Verso la fine degli anni ‘80 fu coniato un acronimo che solo pochi addetti ai lavori conoscevano ma che ora è diventato di moda:
VUCA, nato in ambiente militare per descrivere l’epoca della “guerra fredda”, che, tradotto dall’Inglese e applicabile oggi a un qualsiasi contesto di riferimento, sta per “volatile-incerto- complesso - ambiguo: ebbene, è o non è la perfetta descrizione di ciò che ci circonda in questi ultimi anni ? In una parola : “imprevedibilità “. Per quanto l’essere umano perfezioni sempre più complessi modelli previsionali, statistici, matematici e socio economici accadono avvenimenti in modo stocastico che nel macro (la pandemia, le guerre , ecc) o nel meso (eventi climatici estremi, attentati, terremoti ecc) cambiano completamente le regole del gioco, a volte in modo irreversibile, citando il sempre più attuale concetto dell’”effetto farfalla”, secondo il quale, in un mondo sempre più interconnesso, un micro effetto traumatico in una parte di una “rete” così fragile e interdipendente influisce su praticamente tutti gli altri nodi
Nella monumentale opera in 7 volumi della “Fondazione “, l’autore di fantascienza Isaac Asimov aveva immaginato oltre 70 anni fa la psicostoriografia, una materia umanistica distillata da psicologia, sociologia e storiografia che se ben condotta poteva portare ad agire in modo previsionale su microaggiustamenti che evitavano conflitti, catastrofi sociali ecc… potendo al tempo stesso prevedere l’evoluzione sociale umana. Oggi siamo ben consapevoli che siamo una barca alla deriva di fronte a vari tipi di emergenze, e forse nemmeno dopo l’uscita dalle crisi la classe politica e l’attuale modello economico permette di attuare modifiche o aggiustamenti concretamente resilienti e risolutivi.
Oggi, qui ed ora diventa sempre più strategica la focalizzazione su se stessi con l’aiuto ad esempio della mindfulness e con percorsi di crescita interiore come il coaching
«Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare»
(Winston Churchill)
VUCA, nato in ambiente militare per descrivere l’epoca della “guerra fredda”, che, tradotto dall’Inglese e applicabile oggi a un qualsiasi contesto di riferimento, sta per “volatile-incerto- complesso - ambiguo: ebbene, è o non è la perfetta descrizione di ciò che ci circonda in questi ultimi anni ? In una parola : “imprevedibilità “. Per quanto l’essere umano perfezioni sempre più complessi modelli previsionali, statistici, matematici e socio economici accadono avvenimenti in modo stocastico che nel macro (la pandemia, le guerre , ecc) o nel meso (eventi climatici estremi, attentati, terremoti ecc) cambiano completamente le regole del gioco, a volte in modo irreversibile, citando il sempre più attuale concetto dell’”effetto farfalla”, secondo il quale, in un mondo sempre più interconnesso, un micro effetto traumatico in una parte di una “rete” così fragile e interdipendente influisce su praticamente tutti gli altri nodi
Nella monumentale opera in 7 volumi della “Fondazione “, l’autore di fantascienza Isaac Asimov aveva immaginato oltre 70 anni fa la psicostoriografia, una materia umanistica distillata da psicologia, sociologia e storiografia che se ben condotta poteva portare ad agire in modo previsionale su microaggiustamenti che evitavano conflitti, catastrofi sociali ecc… potendo al tempo stesso prevedere l’evoluzione sociale umana. Oggi siamo ben consapevoli che siamo una barca alla deriva di fronte a vari tipi di emergenze, e forse nemmeno dopo l’uscita dalle crisi la classe politica e l’attuale modello economico permette di attuare modifiche o aggiustamenti concretamente resilienti e risolutivi.
Oggi, qui ed ora diventa sempre più strategica la focalizzazione su se stessi con l’aiuto ad esempio della mindfulness e con percorsi di crescita interiore come il coaching
«Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare»
(Winston Churchill)