Mi sono sempre chiesta quali fossero le ragioni più profonde di ogni mio gesto. Ho sempre cercato di capire se i miei gesti avessero senso, se fossero legati a qualcosa di autentico e se mi stessero portando verso la strada che vorrei intraprendere e verso la persona che vorrei essere nella vita.
L’universo, Dio, il Fato, ognuno è libero di chiamarlo come preferisce, spesso ci manda dei segnali e questi segnali sono molto forti, molto evidenti. Il mio segnale è stata la scoperta di una parola: Ikigai. È arrivata per caso, non l’avevo capita, ero pure distratta quando fu pronunciata durante una delle lezioni, ma continuava a risuonare nella mia mente, fu impossibile per me non comprare il libro. Ikigai è l’equivalente giapponese dell’espressione “ragioni di vita” italiana. In particolare, il termine fa riferimento a una filosofia di vita giapponese che si concentra sulla ricerca e il perseguimento di un senso o scopo nella vita. Secondo questa filosofia il benessere fisico, mentale ed emotivo è strettamente connesso.
L’ikigai può essere utile in un’ottica di riflessione e sviluppo sia personale che professionale. L’occupazione ideale, per esempio, è quella che incrocia i quattro pilastri di cui è composto l’Ikigai:
Trovare il proprio equilibrio non è facile, è diverso da persona a persona, Inoltre, è in continua evoluzione e dipende dalla propria storia personale, incontri interpersonali, amori. Conoscere il senso della propria vita significa conoscere sempre la direzione. Nonostante curve, ostacoli e impedimenti, tu conosci la tua strada e vai avanti fino al raggiungimento del tuo scopo.
È facile, vi chiederete. Per nulla. La vita ci mette sempre davanti a un quantitativo enorme di sfide e rimanere concentrati sui nostri obiettivi è difficile. Quante volte ci capita di essere completamente travolti dalla routine quotidiana? Di sentirci degli automi e non sapere perché stiamo facendo determinate azioni. Cosa fare allora? Cercare di prendersi sempre dai momenti per sé, Momenti per il proprio corpo come muoversi specialmente all'aria aperta, pensare alla propria solitudine in senso positivo E saper dire grazie di tutto quello che di bello e di brutto ci succede. In particolare il saper dire grazie non è soltanto un atto di cortesia questa semplice parola ci dimostra che siamo consapevoli della bellezza e della bontà di un gesto a noi rivolto, pronunciare questa parola ci permette di intessere relazioni forti cariche di rispetto e di emozioni e ci permette di uscire dalla gabbia dell'io. La gratitudine si manifesta anche verso le piccole cose. Fermarsi, anche solo per dire grazie al cielo, alla persona che abbiamo di fronte, e i nostri parenti, ci permette di uscire da quella Burrasca infinita chi è la quotidianità, ci permette di prendere dei momenti per noi eri focalizzarci.
Scrive Selene Calloni Williams, nel suo libro: “nessuno può affermare il proprio Ikigai con la mente perché è più basso delle immagini della mente può produrre. Tuttavia sintonizzarsi con il proprio Ikigai è per tutti fondamentale al fine di poter aspirare alla piena realizzazione di sé. L’ ikigai è un cammino di crescita psicologica e spirituale di grande portata mentre lo si compie non si può fare altro che ringraziare continuamente se stessi per averlo intrapreso.”
L’universo, Dio, il Fato, ognuno è libero di chiamarlo come preferisce, spesso ci manda dei segnali e questi segnali sono molto forti, molto evidenti. Il mio segnale è stata la scoperta di una parola: Ikigai. È arrivata per caso, non l’avevo capita, ero pure distratta quando fu pronunciata durante una delle lezioni, ma continuava a risuonare nella mia mente, fu impossibile per me non comprare il libro. Ikigai è l’equivalente giapponese dell’espressione “ragioni di vita” italiana. In particolare, il termine fa riferimento a una filosofia di vita giapponese che si concentra sulla ricerca e il perseguimento di un senso o scopo nella vita. Secondo questa filosofia il benessere fisico, mentale ed emotivo è strettamente connesso.
L’ikigai può essere utile in un’ottica di riflessione e sviluppo sia personale che professionale. L’occupazione ideale, per esempio, è quella che incrocia i quattro pilastri di cui è composto l’Ikigai:
- Quello che mi piace fare;
- Quello che so fare;
- Quel qualcosa di cui il mondo ha bisogno;
- Quello per cui mi pagano
- La missione, che è l’incrocio tra ciò che ami e ciò di cui il mondo ha bisogno;
- La vocazione, tra ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui mi pagano;
- Professione, ciò per cui ti pagano e ciò che ai fare bene;
- Passione, ciò che sai fare bene e ciò che ami.
Trovare il proprio equilibrio non è facile, è diverso da persona a persona, Inoltre, è in continua evoluzione e dipende dalla propria storia personale, incontri interpersonali, amori. Conoscere il senso della propria vita significa conoscere sempre la direzione. Nonostante curve, ostacoli e impedimenti, tu conosci la tua strada e vai avanti fino al raggiungimento del tuo scopo.
È facile, vi chiederete. Per nulla. La vita ci mette sempre davanti a un quantitativo enorme di sfide e rimanere concentrati sui nostri obiettivi è difficile. Quante volte ci capita di essere completamente travolti dalla routine quotidiana? Di sentirci degli automi e non sapere perché stiamo facendo determinate azioni. Cosa fare allora? Cercare di prendersi sempre dai momenti per sé, Momenti per il proprio corpo come muoversi specialmente all'aria aperta, pensare alla propria solitudine in senso positivo E saper dire grazie di tutto quello che di bello e di brutto ci succede. In particolare il saper dire grazie non è soltanto un atto di cortesia questa semplice parola ci dimostra che siamo consapevoli della bellezza e della bontà di un gesto a noi rivolto, pronunciare questa parola ci permette di intessere relazioni forti cariche di rispetto e di emozioni e ci permette di uscire dalla gabbia dell'io. La gratitudine si manifesta anche verso le piccole cose. Fermarsi, anche solo per dire grazie al cielo, alla persona che abbiamo di fronte, e i nostri parenti, ci permette di uscire da quella Burrasca infinita chi è la quotidianità, ci permette di prendere dei momenti per noi eri focalizzarci.
Scrive Selene Calloni Williams, nel suo libro: “nessuno può affermare il proprio Ikigai con la mente perché è più basso delle immagini della mente può produrre. Tuttavia sintonizzarsi con il proprio Ikigai è per tutti fondamentale al fine di poter aspirare alla piena realizzazione di sé. L’ ikigai è un cammino di crescita psicologica e spirituale di grande portata mentre lo si compie non si può fare altro che ringraziare continuamente se stessi per averlo intrapreso.”