Nella frenesia di questi tempi moderni non si smette mai di correre e a volte ci si perde, ci si allontana da casa. A fine giornata non ricordiamo cosa abbiamo mangiato a colazione, quante mani abbiamo stretto, quanti sguardi abbiamo incrociato, quanti chilometri abbiamo percorso lungo strade più o meno trafficate senza vedere nulla di tutto ciò che ci accompagna sulla via.
E quindi, viene da chiedersi, è tutta qua la nostra vita, una continua maratona senza respiro né anima?
Un giorno di qualche anno fa mi sono posta questa domanda e siccome ogni cammino verso i propri sogni e la libertà inizia con il primo passo, mi sono sbilanciata, ho perso l’equilibrio e muovendo il primo passo verso l’ignoto, mi sono chiesta: quanto tempo e quanta energia metti nella tua vita per ottenere il denaro che ti è necessario per vivere?
Ho compreso che le persone felici e a proprio agio con sé stesse e con gli altri, non costruiscono muri che impediscono di vivere in ambienti di lavoro produttivi o di sviluppare relazioni sane.
E, quindi, la domanda successiva è stata: come posso rendere la mia vita migliore? Da dove comincio?
Ho cominciato con l’ascolto del mio corpo, che è la casa della mia anima ed il contenitore fisico che mi permette di entrare in contatto con il mondo che mi circonda. Siamo vivi perché in noi scorre un’energia vitale che ci nutre e ci sostiene attraverso il respiro. Respirare è la prima azione che facciamo quando nasciamo, il nostro primo contatto con il mondo. Nell’arco di una giornata, una persona adulta esegue circa 23.000 atti respiratori, un processo necessario alla nostra sopravvivenza. Hai mai fatto caso a come respiri? Se ti chiedessero se sai come respirare, cosa risponderesti?
La respirazione naturale è una respirazione addominale, ad ogni inspiro l’addome si gonfia, il diaframma si contrae e l’aria entra nei polmoni ossigenando il nostro organismo. Questo flusso avviene naturalmente fino all’età di 6/7 anni poi, nella maggior parte delle persone, la respirazione tende a diventare toracica.
La respirazione toracica è una respirazione che si ferma a livello della gabbia toracica ed è quindi “corta”. È tipica di persone ansiose ed introspettive, che hanno un atteggiamento di chiusura verso il mondo che le circonda. È la conseguenza di fattori psico-emotivi, di blocchi e costrizioni che, crescendo, diventano le nostre abitudini, tanto da non accorgerci che il nostro atteggiamento è innaturale e ci danneggia. La respirazione toracica influisce anche sulla postura, generando degli scompensi che porteranno a degli adattamenti di compensazione del corpo su diversi distretti corporei.
Respirare correttamente significa portare ossigeno a tutto il nostro corpo e agli organi vitali situati nella zona addominale. Mantenere gli organi attivi e ben nutriti è il primo passo per godere di una buona salute fisica e mentale, e per rafforzare il nostro sistema immunitario.
Torna a casa ogni volta che ti senti alienato dal rumore del mondo, apriti e sentiti pronto ad affrontare ogni complessità in modo consapevole.
Semplicemente, respira!
"Quando tutti i giorni diventano uguali, è perchè non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogni qualvolta il sole attraversa il cielo"
L'alchimista, Paulo Coelho
E quindi, viene da chiedersi, è tutta qua la nostra vita, una continua maratona senza respiro né anima?
Un giorno di qualche anno fa mi sono posta questa domanda e siccome ogni cammino verso i propri sogni e la libertà inizia con il primo passo, mi sono sbilanciata, ho perso l’equilibrio e muovendo il primo passo verso l’ignoto, mi sono chiesta: quanto tempo e quanta energia metti nella tua vita per ottenere il denaro che ti è necessario per vivere?
Ho compreso che le persone felici e a proprio agio con sé stesse e con gli altri, non costruiscono muri che impediscono di vivere in ambienti di lavoro produttivi o di sviluppare relazioni sane.
E, quindi, la domanda successiva è stata: come posso rendere la mia vita migliore? Da dove comincio?
Ho cominciato con l’ascolto del mio corpo, che è la casa della mia anima ed il contenitore fisico che mi permette di entrare in contatto con il mondo che mi circonda. Siamo vivi perché in noi scorre un’energia vitale che ci nutre e ci sostiene attraverso il respiro. Respirare è la prima azione che facciamo quando nasciamo, il nostro primo contatto con il mondo. Nell’arco di una giornata, una persona adulta esegue circa 23.000 atti respiratori, un processo necessario alla nostra sopravvivenza. Hai mai fatto caso a come respiri? Se ti chiedessero se sai come respirare, cosa risponderesti?
La respirazione naturale è una respirazione addominale, ad ogni inspiro l’addome si gonfia, il diaframma si contrae e l’aria entra nei polmoni ossigenando il nostro organismo. Questo flusso avviene naturalmente fino all’età di 6/7 anni poi, nella maggior parte delle persone, la respirazione tende a diventare toracica.
La respirazione toracica è una respirazione che si ferma a livello della gabbia toracica ed è quindi “corta”. È tipica di persone ansiose ed introspettive, che hanno un atteggiamento di chiusura verso il mondo che le circonda. È la conseguenza di fattori psico-emotivi, di blocchi e costrizioni che, crescendo, diventano le nostre abitudini, tanto da non accorgerci che il nostro atteggiamento è innaturale e ci danneggia. La respirazione toracica influisce anche sulla postura, generando degli scompensi che porteranno a degli adattamenti di compensazione del corpo su diversi distretti corporei.
Respirare correttamente significa portare ossigeno a tutto il nostro corpo e agli organi vitali situati nella zona addominale. Mantenere gli organi attivi e ben nutriti è il primo passo per godere di una buona salute fisica e mentale, e per rafforzare il nostro sistema immunitario.
Torna a casa ogni volta che ti senti alienato dal rumore del mondo, apriti e sentiti pronto ad affrontare ogni complessità in modo consapevole.
Semplicemente, respira!
"Quando tutti i giorni diventano uguali, è perchè non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogni qualvolta il sole attraversa il cielo"
L'alchimista, Paulo Coelho