È da un po' di tempo che di queste tre parole ne sto facendo il perno centrante su cui ruotare , o meglio aggiustare, i miei pensieri.
“Qui e Ora” mi dico quando i pensieri galoppano furiosi e indomabili verso scene e prospettive pesanti e pessimiste, “ Qui e Ora” mi ripeto quando la mia impazienza mi porta lontano col desiderio di vedere già fatto e finito un qualsiasi lavoro o progetto, “Qui e Ora”mi grido quando mi lascio scappare un attimo, un incontro, una possibilità.
Si rifà al principio del “ carpe diem” di Orazio , cogli l'attimo , dove Qui e Ora significa vivere nel momento presente, non intrappolati nel passato e nel futuro.
Oltre che ai filosofi antichi, questo assunto interessa molto alla psicologia tanto che, un' importante corrente (la Gestalt) ne farà il centro del suo pensiero.
La Gestalt, o Psicologia della Forma, nasce agli inizi del ' 900 in Germania e ha un approccio fenomenolgico, cioè descrive i fenomeni così come sono nella realtà, nel presente, precisamente nel Qui e Ora.
Viene data molta importanza alla percezione, al modo in cui essa sia soggettiva e influenzi l'esperienza e i comportamenti: è il modo di percepire la realtà, quella realtà del momento, che condizionerà una risposta , un comportamento piuttosto che un altro.
La percezione è un fatto estremamente soggettivo, e la psicologia pone nuovamente l'attenzione sul singolo individuo, sul vissuto della persona, sul suo mondo interno.
Quindi la Gestalt, con l'assunto Qui e Ora , resterà sul presente ed esplorerà tutti gli aspetti percettivi che la persona vive, vede, sente, e sono in lei nel presente.
Va da sé che il pensiero corre al colloquio di Counseling e Coaching , cogliendone l'origine così di uno dei suoi principi basilari: IL PRESENTE.
Durante il colloquio, infatti, il Coach o il Counselor si occupa del presente, del Qui e Ora del cliente.
In senso allargato quindi ci si occupa di un fatto o di un obbiettivo che la persona intende vedere o raggiungere nell' immediato, ci si occupa di capire quali sono i pensieri, le azioni che la persona fa in “questo” momento, come vive il suo presente .
Nel colloquio si vanno poi ad individuare le risorse, le potenzialità che il cliente ha “ ora, quindi cosa può mettere in campo per realizzare un obbiettivo domani, ma partendo da quello che c'è proprio Qui ed Ora..
E' proprio questo aspetto pragmatico e lineare che , a mio avviso, fa del colloquio di Coaching un colloquio che risulta essere sempre efficacie e produttivo.
È partire dalla semplice analisi di quello che c'è , che sento, che respiro, che vivo in quel momento, che mi fa sentire di esistere pienamente.
Ancora una volta , la natura mi ha risposto nel modo più semplice e diretto, come solo lei sa fare!
Stai nel “ Qui e Ora” mi ripeto da un po' di tempo a questa parte, come dicevo sopra, una specie di mantra che non sempre da i suoi risultati: si sa , non sempre riusciamo a padroneggiare il nostro pensiero.
Ma potare le viti....che grande insegnamento del Qui e Ora!
Non c'è stato bisogno che la mia mente si sforzasse di portarmi in quella direzione, era nello stato naturale delle cose, dell'essere.
Per potare una vite, c'è bisogno di attenzione, di osservazione, di precisione, di ascolto e di amore e non si vorrebbe proprio essere da nessuna altra parte e in nessun altro momento e quindi ecco fatto: il mio Qui e Ora, il mio ancoraggio, il mio intento, il mio respiro.
“Qui e Ora” mi dico quando i pensieri galoppano furiosi e indomabili verso scene e prospettive pesanti e pessimiste, “ Qui e Ora” mi ripeto quando la mia impazienza mi porta lontano col desiderio di vedere già fatto e finito un qualsiasi lavoro o progetto, “Qui e Ora”mi grido quando mi lascio scappare un attimo, un incontro, una possibilità.
Si rifà al principio del “ carpe diem” di Orazio , cogli l'attimo , dove Qui e Ora significa vivere nel momento presente, non intrappolati nel passato e nel futuro.
Oltre che ai filosofi antichi, questo assunto interessa molto alla psicologia tanto che, un' importante corrente (la Gestalt) ne farà il centro del suo pensiero.
La Gestalt, o Psicologia della Forma, nasce agli inizi del ' 900 in Germania e ha un approccio fenomenolgico, cioè descrive i fenomeni così come sono nella realtà, nel presente, precisamente nel Qui e Ora.
Viene data molta importanza alla percezione, al modo in cui essa sia soggettiva e influenzi l'esperienza e i comportamenti: è il modo di percepire la realtà, quella realtà del momento, che condizionerà una risposta , un comportamento piuttosto che un altro.
La percezione è un fatto estremamente soggettivo, e la psicologia pone nuovamente l'attenzione sul singolo individuo, sul vissuto della persona, sul suo mondo interno.
Quindi la Gestalt, con l'assunto Qui e Ora , resterà sul presente ed esplorerà tutti gli aspetti percettivi che la persona vive, vede, sente, e sono in lei nel presente.
Va da sé che il pensiero corre al colloquio di Counseling e Coaching , cogliendone l'origine così di uno dei suoi principi basilari: IL PRESENTE.
Durante il colloquio, infatti, il Coach o il Counselor si occupa del presente, del Qui e Ora del cliente.
In senso allargato quindi ci si occupa di un fatto o di un obbiettivo che la persona intende vedere o raggiungere nell' immediato, ci si occupa di capire quali sono i pensieri, le azioni che la persona fa in “questo” momento, come vive il suo presente .
Nel colloquio si vanno poi ad individuare le risorse, le potenzialità che il cliente ha “ ora, quindi cosa può mettere in campo per realizzare un obbiettivo domani, ma partendo da quello che c'è proprio Qui ed Ora..
E' proprio questo aspetto pragmatico e lineare che , a mio avviso, fa del colloquio di Coaching un colloquio che risulta essere sempre efficacie e produttivo.
È partire dalla semplice analisi di quello che c'è , che sento, che respiro, che vivo in quel momento, che mi fa sentire di esistere pienamente.
Ancora una volta , la natura mi ha risposto nel modo più semplice e diretto, come solo lei sa fare!
Stai nel “ Qui e Ora” mi ripeto da un po' di tempo a questa parte, come dicevo sopra, una specie di mantra che non sempre da i suoi risultati: si sa , non sempre riusciamo a padroneggiare il nostro pensiero.
Ma potare le viti....che grande insegnamento del Qui e Ora!
Non c'è stato bisogno che la mia mente si sforzasse di portarmi in quella direzione, era nello stato naturale delle cose, dell'essere.
Per potare una vite, c'è bisogno di attenzione, di osservazione, di precisione, di ascolto e di amore e non si vorrebbe proprio essere da nessuna altra parte e in nessun altro momento e quindi ecco fatto: il mio Qui e Ora, il mio ancoraggio, il mio intento, il mio respiro.