Ogni giorno siamo immersi in pensieri, attività, parole, incontri, spostamenti, impegni..
La maggior parte di questi li svolgiamo e li gestiamo senza porre loro alcuna attenzione.
Senza guardare, senza sentire, con assoluta fretta, a volte ansia, con distacco.
Tutto questo ci porta a non vivere pienamente ciò che stiamo affrontando in quel momento.
Un saluto frettoloso, una parola capita a metà, una richiesta di aiuto non captata, un’esperienza sfuggita.
Mettersi in modalità “attenzione OFF” nel trascorrere quasi tutta la propria giornata.
Essere all’interno del fare, del correre, del mettere la spunta a tutti i punti dell’elenco, dal primo all’ultimo, un sentirsi inadeguato se uno di questi rimane senza baffo verde.
Perché non provare a ridurre il fare e permettersi di migliorare il tempo dedicato ai punti della lista rimasti?
Un impegno in meno, un’attenzione in più.
Porsi 1-2 obiettivi importanti al giorno, concentrarsi su di essi, dedicargli il giusto tempo, portare tutta la nostra attenzione, essere in quel momento mentre operiamo per raggiungerli, evitare e rimandare al mittente qualsiasi distrazione.
In questo modo ne beneficeranno il nostro lavoro, i nostri figli, le nostre relazioni, il rapporto con noi stessi.
Ci accorgeremo di quante emozioni viviamo durante il giorno e riappropriandoci di esse potremo maggiormente comprendere ciò che ci rende efficaci e ci rende felici.
Solo in quel caso potremo scegliere cosa, come e con chi continuare ed impegnarci.
Dando attenzione al nostro sentire, più libero dalla fretta precedente e l’unica vera spia della nostra anima, potremo definire meglio tutte le emozioni non ascoltate o coperte da altri rumori di fondo ed imparare cosi a gestirle, ad esprimerle e ad ascoltarle.
A volte è opportuno spegnere l’autoradio della nostra vita e sentire ogni singolo rumore o vibrazione della nostra macchina per anticipare e risolvere eventuali rotture.
Immergersi nel silenzio ci aiuta a distinguere quei suoni che fino a prima non erano noti, non venivano posti alla nostra attenzione.
Spegniamo il fare a tutti i costi, scegliamo il silenzio e ricalibriamo ciò che in ogni minuto della giornata ci viene regalato.
Riappropriarsi delle nostre emozioni è un momento di assoluta vittoria personale.
Ogni momento sarà un’esperienza unica che ci porrà con occhi nuovi verso di noi e verso gli altri.
Riappropriarsi e sentire.
Ascoltiamo queste nuove o rinnovate sensazioni e tutto ci tornerà con una nuova luce, un nuovo stupore di quella che è la nostra capacità di conoscere le risposte che abbiamo e che, anche se urlanti, non sentiamo perché sordi o distratti.
Nessun timore o fretta. Prendiamoci il giusto tempo. Una volta allenati non potremo più farne a meno.
La qualità della nostra vita e delle nostre giornate migliorerà.
La maggior parte di questi li svolgiamo e li gestiamo senza porre loro alcuna attenzione.
Senza guardare, senza sentire, con assoluta fretta, a volte ansia, con distacco.
Tutto questo ci porta a non vivere pienamente ciò che stiamo affrontando in quel momento.
Un saluto frettoloso, una parola capita a metà, una richiesta di aiuto non captata, un’esperienza sfuggita.
Mettersi in modalità “attenzione OFF” nel trascorrere quasi tutta la propria giornata.
Essere all’interno del fare, del correre, del mettere la spunta a tutti i punti dell’elenco, dal primo all’ultimo, un sentirsi inadeguato se uno di questi rimane senza baffo verde.
Perché non provare a ridurre il fare e permettersi di migliorare il tempo dedicato ai punti della lista rimasti?
Un impegno in meno, un’attenzione in più.
Porsi 1-2 obiettivi importanti al giorno, concentrarsi su di essi, dedicargli il giusto tempo, portare tutta la nostra attenzione, essere in quel momento mentre operiamo per raggiungerli, evitare e rimandare al mittente qualsiasi distrazione.
In questo modo ne beneficeranno il nostro lavoro, i nostri figli, le nostre relazioni, il rapporto con noi stessi.
Ci accorgeremo di quante emozioni viviamo durante il giorno e riappropriandoci di esse potremo maggiormente comprendere ciò che ci rende efficaci e ci rende felici.
Solo in quel caso potremo scegliere cosa, come e con chi continuare ed impegnarci.
Dando attenzione al nostro sentire, più libero dalla fretta precedente e l’unica vera spia della nostra anima, potremo definire meglio tutte le emozioni non ascoltate o coperte da altri rumori di fondo ed imparare cosi a gestirle, ad esprimerle e ad ascoltarle.
A volte è opportuno spegnere l’autoradio della nostra vita e sentire ogni singolo rumore o vibrazione della nostra macchina per anticipare e risolvere eventuali rotture.
Immergersi nel silenzio ci aiuta a distinguere quei suoni che fino a prima non erano noti, non venivano posti alla nostra attenzione.
Spegniamo il fare a tutti i costi, scegliamo il silenzio e ricalibriamo ciò che in ogni minuto della giornata ci viene regalato.
Riappropriarsi delle nostre emozioni è un momento di assoluta vittoria personale.
Ogni momento sarà un’esperienza unica che ci porrà con occhi nuovi verso di noi e verso gli altri.
Riappropriarsi e sentire.
Ascoltiamo queste nuove o rinnovate sensazioni e tutto ci tornerà con una nuova luce, un nuovo stupore di quella che è la nostra capacità di conoscere le risposte che abbiamo e che, anche se urlanti, non sentiamo perché sordi o distratti.
Nessun timore o fretta. Prendiamoci il giusto tempo. Una volta allenati non potremo più farne a meno.
La qualità della nostra vita e delle nostre giornate migliorerà.