Organizzare le attività quotidiane, segnando tutti gli impegni nell'applicazione dello smartphone, oppure su un foglio, è indispensabile per non perdersi tra le mille sollecitazioni a cui è sottoposta la nostra attenzione il giorno d'oggi.
Tutti vogliono la nostra attenzione per venderci qualcosa, poi ci sono gli impegni familiari e professionali.
Nel creare una lista di cose da fare, generalmente annotiamo per prime le cose urgenti, non sempre ci chiediamo se il primo impegno della lista è quello più importante, oltre che urgente.
Il livello di importanza varia in base al peso e al significato che diamo ad un'azione che abbiamo pianificato. Questi elementi, a loro volta, dipendono dall'impronta che abbiamo deciso di dare al nostro percorso professionale e quello relativo alla vita privata.
Nel pianificare un'attività sarebbe buona regola chiedersi sempre il livello di importanza: "Dove mi porterà questa cosa?" - "Questa azione rispecchia chi sono veramente o chi voglio diventare?" - "Ho preso in considerazione i miei veri obiettivi nel pianificare la giornata?" - "C'è traccia dei miei valori di riferimento nella 'to do list'?". Si tratta dunque di prendere in mano la "bussola" e rivedere le urgenze in base al livello di importanza delle azioni.
Stephen Covey, straordinario autore di libri sulla crescita personale e professionale, famoso per il libro: "The seven Habits of Highly Effective People", riporta regolarmente nei suoi libri la Matrice Decisionale di Eisenhower, uno schema di quattro quadranti che sintetizzano le caratteristiche di urgenza ed importanza delle azioni quotidiane.
La citazione di Eisenhower stesso, che da il nome allo schema, a questo punto è d'obbligo: "Ho due tipi di problemi, quelli urgenti e quelli importanti. Gli urgenti non sono importanti, e gli importanti non sono mai urgenti".
Tenere un foglio bene in vista, sulla scrivania, oppure appeso al muro, in cui ci si annota la lista aggiornata dei nostri valori e dei nostri obiettivi, è una buona strategia per creare liste di impegni congruenti con chi siamo veramente e chi vogliamo essere.
Tutti vogliono la nostra attenzione per venderci qualcosa, poi ci sono gli impegni familiari e professionali.
Nel creare una lista di cose da fare, generalmente annotiamo per prime le cose urgenti, non sempre ci chiediamo se il primo impegno della lista è quello più importante, oltre che urgente.
Il livello di importanza varia in base al peso e al significato che diamo ad un'azione che abbiamo pianificato. Questi elementi, a loro volta, dipendono dall'impronta che abbiamo deciso di dare al nostro percorso professionale e quello relativo alla vita privata.
Nel pianificare un'attività sarebbe buona regola chiedersi sempre il livello di importanza: "Dove mi porterà questa cosa?" - "Questa azione rispecchia chi sono veramente o chi voglio diventare?" - "Ho preso in considerazione i miei veri obiettivi nel pianificare la giornata?" - "C'è traccia dei miei valori di riferimento nella 'to do list'?". Si tratta dunque di prendere in mano la "bussola" e rivedere le urgenze in base al livello di importanza delle azioni.
Stephen Covey, straordinario autore di libri sulla crescita personale e professionale, famoso per il libro: "The seven Habits of Highly Effective People", riporta regolarmente nei suoi libri la Matrice Decisionale di Eisenhower, uno schema di quattro quadranti che sintetizzano le caratteristiche di urgenza ed importanza delle azioni quotidiane.
La citazione di Eisenhower stesso, che da il nome allo schema, a questo punto è d'obbligo: "Ho due tipi di problemi, quelli urgenti e quelli importanti. Gli urgenti non sono importanti, e gli importanti non sono mai urgenti".
Tenere un foglio bene in vista, sulla scrivania, oppure appeso al muro, in cui ci si annota la lista aggiornata dei nostri valori e dei nostri obiettivi, è una buona strategia per creare liste di impegni congruenti con chi siamo veramente e chi vogliamo essere.