"Tu insegni meglio ciò che hai più bisogno di imparare.." (R. Bach)
Spesso mi interrogo sul motivo per il quale mi trovo in una data scena teatrale
della vita, soprattutto quando la fatica prende il sopravvento.
L'istinto è spesso quello di abbandonare quel palcoscenico, per arginare il disagio che si sta impossessando di me.
Ecco allora che la parte saggia della mia Mente ricorda le verità che da tanto mi accompagnano..."ogni cosa, tutti gli eventi della tua vita, sono lì, perchè tu li hai attratti lì, ciò che deciderai di fare con essi, dipende solo da te" (R. Bach)
Attingere alla mente saggia mi aiuta a fermarmi, e a volte ci riesco davvero.
Questa condizione mi permette di sentire le mie risorse, di unire i miei talenti, con gli insegnamenti ricevuti dalla vita, accende la connessione all'intelligenza del Corpo, che spesso chiede quel radicamento capace di riportarmi nel qui ed ora.
Il mio Corpo ha trattenuto come strumento essenziale di vita il Grounding, un'esperienza corporea apparentemente semplice, ma di una potenza straordinaria, nel trasmutare la mia postura nella vita.
La lettura del disagio che avverto smette allora di interrogare gli altri, parto da me, dalla possibilità di "stare", a partire dal Corpo e dal recupero del ritmo del respiro, vita che accarezza dolcemente il mio soma.
Stare in grounding è prima di tutto intenzione, volontà di praticare, è disciplina, è esperienza di fede nella perfezione della Natura, della nostra vera natura.
Darsi la possibilità di praticarlo apre all'esperienza dell'affidarsi, dell'ascolto delle tensioni, delle fatiche e delle minacce. E' un'esperienza di integrazione e di accettazione profonda di noi.
Ecco allora che se scelgo di non lasciarmi travolgere dagli eventi, attraverso il grounding la mia Energia Creativa può liberamente generare una realtà, espressione della mia vera natura ed io mi ricompongo: Mente, Corpo ed Anima finalmente nuovamente insieme, in un nuovo equilibrio possibile.
Spesso mi interrogo sul motivo per il quale mi trovo in una data scena teatrale
della vita, soprattutto quando la fatica prende il sopravvento.
L'istinto è spesso quello di abbandonare quel palcoscenico, per arginare il disagio che si sta impossessando di me.
Ecco allora che la parte saggia della mia Mente ricorda le verità che da tanto mi accompagnano..."ogni cosa, tutti gli eventi della tua vita, sono lì, perchè tu li hai attratti lì, ciò che deciderai di fare con essi, dipende solo da te" (R. Bach)
Attingere alla mente saggia mi aiuta a fermarmi, e a volte ci riesco davvero.
Questa condizione mi permette di sentire le mie risorse, di unire i miei talenti, con gli insegnamenti ricevuti dalla vita, accende la connessione all'intelligenza del Corpo, che spesso chiede quel radicamento capace di riportarmi nel qui ed ora.
Il mio Corpo ha trattenuto come strumento essenziale di vita il Grounding, un'esperienza corporea apparentemente semplice, ma di una potenza straordinaria, nel trasmutare la mia postura nella vita.
La lettura del disagio che avverto smette allora di interrogare gli altri, parto da me, dalla possibilità di "stare", a partire dal Corpo e dal recupero del ritmo del respiro, vita che accarezza dolcemente il mio soma.
Stare in grounding è prima di tutto intenzione, volontà di praticare, è disciplina, è esperienza di fede nella perfezione della Natura, della nostra vera natura.
Darsi la possibilità di praticarlo apre all'esperienza dell'affidarsi, dell'ascolto delle tensioni, delle fatiche e delle minacce. E' un'esperienza di integrazione e di accettazione profonda di noi.
Ecco allora che se scelgo di non lasciarmi travolgere dagli eventi, attraverso il grounding la mia Energia Creativa può liberamente generare una realtà, espressione della mia vera natura ed io mi ricompongo: Mente, Corpo ed Anima finalmente nuovamente insieme, in un nuovo equilibrio possibile.