I momenti di festa e di aggregazione mi portano sempre a realizzare considerazioni sul senso della vita e sul rapporto con le persone.
A prescindere dalle inclinazioni religiose di ognuno.
D'altronde non so collocare nemmeno me stessa in un significato religioso preciso. E forse mai ce la farò.
Nonostante creda di possedere una grande fede, che passa forse dall'ateismo all'agnosticismo , comprendendo la musica, la lettura, lo sport, il divertimento, le mie convinzioni, i miei amori indispensabili, la gente,
avere fede in tutto questo, muove dei criteri.
E ciò che da sempre metto in discussione e mi ritorna fuori in queste precise circostanze, è il grado di perdono da adottare nella vita.
Perché una cosa l'ho capita. Che possiamo essere selettivi finché ci pare, ma il mondo non va avanti con l'individualità del singolo. E come diceva sempre suor Bianca, non sei nessuno, se non paragonato ai miliardi di persone che popolano questa terra.
Nella mia strada quindi esistono delle regole precise, anche se questa interseca il cammino di moltissimi.
Ma rimane pur sempre la mia e nonostante la sua vastità, mi rendo sempre più conto che esiste un unico limite, il DOLO
Ed esiste un unico obbiettivo. Azzerare i conflitti. Le persone possono sbagliare e farsi tanto male, ma ciò che conta è la volontà con cui si fanno le cose. Per cui ognuno merita un passaggio e con l'esperienza ho scoperto che molti, in apparenza soffocati, hanno sempre qualcosa da dare.
Per questo mi piace fare i complimenti ai colleghi, amare le mie amiche o i miei amici ed esserci per loro, sacrificarmi per la mia famiglia e dare valore ad ognuno che mi passa qualcosa di buono. Anche se lo conosco da poco. Anche se non lo conosco per niente.
Nel rischio che si corre vivendo con questo grande slancio però, non c'è più spazio per i sabotaggi cronici, per chi vuole scaricare sacchi di monnezza putrida raccolta negli anni. Io posso indicarvi la più vicina discarica. Il resto lo fate da soli.
Poi io, mi bevo un prosecco alla vostra salute.
Buona resurrezione.
A prescindere dalle inclinazioni religiose di ognuno.
D'altronde non so collocare nemmeno me stessa in un significato religioso preciso. E forse mai ce la farò.
Nonostante creda di possedere una grande fede, che passa forse dall'ateismo all'agnosticismo , comprendendo la musica, la lettura, lo sport, il divertimento, le mie convinzioni, i miei amori indispensabili, la gente,
avere fede in tutto questo, muove dei criteri.
E ciò che da sempre metto in discussione e mi ritorna fuori in queste precise circostanze, è il grado di perdono da adottare nella vita.
Perché una cosa l'ho capita. Che possiamo essere selettivi finché ci pare, ma il mondo non va avanti con l'individualità del singolo. E come diceva sempre suor Bianca, non sei nessuno, se non paragonato ai miliardi di persone che popolano questa terra.
Nella mia strada quindi esistono delle regole precise, anche se questa interseca il cammino di moltissimi.
Ma rimane pur sempre la mia e nonostante la sua vastità, mi rendo sempre più conto che esiste un unico limite, il DOLO
Ed esiste un unico obbiettivo. Azzerare i conflitti. Le persone possono sbagliare e farsi tanto male, ma ciò che conta è la volontà con cui si fanno le cose. Per cui ognuno merita un passaggio e con l'esperienza ho scoperto che molti, in apparenza soffocati, hanno sempre qualcosa da dare.
Per questo mi piace fare i complimenti ai colleghi, amare le mie amiche o i miei amici ed esserci per loro, sacrificarmi per la mia famiglia e dare valore ad ognuno che mi passa qualcosa di buono. Anche se lo conosco da poco. Anche se non lo conosco per niente.
Nel rischio che si corre vivendo con questo grande slancio però, non c'è più spazio per i sabotaggi cronici, per chi vuole scaricare sacchi di monnezza putrida raccolta negli anni. Io posso indicarvi la più vicina discarica. Il resto lo fate da soli.
Poi io, mi bevo un prosecco alla vostra salute.
Buona resurrezione.