Vi è mai capitato di sentirvi “Tanta Roba”?
Di sentire dentro di voi un’esplosione, una fusione nucleare?
Una forza immensa, un’energia potente in grado di liberare tutta la capacità di fuoco di cui siete capaci?
Ma cosi forte da produrre anche l’effetto contrario, di bruciare in un attimo tutto l’ossigeno e quindi spegnersi altrettanto velocemente?
E cosi ritrovarsi quelle energie risucchiate in un lampo?
Vi è mai capitato di trovarvi in tale condizione?
E di non riuscire a spiegarvi la motivazione di un simile sentire?
Passare da un caldo atroce ma piacevole che vorreste trasmettere a tutti con abbracci, baci, intimità, parole, pensieri, una trasfusione di amore e calore, ad un sentire freddo, quasi glaciale sebbene non paralizzante, nel quale è meglio restare in solitudine. Un ambiente difficile da visitare.
Vi è mai capitato di provare a chiedervi il perché di tale sensazione?
Quale attività conscia od inconscia, quali pensieri più o meno accolti, quali immagini vi stanno portando a tutto ciò?
E vi è mai capitato di non avere gli strumenti per comprendere quale percorso vi ha portato a chiudervi ermeticamente cosi da non coinvolgere gli altri in questo vostro continuum di esplosioni ed implosioni?
Vi è mai capitato di avere la sensazione che la risposta sia davanti a voi, sulla punta della lingua, sulla sommità di un pensiero ma non riesce ad identificarsi, a mostrarsi?
Vi è mai capitato di aver già sperimentato alcune modalità operative per andare nel profondo, per risolversi, per trasformarsi ancora, per capire sempre più, per andare in punti diversi?
Ma oggi forse gli strumenti a disposizione sono ancora pochi?
Vi è mai capitato anche di sapere per certo che continuate a non permettervi di esprimervi per quello che siete, per quello che sentite, per quello che è la vostra natura? Di mostrare la vostra “Tanta Roba”?
Vi è mai capitato di non dare peso a queste domande quando siete della fase di esplosione ma queste ritornano pesanti in un istante durante la fase di implosione?
Se non vi è mai capitato allora siete alla fine di questo viaggio. Parole sconnesse tra loro, un idioma non ancora tradotto. Una lingua che forse un giorno verrà svelata.
Se invece è capitato anche a voi allora siamo all’inizio di un’esplorazione che richiederà tempo. Un viaggio in galassie lontane che permetterà con tempo e serenità di poter condividere pensieri, parole, emozioni, sentire reciproco.
Potremmo cominciare ora? VI andrebbe? Possiamo concedercelo?
E i nostri diversi punti di vista chissà non ci permetteranno di mettere a fuoco la risposta che è li davanti, la vedo. Ancora offuscata ma c’è. Si diverte a nascondersi, gioca. E allora giochiamo anche noi.
Insieme.
Con tutti i nostri occhi avremo più chance di vederla.
Di sentire dentro di voi un’esplosione, una fusione nucleare?
Una forza immensa, un’energia potente in grado di liberare tutta la capacità di fuoco di cui siete capaci?
Ma cosi forte da produrre anche l’effetto contrario, di bruciare in un attimo tutto l’ossigeno e quindi spegnersi altrettanto velocemente?
E cosi ritrovarsi quelle energie risucchiate in un lampo?
Vi è mai capitato di trovarvi in tale condizione?
E di non riuscire a spiegarvi la motivazione di un simile sentire?
Passare da un caldo atroce ma piacevole che vorreste trasmettere a tutti con abbracci, baci, intimità, parole, pensieri, una trasfusione di amore e calore, ad un sentire freddo, quasi glaciale sebbene non paralizzante, nel quale è meglio restare in solitudine. Un ambiente difficile da visitare.
Vi è mai capitato di provare a chiedervi il perché di tale sensazione?
Quale attività conscia od inconscia, quali pensieri più o meno accolti, quali immagini vi stanno portando a tutto ciò?
E vi è mai capitato di non avere gli strumenti per comprendere quale percorso vi ha portato a chiudervi ermeticamente cosi da non coinvolgere gli altri in questo vostro continuum di esplosioni ed implosioni?
Vi è mai capitato di avere la sensazione che la risposta sia davanti a voi, sulla punta della lingua, sulla sommità di un pensiero ma non riesce ad identificarsi, a mostrarsi?
Vi è mai capitato di aver già sperimentato alcune modalità operative per andare nel profondo, per risolversi, per trasformarsi ancora, per capire sempre più, per andare in punti diversi?
Ma oggi forse gli strumenti a disposizione sono ancora pochi?
Vi è mai capitato anche di sapere per certo che continuate a non permettervi di esprimervi per quello che siete, per quello che sentite, per quello che è la vostra natura? Di mostrare la vostra “Tanta Roba”?
Vi è mai capitato di non dare peso a queste domande quando siete della fase di esplosione ma queste ritornano pesanti in un istante durante la fase di implosione?
Se non vi è mai capitato allora siete alla fine di questo viaggio. Parole sconnesse tra loro, un idioma non ancora tradotto. Una lingua che forse un giorno verrà svelata.
Se invece è capitato anche a voi allora siamo all’inizio di un’esplorazione che richiederà tempo. Un viaggio in galassie lontane che permetterà con tempo e serenità di poter condividere pensieri, parole, emozioni, sentire reciproco.
Potremmo cominciare ora? VI andrebbe? Possiamo concedercelo?
E i nostri diversi punti di vista chissà non ci permetteranno di mettere a fuoco la risposta che è li davanti, la vedo. Ancora offuscata ma c’è. Si diverte a nascondersi, gioca. E allora giochiamo anche noi.
Insieme.
Con tutti i nostri occhi avremo più chance di vederla.