Fare allungamento e stirarsi sono gesti naturali dell'uomo, per cercare rilassamento corporeo, distensione e benessere. Eseguire allungamento muscolare, di certo più conosciuto come stretching, è una pratica, un metodo utilizzato da chi fa sport o attività fisica in genere per detensionare i muscoli e le articolazioni, per mantenere e migliorare la flessibilità, la postura, la mobilità e prevenire gli infortuni, dopo un allenamento, una gara. Ma fare stretching è utile anche a chi conduce una vita poco attiva o chi ha un lavoro sedentario. Questa “pratica” ha lo scopo di mantenere muscoli ed articolazioni “morbidi” e mobili, inoltre è di aiuto a chi soffre di artrosi e di osteoporosi. Lo stretching induce anche rilassamento psico corporeo, se eseguito in un determinato modo.
Come esercitarsi? “Fare stretch”,in senso ampio, consiste nel concentrarsi sull'allungamento di un distretto corporeo (ad esempio i muscoli della gamba) in modo dolce, lento e piacevole, applicando una "tensione facile", quindi un allungamento minimo; poi dopo 20/30 secondi si prosegue con una "tensione di sviluppo", durante la quale il muscolo si lascia allungare un po' per poi essere riportato in posizione di partenza.
Restare “in autoascolto” durante l'allungamento, concentrarsi e sentire il muscolo che si distende dolcemente, in modo lento e controllato, ”respirandoci dentro”, può trasformarsi in un tuffo in se stessi. Il respiro,infatti, è una componente essenziale che accompagna delicatamente la fase di allungamento durante l'espirazione. Concentrarsi sul respiro,quindi, porta ad una attenzione mirata ad un segmento corporeo, così come durante una seduta di relazione di aiuto, si è invitati, a volte, da un coach o counselor, a prestare attenzione alla respirazione e alle singole parti del corpo (ad esempio nel training mentale- autogeno).
Come possiamo trovare un parallelismo tra l'effetto dell' allungamento ,sostenuto dalla respirazione, ovvero,una maggiore e successiva flessibilità corporea a cui porta lo stretching e la flessibilità mentale a cui le tecniche di rilassamento utilizzate da un coach nella relazione portano il cliente?
Se parliamo di allungamento fisico, la flessibilità consente movimenti più fluidi, minori rigidità muscolari, maggiore circolazione energetica, migliore postura e quindi maggiore benessere. Se ci riferiamo ad un contesto di aiuto, la maggiore flessibilità mentale consente una più efficace capacità di problem solving, di cambiamenti, di apertura per mantenere un buona centratura e per raggiungere meglio gli obiettivi programmati. Alleggerire il corpo, avendo meno tensioni fisiche ed emotive , determina ,quindi, una mente meno inquinata dai propri pensieri personali e quindi più predisposta all'aiuto e al farsi aiutare, in un processo di reciproca collaborazione/relazione.
Risulta molto importante da parte di un coach, infatti, osservare e comprendere come il cliente trattenga nella sua postura, spesso chiusa e rigida, tante emozioni e pensieri da modificare, in un percorso insieme.
Come esercitarsi? “Fare stretch”,in senso ampio, consiste nel concentrarsi sull'allungamento di un distretto corporeo (ad esempio i muscoli della gamba) in modo dolce, lento e piacevole, applicando una "tensione facile", quindi un allungamento minimo; poi dopo 20/30 secondi si prosegue con una "tensione di sviluppo", durante la quale il muscolo si lascia allungare un po' per poi essere riportato in posizione di partenza.
Restare “in autoascolto” durante l'allungamento, concentrarsi e sentire il muscolo che si distende dolcemente, in modo lento e controllato, ”respirandoci dentro”, può trasformarsi in un tuffo in se stessi. Il respiro,infatti, è una componente essenziale che accompagna delicatamente la fase di allungamento durante l'espirazione. Concentrarsi sul respiro,quindi, porta ad una attenzione mirata ad un segmento corporeo, così come durante una seduta di relazione di aiuto, si è invitati, a volte, da un coach o counselor, a prestare attenzione alla respirazione e alle singole parti del corpo (ad esempio nel training mentale- autogeno).
Come possiamo trovare un parallelismo tra l'effetto dell' allungamento ,sostenuto dalla respirazione, ovvero,una maggiore e successiva flessibilità corporea a cui porta lo stretching e la flessibilità mentale a cui le tecniche di rilassamento utilizzate da un coach nella relazione portano il cliente?
Se parliamo di allungamento fisico, la flessibilità consente movimenti più fluidi, minori rigidità muscolari, maggiore circolazione energetica, migliore postura e quindi maggiore benessere. Se ci riferiamo ad un contesto di aiuto, la maggiore flessibilità mentale consente una più efficace capacità di problem solving, di cambiamenti, di apertura per mantenere un buona centratura e per raggiungere meglio gli obiettivi programmati. Alleggerire il corpo, avendo meno tensioni fisiche ed emotive , determina ,quindi, una mente meno inquinata dai propri pensieri personali e quindi più predisposta all'aiuto e al farsi aiutare, in un processo di reciproca collaborazione/relazione.
Risulta molto importante da parte di un coach, infatti, osservare e comprendere come il cliente trattenga nella sua postura, spesso chiusa e rigida, tante emozioni e pensieri da modificare, in un percorso insieme.