Nei momenti di crisi e di cambiamento dobbiamo fare due cose: mettere da parte gli atteggiamenti infantili e fare appello alle peculiarità individuali con il necessario buon senso.
Se pensiamo ai nostri impegni lavorativi, in ogni momento ci è richiesta una saggezza operativa e una qualità delle relazioni che va oltre il mandato di ogni singola professione per diventare passione per ciò che è ‘funzionamento del bene comune’.
Per assumere un atteggiamento gentile ed empatico occorre avere la volontà morale di fare del bene alle altre persone. E oltre a ciò occorre avere la capacità morale di immaginare cosa significhi "fare del bene".
Una persona sensata sa quando e come fare un'eccezione ad una regola, sa quando ignorare doveri professionali rigidi in favore di altri obiettivi. Una persona saggia sa come improvvisare.
I problemi del mondo reale sono spesso ambigui e mal definiti e il contesto cambia in continuazione. Una persona saggia è come un musicista jazz - che usa le note sulla pagina, ma danza intorno ad esse, inventando combinazioni appropriate per la situazione e per le persone. Una persona saggia sa come usare queste capacità morali al servizio dei giusti scopi. Per servire gli altri, non per manipolarli.
E infine, cosa forse più importante, non si nasce persone sagge, ma ci si diventa. La saggezza dipende dall'esperienza, e non da qualsiasi esperienza. Bisogna avere il tempo di conoscere le persone che incontriamo e di cui ci prendiamo cura. Bisogna avere il permesso per poter improvvisare, provare cose nuove, a volte fallire ed imparare dai propri errori. E bisogna essere consigliati da insegnanti saggi.
Ci vuole un sacco di esperienza per imparare a prendersi cura delle persone. E ci vuole la volontà di fare la cosa giusta.
La buona notizia è che non abbiamo bisogno di sapere ogni cosa per essere saggi. Al contrario, senza il buonsenso, la maestria non è abbastanza.
Se pensiamo ai nostri impegni lavorativi, in ogni momento ci è richiesta una saggezza operativa e una qualità delle relazioni che va oltre il mandato di ogni singola professione per diventare passione per ciò che è ‘funzionamento del bene comune’.
Per assumere un atteggiamento gentile ed empatico occorre avere la volontà morale di fare del bene alle altre persone. E oltre a ciò occorre avere la capacità morale di immaginare cosa significhi "fare del bene".
Una persona sensata sa quando e come fare un'eccezione ad una regola, sa quando ignorare doveri professionali rigidi in favore di altri obiettivi. Una persona saggia sa come improvvisare.
I problemi del mondo reale sono spesso ambigui e mal definiti e il contesto cambia in continuazione. Una persona saggia è come un musicista jazz - che usa le note sulla pagina, ma danza intorno ad esse, inventando combinazioni appropriate per la situazione e per le persone. Una persona saggia sa come usare queste capacità morali al servizio dei giusti scopi. Per servire gli altri, non per manipolarli.
E infine, cosa forse più importante, non si nasce persone sagge, ma ci si diventa. La saggezza dipende dall'esperienza, e non da qualsiasi esperienza. Bisogna avere il tempo di conoscere le persone che incontriamo e di cui ci prendiamo cura. Bisogna avere il permesso per poter improvvisare, provare cose nuove, a volte fallire ed imparare dai propri errori. E bisogna essere consigliati da insegnanti saggi.
Ci vuole un sacco di esperienza per imparare a prendersi cura delle persone. E ci vuole la volontà di fare la cosa giusta.
La buona notizia è che non abbiamo bisogno di sapere ogni cosa per essere saggi. Al contrario, senza il buonsenso, la maestria non è abbastanza.