Tutti questi avvenimenti possono obbligare l’individuo a cambiare strada, convogliando i propri interessi verso nuove direzioni.
Il giorno in cui ci si ferma a collegare tra loro i sottili impulsi interiori e a decifrare i molteplici segnali percepiti, ci si troverà di fronte alla propria missione, un po’ come per ritrovare il filo di Arianna nel dedalo degli eventi della propria vita.
Spesso veniamo preparati alla nostra missione a nostra insaputa, guidati da decisioni non sempre razionali, da consensi timorosi, da una malattia, da un ‘burn out’, da eventi bizzarri: solo molto più tardi, ripercorrendo l’itinerario della nostra vita, ci accorgiamo che un disegno misterioso ci aveva fatto da guida.
Nei cicli della vita, la natura non procede a sbalzi, ma rende una persona in grado di compiere i passaggi più importanti. Le mestruazioni preparano la donna ai dolori del parto, i vari piccoli lutti della vita sottopongono la persona ad accettare il grande lutto della morte.
La missione si comporta allo stesso modo con le persone: quando chiama a un sorpasso importante, fa affidamento sui numerosi piccoli ’si’ che avranno reso il suo consenso più facile.