Quando arriva il pensiero che il tempo passa inutilmente e si ha voglia di andare via, ma non si sa né dove né perché, è arrivato il momento di chiedersi: ‘cosa stiamo realizzando?’. E’ questa la qualità della vita che avevamo pensato? E qual è il daimon (il disegno dell’anima) che la supporta?
Abbiamo seguito il nostro progetto? Abbiamo percepito una guida? Abbiamo colto nelle nostre immagini interiori la mappa del nostro destino? Abbiamo compreso come decifrare il codice della nostra anima?
Il presente che scorre sull'inutilità e sulla mancanza di stimoli fa pensare ad un periodo di pensieri negativi e a una condizione depressiva. Ma non è solo questo, è anche il desiderio di disegnare la realtà in modo diverso. Per avere più spazio, più dialogo, più espressione. Per raccontarsi e reinventarsi, per iniziare o riaccendere qualcosa.
Disegnare la propria realtà è riconoscersi nel proprio mondo di adulti, consci di ciò che si è scelto, nel bene e nel male, capaci di prendersi cura e di crescere personalmente.
A volte si intuisce qualcosa di unico nell'immaginazione, in quell'adolescenza dell'anima che ci aiuta a fertilizzare i terreni ideali con la fiducia totale nei nostri mezzi.
Ma si scopre molto di noi anche nel ‘fare finta che’, di quando si era bambini, nella scoperta della creatività e nella capacità di immergersi nei giochi e negli armadi per creare combinazioni spettacolari. E’ nel mondo di mezzo dei giochi che abbiamo iniziamo la magia degli abbinamenti, della creatività e della trasformazione.
E’ li che una bambina rivive il piacere di parlare con i propri abiti. E’ lì che decifriamo l’alfabeto della nostra anima. Nelle immagini che ci prendono completamente, nelle passioni che ci travolgono e che ci aiutano a portare fuori la parte migliore di noi stessi.
Da bambini abbiamo parlato con gli amici immaginari, da ragazzi abbiamo idealizzato le nostre immagini interiori, da adolescenti abbiamo creato i nostri film, da adulti abbiamo scelto coscientemente e ora abbiamo bisogno di responsabilità. Abbiamo bisogno di scegliere qualcosa da onorare ogni giorno con passione e dedizione.
Ieri erano i nostri giochi a ricevere tutta la nostra attenzione, oggi è il daimon, quel compagno segreto che opera nella nostra vita, secondo J. Hillman, in un modo che non abbiamo ancora decifrato chiaramente nelle sue modalità operative.
E’ quella forza interiore che a volte ci aiuta ad attraversare circostanze, limiti e contesti poco favorevoli e ci permette di esprimere frammenti della nostra vera natura. Ed è a questa ricerca che sono rivolti i nostri sforzi: trovare la cosa giusta che allinea ogni fibra del nostro essere.
Abbiamo seguito il nostro progetto? Abbiamo percepito una guida? Abbiamo colto nelle nostre immagini interiori la mappa del nostro destino? Abbiamo compreso come decifrare il codice della nostra anima?
Il presente che scorre sull'inutilità e sulla mancanza di stimoli fa pensare ad un periodo di pensieri negativi e a una condizione depressiva. Ma non è solo questo, è anche il desiderio di disegnare la realtà in modo diverso. Per avere più spazio, più dialogo, più espressione. Per raccontarsi e reinventarsi, per iniziare o riaccendere qualcosa.
Disegnare la propria realtà è riconoscersi nel proprio mondo di adulti, consci di ciò che si è scelto, nel bene e nel male, capaci di prendersi cura e di crescere personalmente.
A volte si intuisce qualcosa di unico nell'immaginazione, in quell'adolescenza dell'anima che ci aiuta a fertilizzare i terreni ideali con la fiducia totale nei nostri mezzi.
Ma si scopre molto di noi anche nel ‘fare finta che’, di quando si era bambini, nella scoperta della creatività e nella capacità di immergersi nei giochi e negli armadi per creare combinazioni spettacolari. E’ nel mondo di mezzo dei giochi che abbiamo iniziamo la magia degli abbinamenti, della creatività e della trasformazione.
E’ li che una bambina rivive il piacere di parlare con i propri abiti. E’ lì che decifriamo l’alfabeto della nostra anima. Nelle immagini che ci prendono completamente, nelle passioni che ci travolgono e che ci aiutano a portare fuori la parte migliore di noi stessi.
Da bambini abbiamo parlato con gli amici immaginari, da ragazzi abbiamo idealizzato le nostre immagini interiori, da adolescenti abbiamo creato i nostri film, da adulti abbiamo scelto coscientemente e ora abbiamo bisogno di responsabilità. Abbiamo bisogno di scegliere qualcosa da onorare ogni giorno con passione e dedizione.
Ieri erano i nostri giochi a ricevere tutta la nostra attenzione, oggi è il daimon, quel compagno segreto che opera nella nostra vita, secondo J. Hillman, in un modo che non abbiamo ancora decifrato chiaramente nelle sue modalità operative.
E’ quella forza interiore che a volte ci aiuta ad attraversare circostanze, limiti e contesti poco favorevoli e ci permette di esprimere frammenti della nostra vera natura. Ed è a questa ricerca che sono rivolti i nostri sforzi: trovare la cosa giusta che allinea ogni fibra del nostro essere.