Dopo il riposo e la spensieratezza delle vacanze estive, ci ritroviamo ad affrontare il tanto temuto 'stress da rientro'. Lo definisco ‘riconnessione’ il passaggio dal relax alla quotidianità carica di propositi da organizzare organicamente.
Di cosa c’è bisogno per ripartire con rinnovata energia se non dal corpo? E cioè dalle tenerezze, dalle coccole, dalle carezze, dagli abbracci, dai baci, dalla presenza amorevole delle persone che abbiamo più care?
E allora prendiamo il via dallo specchio per osservare il viso e il corpo e recuperare il senso delle proporzioni e dell’armonia; dall’auto massaggio per sfiorare e sentire il piacere pulsante della pelle; dal movimento, per ritrovare ordine e leggerezza; dall’auto ascolto, per ritrovare l’equilibrio e la tenerezza del tempo che fluisce nei ricordi della psiche; e dall’incontro affettuoso di colleghi, amici e parenti.
Ricominciamo dalla riconnessione con noi stessi, con il corpo, con il riequilibrio delle nostre emozioni, con le nostre idee, con la nostra rete sociale e, lasciando le ‘ciance’, scegliamo le idee, decidiamo le azioni, agiamo i progetti. E’ il momento giusto per fare presa.
Come con la calce, mettiamo insieme gli ingredienti per edificare il nostro riparo o la nostra opera d’arte.
Ma in ogni caso: ‘riaccendiamo il cervello’. Lo dico a me stesso e lo condivido con voi per trovare spazi più funzionali ai nostri obiettivi per una ripresa armoniosa e soddisfacente. Nelle giornate che si approssimano, di impegni e corse, sarà salutare gestire le nostre emozioni oltre che il nostro tempo.
Dobbiamo ricercare una reazione neurobiologica nel nostro cervello che sostenga l’equilibrio e la gratificazione e che ci faccia ripartire di slancio ma senza eccessiva tensione.
E proprio perchè sorgono spontanee domande come: 'Ma perché faccio tutto questo? Che senso ha? Lo voglio veramente? Non esiste un modo alternativo per gestire queste cose?'. Cerchiamo di valorizzare le abitudini adattive, cerchiamo risposte sentite e sensazioni al limite e accertiamoci di avere il ritmo giusto per aspettative di qualità.
Questo è il momento giusto. Buon settembre.
Di cosa c’è bisogno per ripartire con rinnovata energia se non dal corpo? E cioè dalle tenerezze, dalle coccole, dalle carezze, dagli abbracci, dai baci, dalla presenza amorevole delle persone che abbiamo più care?
E allora prendiamo il via dallo specchio per osservare il viso e il corpo e recuperare il senso delle proporzioni e dell’armonia; dall’auto massaggio per sfiorare e sentire il piacere pulsante della pelle; dal movimento, per ritrovare ordine e leggerezza; dall’auto ascolto, per ritrovare l’equilibrio e la tenerezza del tempo che fluisce nei ricordi della psiche; e dall’incontro affettuoso di colleghi, amici e parenti.
Ricominciamo dalla riconnessione con noi stessi, con il corpo, con il riequilibrio delle nostre emozioni, con le nostre idee, con la nostra rete sociale e, lasciando le ‘ciance’, scegliamo le idee, decidiamo le azioni, agiamo i progetti. E’ il momento giusto per fare presa.
Come con la calce, mettiamo insieme gli ingredienti per edificare il nostro riparo o la nostra opera d’arte.
Ma in ogni caso: ‘riaccendiamo il cervello’. Lo dico a me stesso e lo condivido con voi per trovare spazi più funzionali ai nostri obiettivi per una ripresa armoniosa e soddisfacente. Nelle giornate che si approssimano, di impegni e corse, sarà salutare gestire le nostre emozioni oltre che il nostro tempo.
Dobbiamo ricercare una reazione neurobiologica nel nostro cervello che sostenga l’equilibrio e la gratificazione e che ci faccia ripartire di slancio ma senza eccessiva tensione.
E proprio perchè sorgono spontanee domande come: 'Ma perché faccio tutto questo? Che senso ha? Lo voglio veramente? Non esiste un modo alternativo per gestire queste cose?'. Cerchiamo di valorizzare le abitudini adattive, cerchiamo risposte sentite e sensazioni al limite e accertiamoci di avere il ritmo giusto per aspettative di qualità.
Questo è il momento giusto. Buon settembre.