Ripartire, Ogni Giorno. Riattivare il desiderio di non sapere, di non conoscere.
Avete presente il film “50 volte il primo bacio”?
La protagonista dopo ogni risveglio non ricorda la giornata precedente. Ogni giorno è una novità, una scoperta. Sempre la prima volta.
Immaginate la bellezza che può nascondersi dietro ad una simile possibilità.
Certo, senza raggiungere questi estremi.
Una memoria a lungo periodo è necessaria per archiviare quelle informazioni, sensazioni, emozioni, esperienze che ci permettono di costruire la nostra personalità.
Per mantenere i contatti con l’ambiente, con le persone che abbiamo scelto, con ciò che colpisce i nostri 5 sensi e ci consente di scegliere quello che ci fa star bene.
Tenendo sempre presente che queste isole già costruite, queste sicurezze facilmente calpestatili e raggiungibili possano essere quotidianamente modificate, spostate, allargate, ristrutturate.
Ogni giorno rivalutare il vissuto ed il presente guardandolo con lenti nuove, con punti di vista differenti, con filtri neutri o colorati mai usati prima, con occhi grandi e aperti pronti a cogliere anche il più piccolo nuovo particolare.
“Ma così facendo vado a minare tutte le mie certezze, i miei punti fermi”.
Per chi non è allenato al cambiamento, alle diverse prospettive, a mettersi nei panni dell’altro la risposta è si.
E il rimanere ancorati è una possibilità legittima e di cui avere assoluto rispetto.
Comprare una barca a vela, ormeggiarla nel porto, abitarla e viverla in solitudine o in compagnia, passando momenti felici o riflessivi ma senza mai uscire dal posto barca perché il vento non è mai favorevole, perché non sono certo di conoscere bene le manovre da eseguire, perché tanto fuori non c’è poi molto, perché non ho curiosità, perché sto bene cosi!
Possibile
Possibile anche decidere di spiegare le vele e farsi trasportare dal vento e dalla fiducia nel nuovo.
Certi dei propri mezzi tecnici, che si andranno a migliorare di volta in volta con l’esperienza, e senza alcuna paura di ciò che sarà.
Ma con curiosità, voglia di sapere, voglia di movimento viaggiare nel cambiamento.
Gli incontri, le scoperte potranno solo arricchire le proprie memorie che si depositeranno nel nostro IO con colori ed emozioni diverse, ogni giorno rinnovate.
Che bellezza!
Tutto ciò richiede allenamento quotidiano.
I memi imposti da altri o attivati da noi sono i nostri guardiani.
Sono i buttafuori che non ci lasciano passare se non presenti sulla lista.
E la lista siamo noi a scriverla.
Solo noi possiamo decidere di mettere il nostro nome su quel lasciapassare.
Si, il lascia-passare! Lascia-andare, lascia-il-giudizio, lascia-la-ricerca-di-perfezione, lascia e decidi di scrivere il tuo nome.
Da quel momento comincerà il tuo viaggio.
Senza ostacoli? Senza ripensamenti? Senza momenti bui?
Assolutamente no!
Ma con la nuova capacità di accettare quanto accade riformulando tali momenti e sensazioni per rivisualizzarli e sentirli con coordinate geografiche sempre differenti.
“Ma sei senza meta! Senza destinazione!”
Non proprio… Il viaggio è la meta, lo stupirsi, la bellezza del nuovo, il sentire liberamente, la continua ricerca sono la destinazione.
Una moltitudine di destinazioni da raggiungere con serenità, accettazione ed il giusto ritmo.
Viaggiamo leggeri, apriamo gli occhi ed esercitiamoci all’ “Ooooohh”…
Viviamo Emozionati! Procuriamoci battiti ed extrabattiti!
Riaccendiamoci ogni giorno!
Avete presente il film “50 volte il primo bacio”?
La protagonista dopo ogni risveglio non ricorda la giornata precedente. Ogni giorno è una novità, una scoperta. Sempre la prima volta.
Immaginate la bellezza che può nascondersi dietro ad una simile possibilità.
Certo, senza raggiungere questi estremi.
Una memoria a lungo periodo è necessaria per archiviare quelle informazioni, sensazioni, emozioni, esperienze che ci permettono di costruire la nostra personalità.
Per mantenere i contatti con l’ambiente, con le persone che abbiamo scelto, con ciò che colpisce i nostri 5 sensi e ci consente di scegliere quello che ci fa star bene.
Tenendo sempre presente che queste isole già costruite, queste sicurezze facilmente calpestatili e raggiungibili possano essere quotidianamente modificate, spostate, allargate, ristrutturate.
Ogni giorno rivalutare il vissuto ed il presente guardandolo con lenti nuove, con punti di vista differenti, con filtri neutri o colorati mai usati prima, con occhi grandi e aperti pronti a cogliere anche il più piccolo nuovo particolare.
“Ma così facendo vado a minare tutte le mie certezze, i miei punti fermi”.
Per chi non è allenato al cambiamento, alle diverse prospettive, a mettersi nei panni dell’altro la risposta è si.
E il rimanere ancorati è una possibilità legittima e di cui avere assoluto rispetto.
Comprare una barca a vela, ormeggiarla nel porto, abitarla e viverla in solitudine o in compagnia, passando momenti felici o riflessivi ma senza mai uscire dal posto barca perché il vento non è mai favorevole, perché non sono certo di conoscere bene le manovre da eseguire, perché tanto fuori non c’è poi molto, perché non ho curiosità, perché sto bene cosi!
Possibile
Possibile anche decidere di spiegare le vele e farsi trasportare dal vento e dalla fiducia nel nuovo.
Certi dei propri mezzi tecnici, che si andranno a migliorare di volta in volta con l’esperienza, e senza alcuna paura di ciò che sarà.
Ma con curiosità, voglia di sapere, voglia di movimento viaggiare nel cambiamento.
Gli incontri, le scoperte potranno solo arricchire le proprie memorie che si depositeranno nel nostro IO con colori ed emozioni diverse, ogni giorno rinnovate.
Che bellezza!
Tutto ciò richiede allenamento quotidiano.
I memi imposti da altri o attivati da noi sono i nostri guardiani.
Sono i buttafuori che non ci lasciano passare se non presenti sulla lista.
E la lista siamo noi a scriverla.
Solo noi possiamo decidere di mettere il nostro nome su quel lasciapassare.
Si, il lascia-passare! Lascia-andare, lascia-il-giudizio, lascia-la-ricerca-di-perfezione, lascia e decidi di scrivere il tuo nome.
Da quel momento comincerà il tuo viaggio.
Senza ostacoli? Senza ripensamenti? Senza momenti bui?
Assolutamente no!
Ma con la nuova capacità di accettare quanto accade riformulando tali momenti e sensazioni per rivisualizzarli e sentirli con coordinate geografiche sempre differenti.
“Ma sei senza meta! Senza destinazione!”
Non proprio… Il viaggio è la meta, lo stupirsi, la bellezza del nuovo, il sentire liberamente, la continua ricerca sono la destinazione.
Una moltitudine di destinazioni da raggiungere con serenità, accettazione ed il giusto ritmo.
Viaggiamo leggeri, apriamo gli occhi ed esercitiamoci all’ “Ooooohh”…
Viviamo Emozionati! Procuriamoci battiti ed extrabattiti!
Riaccendiamoci ogni giorno!