Ci fermiamo in rifugio (in quota) per una tappa ristoratrice, dopo la mattinata trascorsa sugli sci. La giornata è fantastica: sole, caldo, musica nell'aria, la compagnia è di quelle speciali, la natura ammaliatrice e seducente ci incanta e ci sorprende sempre. Sono grata per tutto questo e per tanta bellezza.
Per l'occasione indossiamo una parrucca (è l'ultima domenica di carnevale). C'è la voglia di divertirsi e divertire, voglia di leggerezza ! Italo Calvino scriveva: prendete la vita con leggerezza.
Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore.
Ed è con animo leggero e divertito che proviamo ad incrociare e ad osservare gli sguardi della gente, ad interpretarli. Lasciamo correre la fantasia e ci inventiamo la professione delle Raccoglitrici di Sguardi! Censiamo e cataloghiamo sguardi ! (Sembra che io sia avvezza alle attività strane :-)....)
C'è lo sguardo scrutatore, lo sguardo indagatore, quello divertito, il pensieroso, l'accusatore, lo sguardo spento, quello ombroso, quello che guarda ma non vede perchè perso altrove, quello indifferente, lo sguardo illuminato, vivo, quello triste e mille altre tipologie di sguardi.
Proviamo a cucire ad ogni sguardo una storia, un vissuto, come si fa con un abito. Ogni storia/vissuto meriterebbe di essere trascritta in una sorta di libro/memoria, ma abbiamo appena creato una nuova professione e dobbiamo impiegare il nostro tempo ad occuparcene.
Il nostro primo compito è quello di individuare
Mission and Vision (argomento trattato con l'Ing. Savioli nell'ultimo week end del Master che stiamo frequentando). Proviamo dunque a farlo in un gioco tra l'impegnato ed il divertito e dopo alcuni tentativi di “scrivi e cancella” (abbiamo recuperato carta e penna per poter imprimere progetti e pensieri), quello che segue è più o meno il risultato finale:
Mission: Siamo dei professionisti al Vostro servizio. La nostra scommessa è quella di strappare un sorriso alla gente, trasformando sguardi tristi, spenti e distaccati in sguardi curiosi, vivaci, allegri..... (si potrebbe quasi pensare a noi come a dei giullari di corte !!!)
Vision: Contribuire a rendere migliore il posto in cui viviamo partendo da un sorriso, accompagnandolo magari ad una gentilezza. (Un gesto gentile, uno sguardo gentile.....)
Che Vision ambiziosa !
In tutto questo tourbillon di pensieri, di scrivi e correggi, mi sorge un dubbio: starò forse confondendo/sovrapponendo Mission e Vision ? Avrò realmente compreso la differenza tra l'uno e l'altro ? Vi confesso che non ne sono così certa, ma concedetemelo, perchè oggi tutto questo non ha importanza. Oggi urge godersi il sole, lo scenario delle Dolomiti a cornice, la voglia di leggerezza, il divertimento, la Vita !!! Oggi sono grata (...sono ripetitiva, lo so !) per ognuna di queste cose, oltre a quelle non citate ed in particolare sono grata a chi ha condiviso queste emozioni con me.
Insieme siamo riuscite a divertirci, incuriosire, strappare qualche sorriso, riaccendendo sguardi un po' spenti. Insieme abbiamo creato una nuova professione, individuando (o tentando di farlo) Mission and Vision !
Missione compiuta !
Per l'occasione indossiamo una parrucca (è l'ultima domenica di carnevale). C'è la voglia di divertirsi e divertire, voglia di leggerezza ! Italo Calvino scriveva: prendete la vita con leggerezza.
Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore.
Ed è con animo leggero e divertito che proviamo ad incrociare e ad osservare gli sguardi della gente, ad interpretarli. Lasciamo correre la fantasia e ci inventiamo la professione delle Raccoglitrici di Sguardi! Censiamo e cataloghiamo sguardi ! (Sembra che io sia avvezza alle attività strane :-)....)
C'è lo sguardo scrutatore, lo sguardo indagatore, quello divertito, il pensieroso, l'accusatore, lo sguardo spento, quello ombroso, quello che guarda ma non vede perchè perso altrove, quello indifferente, lo sguardo illuminato, vivo, quello triste e mille altre tipologie di sguardi.
Proviamo a cucire ad ogni sguardo una storia, un vissuto, come si fa con un abito. Ogni storia/vissuto meriterebbe di essere trascritta in una sorta di libro/memoria, ma abbiamo appena creato una nuova professione e dobbiamo impiegare il nostro tempo ad occuparcene.
Il nostro primo compito è quello di individuare
Mission and Vision (argomento trattato con l'Ing. Savioli nell'ultimo week end del Master che stiamo frequentando). Proviamo dunque a farlo in un gioco tra l'impegnato ed il divertito e dopo alcuni tentativi di “scrivi e cancella” (abbiamo recuperato carta e penna per poter imprimere progetti e pensieri), quello che segue è più o meno il risultato finale:
Mission: Siamo dei professionisti al Vostro servizio. La nostra scommessa è quella di strappare un sorriso alla gente, trasformando sguardi tristi, spenti e distaccati in sguardi curiosi, vivaci, allegri..... (si potrebbe quasi pensare a noi come a dei giullari di corte !!!)
Vision: Contribuire a rendere migliore il posto in cui viviamo partendo da un sorriso, accompagnandolo magari ad una gentilezza. (Un gesto gentile, uno sguardo gentile.....)
Che Vision ambiziosa !
In tutto questo tourbillon di pensieri, di scrivi e correggi, mi sorge un dubbio: starò forse confondendo/sovrapponendo Mission e Vision ? Avrò realmente compreso la differenza tra l'uno e l'altro ? Vi confesso che non ne sono così certa, ma concedetemelo, perchè oggi tutto questo non ha importanza. Oggi urge godersi il sole, lo scenario delle Dolomiti a cornice, la voglia di leggerezza, il divertimento, la Vita !!! Oggi sono grata (...sono ripetitiva, lo so !) per ognuna di queste cose, oltre a quelle non citate ed in particolare sono grata a chi ha condiviso queste emozioni con me.
Insieme siamo riuscite a divertirci, incuriosire, strappare qualche sorriso, riaccendendo sguardi un po' spenti. Insieme abbiamo creato una nuova professione, individuando (o tentando di farlo) Mission and Vision !
Missione compiuta !