Se anche tu hai problemi ad essere costante nelle piccole abitudini ti sarai posto questa domanda.
Ma prima ancora di parlare di metodi, obiettivi e disciplina è importante sottolineare la centralità delle abitudini quotidiane nella vita dell’individuo.
Le abitudini sono l’unità di misura che compone ogni singolo passo verso il tuo successo o il tuo fallimento. E per successo si intende l’ottenimento della disciplina, la valuta più remunerativa in termini di amor proprio.
Queste piccole azioni, compiute costantemente, in base alla loro natura, portano a cambiamenti drastici nella nostra vita.
Oltre all’abitudine di per sé, bisogna prestare particolare attenzione a ciò che fa davvero la differenza: LA COSTANZA.
Infatti, in un detto del profeta Muhammad, egli dice:
“Gli atti più graditi ad Allah sono quelli che sono fatti continuamente, anche se sono piccoli”
E questo concetto è ripreso nel corso di Strong Productivity (che sto attualmente facendo), ma anche in un libro che mi è stato consigliato. Il libro si intitola “Atomic Habits” di James Clear.
In pratica, viene ribadito il concetto di “ora sacra” o “miglioramento dell’1%”. Chiunque voglia fare della propria vita un capolavoro sulla via di Allah, deve rendersi conto che prima di tutto deve essere consapevole del suo stato attuale. Abbiamo l’erronea concezione che per ottenere grandi risultati si debbano fare imprese eroiche o atti straordinari alla quotidianità, una volta ogni tanto. Una mia insegnante una volta mi disse questo: I veri eroi sono coloro che compiono il loro lavoro ordinario costantemente, senza mai sottrarsi alle responsabilità.
Non potevo che condividere.
Nel caos della nostra giornata, abbiamo minuti, che poi si trasformano in ore e poi in giorni che perdiamo gratuitamente per cattiva organizzazione e pianificazione del tempo. E questo ovviamente ha dei fattori sia endogeni che esogeni. Per questo è importante l’auto-osservazione dei nostri comportamenti e abitudini quotidiane.
Una volta fatta questa analisi, dobbiamo individuare dieci minuti della nostra giornata dove categoricamente programmiamo il nostro cervello a nuove abitudini. Ma si parte sempre con poco e con l’essenziale. Che sia l’igiene, la preghiera, l’alimentazione o l’idratazione. Tutti questi piccoli passi, anche se inizialmente sembrano non dare grandi risultati, in realtà dei piccoli cambiamenti ci sono già stati. Forse non percettibili ad occhio umano, ma per principio ogni azione produce necessariamente una conseguenza.
Un’altra cosa che può aiutare nel cambiamento e nell’essere costanti è la regolarizzazione delle aspettative, rendendole il più possibile vicine alla realtà. Chiunque faccia sport (infatti il profeta ci ha consigliato di imparare a nuotare, a tirare con l’arco e l’equitazione) è consapevole che i grandi risultati si ottengono dopo mesi, se non anni di allenamento.
E nel programmare la mente, è fondamentale questo passaggio: concentrarsi sul processo, non sul risultato. Più si pensa al risultato, più si genera ansia e questa a sua volta genera procrastinazione.
L’importanza del sapere dove si è, capire dove punta la propria bussola serve proprio a questo: Valorizzare i propri talenti e migliorare le proprie lacune. E qui, l’unico metro di paragone valido è quello legato al nostro percorso personale. Chi eravamo un anno fa? Ad ogni fine anno, invece di sperare in miracolosi cambiamenti e auspici è bene, come si dice in economia, tirare le proprie somme, vedere le proprie rimanenze e cercare almeno di non essere in perdita.
Vince davvero chi è disciplinato, non il talentuoso, come disse Khabib Nurmagomedov in una delle sue interviste. Il talento serve per raggiungere alti livelli di eccellenza, di unicità, di straordinarietà.
MA TUTTI, E DICO TUTTI, HANNO GLI STRUMENTI PER USCIRE DALLA MEDIOCRITA’.
Ed è una questione prima di tutto legata all’intenzione. Quando c’è un blocco nelle intenzioni, un motivo profondo per cui ci svegliamo ogni mattina, dopo un certo livello di gratificazione, si torna alle vecchie abitudini. Oppure si cade in confusione e si scappa da sé stessi macellandosi in delle routine massacranti solo per dimenticare tutto nel week-end.
È questa la vita che si vuole condurre? Riflettiamoci.
A questa età, quindi tra i 20 e i 30, più si dice di no a fugaci frivolezze, più si avrà la possibilità di essere persone di un certo rilievo spessore, in qualsiasi ambito ci si ritrovi. La disciplina paga sempre. Che non significa autoflagellarsi, ma delimitare il perimetro degli input e degli output che contribuiranno alla persona che posso diventare.
E’ sempre importante porsi questa domanda, è buono accettarsi per quello che si è, ma che ne sarà della futura versione che potrò essere? Siamo solo confusi, non privi di potenziale.
Un’altra cosa che può aiutare nell’essere più disciplinati è la gestione emotiva. E questa, in verità, necessiterebbe di un capitolo a parte, ma brevemente vorrei trasmettere una questione. Le emozioni vanno gestite, monitorate, non controllate o represse. Aiuta sempre trovare dei trucchetti per distrarre la mente nel caso di overthinking, o degli stimoli fisici per iniziare. Perché spesso la difficoltà è li.
Concludendo, immagina di avere la cripto valuta più potente al mondo ma che funziona solo se moltiplicata e può donarti grandi ricchezze. Concentrarsi solo sull’obiettivo, quindi il fare tanti soldi, è basata sulla motivazione e quella può avere alti e bassi. Mentre un metodo studiato ad hoc, aggiustabile a seconda delle esigenze e delle circostanze può garantirti maggiore sostenibilità nel medio lungo termine.
Ma prima ancora di parlare di metodi, obiettivi e disciplina è importante sottolineare la centralità delle abitudini quotidiane nella vita dell’individuo.
Le abitudini sono l’unità di misura che compone ogni singolo passo verso il tuo successo o il tuo fallimento. E per successo si intende l’ottenimento della disciplina, la valuta più remunerativa in termini di amor proprio.
Queste piccole azioni, compiute costantemente, in base alla loro natura, portano a cambiamenti drastici nella nostra vita.
Oltre all’abitudine di per sé, bisogna prestare particolare attenzione a ciò che fa davvero la differenza: LA COSTANZA.
Infatti, in un detto del profeta Muhammad, egli dice:
“Gli atti più graditi ad Allah sono quelli che sono fatti continuamente, anche se sono piccoli”
E questo concetto è ripreso nel corso di Strong Productivity (che sto attualmente facendo), ma anche in un libro che mi è stato consigliato. Il libro si intitola “Atomic Habits” di James Clear.
In pratica, viene ribadito il concetto di “ora sacra” o “miglioramento dell’1%”. Chiunque voglia fare della propria vita un capolavoro sulla via di Allah, deve rendersi conto che prima di tutto deve essere consapevole del suo stato attuale. Abbiamo l’erronea concezione che per ottenere grandi risultati si debbano fare imprese eroiche o atti straordinari alla quotidianità, una volta ogni tanto. Una mia insegnante una volta mi disse questo: I veri eroi sono coloro che compiono il loro lavoro ordinario costantemente, senza mai sottrarsi alle responsabilità.
Non potevo che condividere.
Nel caos della nostra giornata, abbiamo minuti, che poi si trasformano in ore e poi in giorni che perdiamo gratuitamente per cattiva organizzazione e pianificazione del tempo. E questo ovviamente ha dei fattori sia endogeni che esogeni. Per questo è importante l’auto-osservazione dei nostri comportamenti e abitudini quotidiane.
Una volta fatta questa analisi, dobbiamo individuare dieci minuti della nostra giornata dove categoricamente programmiamo il nostro cervello a nuove abitudini. Ma si parte sempre con poco e con l’essenziale. Che sia l’igiene, la preghiera, l’alimentazione o l’idratazione. Tutti questi piccoli passi, anche se inizialmente sembrano non dare grandi risultati, in realtà dei piccoli cambiamenti ci sono già stati. Forse non percettibili ad occhio umano, ma per principio ogni azione produce necessariamente una conseguenza.
Un’altra cosa che può aiutare nel cambiamento e nell’essere costanti è la regolarizzazione delle aspettative, rendendole il più possibile vicine alla realtà. Chiunque faccia sport (infatti il profeta ci ha consigliato di imparare a nuotare, a tirare con l’arco e l’equitazione) è consapevole che i grandi risultati si ottengono dopo mesi, se non anni di allenamento.
E nel programmare la mente, è fondamentale questo passaggio: concentrarsi sul processo, non sul risultato. Più si pensa al risultato, più si genera ansia e questa a sua volta genera procrastinazione.
L’importanza del sapere dove si è, capire dove punta la propria bussola serve proprio a questo: Valorizzare i propri talenti e migliorare le proprie lacune. E qui, l’unico metro di paragone valido è quello legato al nostro percorso personale. Chi eravamo un anno fa? Ad ogni fine anno, invece di sperare in miracolosi cambiamenti e auspici è bene, come si dice in economia, tirare le proprie somme, vedere le proprie rimanenze e cercare almeno di non essere in perdita.
Vince davvero chi è disciplinato, non il talentuoso, come disse Khabib Nurmagomedov in una delle sue interviste. Il talento serve per raggiungere alti livelli di eccellenza, di unicità, di straordinarietà.
MA TUTTI, E DICO TUTTI, HANNO GLI STRUMENTI PER USCIRE DALLA MEDIOCRITA’.
Ed è una questione prima di tutto legata all’intenzione. Quando c’è un blocco nelle intenzioni, un motivo profondo per cui ci svegliamo ogni mattina, dopo un certo livello di gratificazione, si torna alle vecchie abitudini. Oppure si cade in confusione e si scappa da sé stessi macellandosi in delle routine massacranti solo per dimenticare tutto nel week-end.
È questa la vita che si vuole condurre? Riflettiamoci.
A questa età, quindi tra i 20 e i 30, più si dice di no a fugaci frivolezze, più si avrà la possibilità di essere persone di un certo rilievo spessore, in qualsiasi ambito ci si ritrovi. La disciplina paga sempre. Che non significa autoflagellarsi, ma delimitare il perimetro degli input e degli output che contribuiranno alla persona che posso diventare.
E’ sempre importante porsi questa domanda, è buono accettarsi per quello che si è, ma che ne sarà della futura versione che potrò essere? Siamo solo confusi, non privi di potenziale.
Un’altra cosa che può aiutare nell’essere più disciplinati è la gestione emotiva. E questa, in verità, necessiterebbe di un capitolo a parte, ma brevemente vorrei trasmettere una questione. Le emozioni vanno gestite, monitorate, non controllate o represse. Aiuta sempre trovare dei trucchetti per distrarre la mente nel caso di overthinking, o degli stimoli fisici per iniziare. Perché spesso la difficoltà è li.
Concludendo, immagina di avere la cripto valuta più potente al mondo ma che funziona solo se moltiplicata e può donarti grandi ricchezze. Concentrarsi solo sull’obiettivo, quindi il fare tanti soldi, è basata sulla motivazione e quella può avere alti e bassi. Mentre un metodo studiato ad hoc, aggiustabile a seconda delle esigenze e delle circostanze può garantirti maggiore sostenibilità nel medio lungo termine.