Portate rispetto! Cosa si nasconde dietro a queste parole?
Sento parlare molto di “portare rispetto”. “Ho bisogno di rispetto!”. Io stessa ho pronunciato spesso questa parola come desiderio e, a volte, come pretesa “di essere rispettata”. A prima vista si direbbe che c’è un gran bisogno di rispetto ma in realtà, di che bisogno si tratta?
L’ economista Max-Neefs individua nove bisogni fondamentali dell’essere umano: 1) il bisogno di benessere fisico, di protezione e di riposo per il corpo; 2) il bisogno di sicurezza; 3) il bisogno di comprensione (empatia); 4) il bisogno di creatività; 5) il bisogno di amore o d’intimità; 6) il bisogno di gioco;7) il bisogno di rilassamento e di riposo; 8) il bisogno di autonomia; 9) il bisogno di dare senso (spiritualità). Lo psicologo statunitense Marshall B. Rosenberg ne individua almeno una trentina.
Se andiamo ad analizzare il “bisogno di rispetto”, possiamo notare che stiamo parlando di quello che dovrebbe fare l’altro. Si potrebbe definire quindi che si tratta di una strategia anziché di un bisogno. Allora quale bisogno reale si nasconde dietro?
Quando si parla di rispetto in realtà si vuole intendere riconoscimento e comprensione. Ossia, quando chiedo rispetto sto dicendo “ho bisogno di essere riconosciuta e compresa per ciò che sono” e ci stiamo appellando al terzo bisogno tra i nove citati prima: il bisogno di comprensione o empatia.
Mi suona molto diverso se una persona, invece di dirmi “portami rispetto” mi dicesse “ho bisogno di comprensione e di essere riconosciuta per ciò che sono”. Ecco, mi cambia subito l’umore e la rabbia o l’ansia si ritirano, comprendo ciò che chiede in quel momento e mi rende più disponibile.
Ora quando sento uscire dalle mie labbra la parola “rispetto” o la sento pronunciare da qualcuno, inserisco nella mia mente il traduttore che trasforma la frase in “ho bisogno di comprensione” e mi rende più empatica. Da sperimentare!
Sento parlare molto di “portare rispetto”. “Ho bisogno di rispetto!”. Io stessa ho pronunciato spesso questa parola come desiderio e, a volte, come pretesa “di essere rispettata”. A prima vista si direbbe che c’è un gran bisogno di rispetto ma in realtà, di che bisogno si tratta?
L’ economista Max-Neefs individua nove bisogni fondamentali dell’essere umano: 1) il bisogno di benessere fisico, di protezione e di riposo per il corpo; 2) il bisogno di sicurezza; 3) il bisogno di comprensione (empatia); 4) il bisogno di creatività; 5) il bisogno di amore o d’intimità; 6) il bisogno di gioco;7) il bisogno di rilassamento e di riposo; 8) il bisogno di autonomia; 9) il bisogno di dare senso (spiritualità). Lo psicologo statunitense Marshall B. Rosenberg ne individua almeno una trentina.
Se andiamo ad analizzare il “bisogno di rispetto”, possiamo notare che stiamo parlando di quello che dovrebbe fare l’altro. Si potrebbe definire quindi che si tratta di una strategia anziché di un bisogno. Allora quale bisogno reale si nasconde dietro?
Quando si parla di rispetto in realtà si vuole intendere riconoscimento e comprensione. Ossia, quando chiedo rispetto sto dicendo “ho bisogno di essere riconosciuta e compresa per ciò che sono” e ci stiamo appellando al terzo bisogno tra i nove citati prima: il bisogno di comprensione o empatia.
Mi suona molto diverso se una persona, invece di dirmi “portami rispetto” mi dicesse “ho bisogno di comprensione e di essere riconosciuta per ciò che sono”. Ecco, mi cambia subito l’umore e la rabbia o l’ansia si ritirano, comprendo ciò che chiede in quel momento e mi rende più disponibile.
Ora quando sento uscire dalle mie labbra la parola “rispetto” o la sento pronunciare da qualcuno, inserisco nella mia mente il traduttore che trasforma la frase in “ho bisogno di comprensione” e mi rende più empatica. Da sperimentare!