Tra tutti gli sport praticati, nel quotidiano, nel mondo del lavoro, nelle relazioni e più in generale in ogni angolo dell'agire mi trovo sempre più ad affrontare un aspetto determinante: il timing.
Per timing intendo dire essere al posto giusto nel momento giusto, una sorta di puntualità con il destino o con il caso (che dir si voglia). La perfezione di un attimo che non può essere anticipato o lasciato passare. Sono personalmente convinto che la capacità di essere presenti e pronti all'appuntamento dove spazio e tempo s'incontrano prima che la miccia di un evento si accenda produca la vera differenza tra un uomo qualunque e un campione o una persona di successo. Sicuramente servono doti, fortuna, tecnica, ecc. per sapere come agire per avere un buon risultato ma solo incanalando tutto questo in un preciso attimo e in un preciso spazio ci sarà il grande colpo. Vedo tempo e spazio correre lungo due flussi distinti, percorrendo la propria strada intrecciandosi secondo un disegno caotico o magari prefissato, creando la cornice attorno ad ognuno di noi. Timing è trovarsi nell'esatto momento in cui queste dimensioni si toccano. Un pò come nel gioco della battaglia navale: in quelle intersezioni è possibile creare qualcosa, lasciare un segno, far si che qualcosa si compia; al di fuori di quelle intersezioni si può fare un buco più o meno grande nell'acqua dove si ha la percezione di aver mancato qualcosa, dove si sente sfumare per un pelo ciò che si aveva davanti o nella testa. La classica occasione sfuggita. Quel famoso treno mancato che probabilmente non ripasserà più.
Centimetri e secondi la fanno da padrone. Tanti piccoli elementi che creano una differenza abissale tra il tutto e il niente.
Si può leggere questo argomento in tanti modi a seconda della cultura, pensiero, visione e applicarlo realmente ad ogni circostanza o settore coinvolgendo il singolo fino a grandi gruppi d'individui ma che cosa ci può portare ad essere più vicini e preparati a quegli istanti chiave?
Innanzi tutto è fondamentale partire dall'analisi di se stessi. Portarsi dietro maschere, idee o pensieri altrui è inutile, sono zavorre controproducenti. Serve ricercare un armonia e una coerenza interiore grazie alle quali risulta inutile fare paragoni con l'esterno. In questo modo si acquisisce forza, personalità, sicurezza tanto da alimentare un aspetto focale: la capacità di prendere decisioni.
Un altro elemento è legato alla preparazione e all'allenamento costante mantenendo corpo e mente ad un livello massimo di prontezza.
Importante è avere una mente pulita, serena, lucida in modo da poter leggere e valutare le situazioni ed essere in grado di predisporsi. Anche il corpo deve essere rilassato, le tensioni e rigidità sono distrattori. Corpo e mente in sincronia devono fondersi per produrre la massima fluidità.
Per una volta è utile pensare in piccolo. Senza provocazione intendo dire di cambiare il punto di vista tanto da vedere quei sopracitati centimetri e secondi delle enormità. In questo modo i dettagli diventeranno elementi primari, i movimenti non saranno solo angoli che si aprono e chiudono o forze più o meno esplicate. La cura dei particolari ci dirà chi e cosa saremo e faremo, se raggiungeremo l'obiettivo o meno. Ci sarà precisione e ogni gesto sarà manifestazione di arte e presenza.
Per timing intendo dire essere al posto giusto nel momento giusto, una sorta di puntualità con il destino o con il caso (che dir si voglia). La perfezione di un attimo che non può essere anticipato o lasciato passare. Sono personalmente convinto che la capacità di essere presenti e pronti all'appuntamento dove spazio e tempo s'incontrano prima che la miccia di un evento si accenda produca la vera differenza tra un uomo qualunque e un campione o una persona di successo. Sicuramente servono doti, fortuna, tecnica, ecc. per sapere come agire per avere un buon risultato ma solo incanalando tutto questo in un preciso attimo e in un preciso spazio ci sarà il grande colpo. Vedo tempo e spazio correre lungo due flussi distinti, percorrendo la propria strada intrecciandosi secondo un disegno caotico o magari prefissato, creando la cornice attorno ad ognuno di noi. Timing è trovarsi nell'esatto momento in cui queste dimensioni si toccano. Un pò come nel gioco della battaglia navale: in quelle intersezioni è possibile creare qualcosa, lasciare un segno, far si che qualcosa si compia; al di fuori di quelle intersezioni si può fare un buco più o meno grande nell'acqua dove si ha la percezione di aver mancato qualcosa, dove si sente sfumare per un pelo ciò che si aveva davanti o nella testa. La classica occasione sfuggita. Quel famoso treno mancato che probabilmente non ripasserà più.
Centimetri e secondi la fanno da padrone. Tanti piccoli elementi che creano una differenza abissale tra il tutto e il niente.
Si può leggere questo argomento in tanti modi a seconda della cultura, pensiero, visione e applicarlo realmente ad ogni circostanza o settore coinvolgendo il singolo fino a grandi gruppi d'individui ma che cosa ci può portare ad essere più vicini e preparati a quegli istanti chiave?
Innanzi tutto è fondamentale partire dall'analisi di se stessi. Portarsi dietro maschere, idee o pensieri altrui è inutile, sono zavorre controproducenti. Serve ricercare un armonia e una coerenza interiore grazie alle quali risulta inutile fare paragoni con l'esterno. In questo modo si acquisisce forza, personalità, sicurezza tanto da alimentare un aspetto focale: la capacità di prendere decisioni.
Un altro elemento è legato alla preparazione e all'allenamento costante mantenendo corpo e mente ad un livello massimo di prontezza.
Importante è avere una mente pulita, serena, lucida in modo da poter leggere e valutare le situazioni ed essere in grado di predisporsi. Anche il corpo deve essere rilassato, le tensioni e rigidità sono distrattori. Corpo e mente in sincronia devono fondersi per produrre la massima fluidità.
Per una volta è utile pensare in piccolo. Senza provocazione intendo dire di cambiare il punto di vista tanto da vedere quei sopracitati centimetri e secondi delle enormità. In questo modo i dettagli diventeranno elementi primari, i movimenti non saranno solo angoli che si aprono e chiudono o forze più o meno esplicate. La cura dei particolari ci dirà chi e cosa saremo e faremo, se raggiungeremo l'obiettivo o meno. Ci sarà precisione e ogni gesto sarà manifestazione di arte e presenza.