Da un po’ di tempo ho ritrovato il piacere di scrivere.
La mia non è chiaramente una scrittura letteraria, ma piuttosto un modo per stare bene, per fare ordine dentro la mia testa… dentro di me.
Ad oggi è diventata una necessità; quella che comunemente viene chiamata “necessità di mettere le cose nero su bianco.”
Mi basta poco: una penna e un quaderno.
Sì, perché scrivo sempre e rigorosamente a mano, fatta eccezione per l’ultima stesura, poiché la quantità e qualità di tutti i pensieri che mi frullano in testa hanno bisogno di uscire e prendere forma in questo modo.
Non è importante come, quando e dove; per me l’importante è scrivere ed esprimere quello che sento e voglio. D'altronde la vita offre una vastità di cose, esperienze ed emozioni da raccontare e attraverso la scrittura si possono esplorare tanti aspetti del vissuto che altrimenti resterebbero insondabili.
Non sono una scrittrice, ma sono capace di scrivere per ore trasportata da un’ispirazione o un’idea, scordandomi del tempo che passa e di quello che accade intorno a me, e alla domanda : “Perché scrivi?”, rispondo: “Passione”.
La passione è alla base di tutto, poi ci sono alcune situazioni e alcuni momenti che mi portano a scegliere la scrittura come sfogo, come analisi, come terapia e come attività da portare avanti con costanza per stare meglio.
Probabilmente non sarò mai una scrittrice, non avrò un pubblico di lettori affezionati e forse non finirò mai il libro che ho iniziato a scrivere…
Pazienza! Non m’importa.
Se scrivere mi fa stare bene perché non farlo?
Continuerò a scrivere nell’oggi, nel qui ed ora senza preoccuparmi di che cosa ne sarà, per dare forma alle mie idee, ai miei pensieri, alle mie emozioni e alla mia introspezione.
Scrivo e continuerò a scrivere per me.
La mia non è chiaramente una scrittura letteraria, ma piuttosto un modo per stare bene, per fare ordine dentro la mia testa… dentro di me.
Ad oggi è diventata una necessità; quella che comunemente viene chiamata “necessità di mettere le cose nero su bianco.”
Mi basta poco: una penna e un quaderno.
Sì, perché scrivo sempre e rigorosamente a mano, fatta eccezione per l’ultima stesura, poiché la quantità e qualità di tutti i pensieri che mi frullano in testa hanno bisogno di uscire e prendere forma in questo modo.
Non è importante come, quando e dove; per me l’importante è scrivere ed esprimere quello che sento e voglio. D'altronde la vita offre una vastità di cose, esperienze ed emozioni da raccontare e attraverso la scrittura si possono esplorare tanti aspetti del vissuto che altrimenti resterebbero insondabili.
Non sono una scrittrice, ma sono capace di scrivere per ore trasportata da un’ispirazione o un’idea, scordandomi del tempo che passa e di quello che accade intorno a me, e alla domanda : “Perché scrivi?”, rispondo: “Passione”.
La passione è alla base di tutto, poi ci sono alcune situazioni e alcuni momenti che mi portano a scegliere la scrittura come sfogo, come analisi, come terapia e come attività da portare avanti con costanza per stare meglio.
Probabilmente non sarò mai una scrittrice, non avrò un pubblico di lettori affezionati e forse non finirò mai il libro che ho iniziato a scrivere…
Pazienza! Non m’importa.
Se scrivere mi fa stare bene perché non farlo?
Continuerò a scrivere nell’oggi, nel qui ed ora senza preoccuparmi di che cosa ne sarà, per dare forma alle mie idee, ai miei pensieri, alle mie emozioni e alla mia introspezione.
Scrivo e continuerò a scrivere per me.