Una delle strategie che ho messo in atto come desensibilizzazione a quei momenti di eccessivo affaticamento fisico ed emotivo, nonché sovraccarico lavorativo, che hanno caratterizzato questi ultimi miei anni, è lo staccare l’attenzione dalla situazione reale focalizzandomi su curiosità o possibili altri interessi.
Interessi per temi non inerenti al mio lavoro (i viaggi, per esempio, o orticoltura, o argomenti di geofisica….o architettura…) o apparenti “relazioni” con persone che la contingenza non mi permette di coltivare.
E quale strumento più adeguato possediamo, sempre con noi, a portata di mano?
Lo SMARTPHONE!
Meravigliosa invenzione a cui tra mail, APP e siti internet, affidiamo spesso inconsapevolmente parte della nostra vita: pensate a cosa potrebbe succedere se lo dovessimo perdere, con tutti gli “username” e “password” che gli abbiamo inserito!
Le APP possono essere però subdole, sono prodotti commerciali studiati per attirare piacevolmente la nostra attenzione. E, “come una ciliegia tira l’altra”, ci ritroviamo a navigare nel mondo delle nostre curiosità inappagate diventandone dipendenti. Per non parlare poi se manteniamo attivi i “push” e le notifiche!
Diventano un input costante di continue nuove informazioni che cerchiamo di catturare ed assimilare, con uno “scrolling” che rischia di diventare un movimento ossessivo e compulsivo, rendendo la nostra attenzione sempre più frammentata….
Ma internet può essere anche un valido strumento di studio e di lavoro…. È il momento di combattere la distrazione!
Quali sono le vostre strategie?
Interessi per temi non inerenti al mio lavoro (i viaggi, per esempio, o orticoltura, o argomenti di geofisica….o architettura…) o apparenti “relazioni” con persone che la contingenza non mi permette di coltivare.
E quale strumento più adeguato possediamo, sempre con noi, a portata di mano?
Lo SMARTPHONE!
Meravigliosa invenzione a cui tra mail, APP e siti internet, affidiamo spesso inconsapevolmente parte della nostra vita: pensate a cosa potrebbe succedere se lo dovessimo perdere, con tutti gli “username” e “password” che gli abbiamo inserito!
Le APP possono essere però subdole, sono prodotti commerciali studiati per attirare piacevolmente la nostra attenzione. E, “come una ciliegia tira l’altra”, ci ritroviamo a navigare nel mondo delle nostre curiosità inappagate diventandone dipendenti. Per non parlare poi se manteniamo attivi i “push” e le notifiche!
Diventano un input costante di continue nuove informazioni che cerchiamo di catturare ed assimilare, con uno “scrolling” che rischia di diventare un movimento ossessivo e compulsivo, rendendo la nostra attenzione sempre più frammentata….
Ma internet può essere anche un valido strumento di studio e di lavoro…. È il momento di combattere la distrazione!
Quali sono le vostre strategie?