Questa frase di Lorenzo Manfredini mi è entrata dentro e ricompare ogni volta che vivo una situazione di difficoltà o devo lanciarmi nel vuoto di nuove sfide.
E mi riconduce sempre alle stesse domande: quali sono i limiti che non vuoi superare? Qual è la tua paura? A cosa non sei disposta a rinunciare?
Ho un Master con lode in “meglio non fare”, ma oggi sono una persona diversa da qualche anno fa e mi viene naturale porre queste stesse domande a chi si lamenta che le cose non vanno come vorrebbe ma allo stesso tempo non riesce a spiegare cosa vuole nè ad agire per ottenerlo.
Viviamo in una società dove regna la paura e ne siamo inconsapevoli.
Le persone non sono educate ad ascoltarsi né ad ascoltare gli altri.
Piuttosto che condividere con gli altri le nostre difficoltà e chiedere aiuto ci rinchiudiamo a riccio nella nostra comfort zone e costruiamo la nostra realtà, fatta di tutte le storie che ci raccontiamo per non dover mostrare chi siamo veramente e per non essere giudicati.
Dovremmo prendere esempio dalla natura, che non ha paura di mostrarsi per quello che è sia nelle splendide giornate di sole che in quelle tempestose, quando si ribella dirompente per le violenze che l’uomo continua a perpetuarle.
Siamo dei fiori nel deserto delle emozioni che vogliono emergere ma che soffocano nella sabbia.
Essere visti, sentirsi riconosciuti e apprezzati, è un bisogno che appartiene all'essere umano, in ogni contesto. La paura di sbagliare ci blocca.
La paura di agire seguendo il proprio sentire e non esprimere le proprie emozioni comporta sempre la perdita di opportunità di valorizzare noi e i nostri talenti.
Ciò che importa non è tanto comprendere da dove hanno origine le nostre paure, quanto piuttosto capire che le stesse ci implorano di agire, di uscire dalla comfort zone.
E come fare a superarle e diventare sicuri di noi stessi? Come si può diventare il nostro primo alleato di noi stessi?
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi, pronto ad emergere per aprirci alla vita.
Chiudo gli occhi per un momento, riesco a sentire le mie emozioni o la mente mi induce a seguire i suoi processi senza lasciarmi intravedere gli infiniti scenari possibili nel campo delle possibilità?
Respiro, volgo lo sguardo all’interno per ritrovare quel sentire che fa nascere un sorriso ed inizio ad esplorare dentro di me.
Sento nel corpo come mi risuona e poi progetto come muovere i primi passi verso le mie scelte vincenti.
Prima di tornare alla realtà, ripeto dentro di te “non sono perfetta, posso sbagliare, ma oggi io mi do il permesso di provare ad essere felice”.
E infine, respiro e lascio accadere.
E mi riconduce sempre alle stesse domande: quali sono i limiti che non vuoi superare? Qual è la tua paura? A cosa non sei disposta a rinunciare?
Ho un Master con lode in “meglio non fare”, ma oggi sono una persona diversa da qualche anno fa e mi viene naturale porre queste stesse domande a chi si lamenta che le cose non vanno come vorrebbe ma allo stesso tempo non riesce a spiegare cosa vuole nè ad agire per ottenerlo.
Viviamo in una società dove regna la paura e ne siamo inconsapevoli.
Le persone non sono educate ad ascoltarsi né ad ascoltare gli altri.
Piuttosto che condividere con gli altri le nostre difficoltà e chiedere aiuto ci rinchiudiamo a riccio nella nostra comfort zone e costruiamo la nostra realtà, fatta di tutte le storie che ci raccontiamo per non dover mostrare chi siamo veramente e per non essere giudicati.
Dovremmo prendere esempio dalla natura, che non ha paura di mostrarsi per quello che è sia nelle splendide giornate di sole che in quelle tempestose, quando si ribella dirompente per le violenze che l’uomo continua a perpetuarle.
Siamo dei fiori nel deserto delle emozioni che vogliono emergere ma che soffocano nella sabbia.
Essere visti, sentirsi riconosciuti e apprezzati, è un bisogno che appartiene all'essere umano, in ogni contesto. La paura di sbagliare ci blocca.
La paura di agire seguendo il proprio sentire e non esprimere le proprie emozioni comporta sempre la perdita di opportunità di valorizzare noi e i nostri talenti.
Ciò che importa non è tanto comprendere da dove hanno origine le nostre paure, quanto piuttosto capire che le stesse ci implorano di agire, di uscire dalla comfort zone.
E come fare a superarle e diventare sicuri di noi stessi? Come si può diventare il nostro primo alleato di noi stessi?
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi, pronto ad emergere per aprirci alla vita.
Chiudo gli occhi per un momento, riesco a sentire le mie emozioni o la mente mi induce a seguire i suoi processi senza lasciarmi intravedere gli infiniti scenari possibili nel campo delle possibilità?
Respiro, volgo lo sguardo all’interno per ritrovare quel sentire che fa nascere un sorriso ed inizio ad esplorare dentro di me.
Sento nel corpo come mi risuona e poi progetto come muovere i primi passi verso le mie scelte vincenti.
Prima di tornare alla realtà, ripeto dentro di te “non sono perfetta, posso sbagliare, ma oggi io mi do il permesso di provare ad essere felice”.
E infine, respiro e lascio accadere.