Ho avuto sempre tanti amici e mi sono sempre piaciute le compagnie numerose. Spesso notavo che alcune persone in compagnia erano più tranquille, altre cercavano di apparire e altre ancora senza cercare di farsi notare stavano semplicemente a loro agio. A seconda del loro comportamento notavo un abbigliamento adatto, trucco, pettinatura, accessori adeguati.
Io vedevo, notavo questi comportamenti, le differenze, ma non mi sono mai domandata "PERCHÉ". Non mi sono mai fermata a giudicare. Ho avuto sempre il rispetto per la persona per quello che era, ed è.
Per alcune persone il vestito era una copertura: colori grigi, per nascondere il corpo e non attirare l'attenzione. Sguardo basso, pettinatura semplice, impeccabile. Senza farsi notare, non apparire, si isolavano. Quando notavo quel tipo di comportamento, mi piaceva avvicinarmi a quelle persone per conoscerle meglio, per condividerne i pensieri. Il loro mondo interno mi sorprendeva, superava le mie aspettative. Le trovavo persone molto sensibili e creative, e mi piaceva confrontarmi con loro.
Altre persone, invece, avevano la camminata grintosa, vestiti che sottolineavano la bellezza del corpo, con accessori brillanti, vestiti colorati, viso luminoso, occhi sorridenti. Persone allegre, di compagnia, estroverse, che ti facevano stare bene.
Vi è mai capitato che qualche persona arrogante vi abbia fatto sentire inferiori? Immagino di sì.
Ho notato che la mancanza di empatia e rispetto può sciupare la leggerezza e il buon umore di una bella serata in compagnia.
Le persone che non lasciano spazio agli altri, che girano intorno a sé stesse non facilitano né scambi né buone comunicazioni.
L’aspetto più curioso è che, dietro a questi atteggiamenti di sicurezza e grandezza, si cela spesso una persona insicura.
Le persone non arroganti e non presuntuose non si comportano così. Essendo consapevoli di sbagliare si limitano a dire la propria opinione e non cercano di imporsi.
Nel quotidiano non sta certo a noi cambiare un collega, un amico o il proprio partner, però possiamo riconoscere, osservare e accettare che ogni ruolo nasconde qualcosa di molto profondo: probabilmente il bisogno di essere amati.
Io vedevo, notavo questi comportamenti, le differenze, ma non mi sono mai domandata "PERCHÉ". Non mi sono mai fermata a giudicare. Ho avuto sempre il rispetto per la persona per quello che era, ed è.
Per alcune persone il vestito era una copertura: colori grigi, per nascondere il corpo e non attirare l'attenzione. Sguardo basso, pettinatura semplice, impeccabile. Senza farsi notare, non apparire, si isolavano. Quando notavo quel tipo di comportamento, mi piaceva avvicinarmi a quelle persone per conoscerle meglio, per condividerne i pensieri. Il loro mondo interno mi sorprendeva, superava le mie aspettative. Le trovavo persone molto sensibili e creative, e mi piaceva confrontarmi con loro.
Altre persone, invece, avevano la camminata grintosa, vestiti che sottolineavano la bellezza del corpo, con accessori brillanti, vestiti colorati, viso luminoso, occhi sorridenti. Persone allegre, di compagnia, estroverse, che ti facevano stare bene.
Vi è mai capitato che qualche persona arrogante vi abbia fatto sentire inferiori? Immagino di sì.
Ho notato che la mancanza di empatia e rispetto può sciupare la leggerezza e il buon umore di una bella serata in compagnia.
Le persone che non lasciano spazio agli altri, che girano intorno a sé stesse non facilitano né scambi né buone comunicazioni.
L’aspetto più curioso è che, dietro a questi atteggiamenti di sicurezza e grandezza, si cela spesso una persona insicura.
Le persone non arroganti e non presuntuose non si comportano così. Essendo consapevoli di sbagliare si limitano a dire la propria opinione e non cercano di imporsi.
Nel quotidiano non sta certo a noi cambiare un collega, un amico o il proprio partner, però possiamo riconoscere, osservare e accettare che ogni ruolo nasconde qualcosa di molto profondo: probabilmente il bisogno di essere amati.