i normali livelli di frustrazione
- Bassi livelli di motivazione e interesse
Ma è possibile Aiutare un ragazzo con poca autostima ?
Sì è possibile!
“Tutto quello che dovrebbe essere fatto nei confronti dell’adolescenza è stimolare i giovani ad agire, non solo senza sostituirsi a loro ma, al contrario, alzando il tiro e facendo in modo che loro si meritino tutto quello che avranno, attraverso sforzi e fatiche. Quanto giunge con facilità non sembra importante, quello che viene conquistato acquista valore. Ritengo che questo possa essere considerato il messaggio fondamentale da dare agli adulti che si relazionano ai giovani.”
(G.Nardone, Modelli di famiglia, Ponte alle grazie, 2001)
Questo è ciò che costruisce una sana autostima.
Mi sono chiesto: quali possono essere 3 Azioni pratiche che posso utilizzare per iniziare ad allenare l’autostima in un Adolescente ?
- RISPECCHIAMENTO
- PORRE DOMANDE E ASCOLTARE LE RISPOSTE
- RINFORZO POSITIVO
L’opinione che abbiamo di noi stessi può anche cambiare!
“La stima di Sè é il contenuto più profondo della vita umana”, Sàndor Màrai