Le parole mi sono comparse all’improvviso, subito dopo aver rivisto le fotografie dei miei piccoli allievi delfini.
Lo sguardo rispecchia attraverso lo stato acquatico di ogni uno di noi il Tempo e il Ritmo interiore, semplicemente e direttamente. La cadenza dei gesti assume una rilevanza specifica, nell’abbraccio coinvolgente dell’acqua, l’intonazione muscolare e articolare ritrova originalità primordiale. Lo sguardo può soffermarsi sulla piacevolezza dell’inerzia del movimento, indugiare sulle variazioni dei movimenti che l’acqua descrive ad ogni nostro spostamento.
Due citazioni: “l’Acqua non mente” e “gli occhi sono lo specchio dell’Anima”. Continuando il gioco, l’immagine è quella dell’acqua che si riflette sulla sua stessa superficie. Una superficie che si modifica grazie ad una tavolozza di colori illimitata per liberare ai venti odori, profumi e vivide emozioni.
Tuttomuta, il ciclo delle maree diviene un piacevole massaggio per ri-organizzare; sostare per osservare, cercando una possibilità e non la risoluzione. Determinare l’imprevisto, cercando di individuare la novità, la sorpresa.
Restare vigili in serenità, in armonia nel respiro.
Accordare mente e corpo, pensieri e azione
Immaginazione – realtà – contemporaneità.
Nuotando in profondità, con lo sguardo alla superficie, la stessa mi ritorna l’immagine. Sono un riflesso e gli occhi si concentrano sulla rappresentazione fluttuante, contemporaneamente vagano fra le nuvole. Caleidoscopio dell’anima, sono immerso per chi galleggia sulle onde, i movimenti come conseguenza del battito vitale che evade alla ricerca di una rinnovata espressività.
Lo sguardo rispecchia attraverso lo stato acquatico di ogni uno di noi il Tempo e il Ritmo interiore, semplicemente e direttamente. La cadenza dei gesti assume una rilevanza specifica, nell’abbraccio coinvolgente dell’acqua, l’intonazione muscolare e articolare ritrova originalità primordiale. Lo sguardo può soffermarsi sulla piacevolezza dell’inerzia del movimento, indugiare sulle variazioni dei movimenti che l’acqua descrive ad ogni nostro spostamento.
Due citazioni: “l’Acqua non mente” e “gli occhi sono lo specchio dell’Anima”. Continuando il gioco, l’immagine è quella dell’acqua che si riflette sulla sua stessa superficie. Una superficie che si modifica grazie ad una tavolozza di colori illimitata per liberare ai venti odori, profumi e vivide emozioni.
Tuttomuta, il ciclo delle maree diviene un piacevole massaggio per ri-organizzare; sostare per osservare, cercando una possibilità e non la risoluzione. Determinare l’imprevisto, cercando di individuare la novità, la sorpresa.
Restare vigili in serenità, in armonia nel respiro.
Accordare mente e corpo, pensieri e azione
Immaginazione – realtà – contemporaneità.
Nuotando in profondità, con lo sguardo alla superficie, la stessa mi ritorna l’immagine. Sono un riflesso e gli occhi si concentrano sulla rappresentazione fluttuante, contemporaneamente vagano fra le nuvole. Caleidoscopio dell’anima, sono immerso per chi galleggia sulle onde, i movimenti come conseguenza del battito vitale che evade alla ricerca di una rinnovata espressività.