Mentre prendo il primo caffè della mattina mi chiedo: ‘cosa imparerò oggi, questa settimana, questo mese?’ ‘Come organizzerò il mio sapere e come riuscirò a trasferirlo in modo concreto e utile? Non a ragazzi, che per predisposizione sono avviati sui binari di un percorso educativo, ma ad adulti?
Siamo ormai entrati in un’epoca di apprendimento continuo (Il motto è ‘guai a chi si ferma!’) e siamo alla ricerca di quelle conoscenze e competenze che ci aiutino a fare la differenza.
Agli adulti che decidono di intraprendere un percorso di formazione o di riqualificazione, interessano, a mio parere, tre cose.
Poter verificare i risultati raggiunti nello svolgimento di un compito (Feedback).
Mettere in campo tutte le proprie capacità e risorse personali nella realizzazione di una performance professionale (Competenze).
Avere la percezione di agire con efficacia (Autorealizzazione).
Nel nostro caso di formatori, di coach e counselor, come si esplicita tutto questo?
- Nell’acquisizione diinformazioni, tecniche e strategie, la cui applicazione vada oltre i confini della ripetizione e della familiarità.
- Nell’adottare modelli operativi, categorie osservative e comportamenti flessibili in ogni prestazione (colloquio, esposizione in pubblico, scrittura, tesina, comunicazione sociale, gestione delle emozioni, sviluppo personale).
- Nella capacità di raccontarsi, cogliere errori e miglioramenti, e scegliere consapevolmente quei processi attivi che determinano il raggiungimento di risultati concreti.
Se abbiamo voglia di imparare, i progressi che si raccolgono sui livelli di competenza raggiunti sono veri e propri germogli motivazionali.
E mi chiedo, cosa c’è di meglio che osservare la realtà, coglierla, imparare e continuare a farlo con curiosità per tutta la vita?
Siamo ormai entrati in un’epoca di apprendimento continuo (Il motto è ‘guai a chi si ferma!’) e siamo alla ricerca di quelle conoscenze e competenze che ci aiutino a fare la differenza.
Agli adulti che decidono di intraprendere un percorso di formazione o di riqualificazione, interessano, a mio parere, tre cose.
Poter verificare i risultati raggiunti nello svolgimento di un compito (Feedback).
Mettere in campo tutte le proprie capacità e risorse personali nella realizzazione di una performance professionale (Competenze).
Avere la percezione di agire con efficacia (Autorealizzazione).
Nel nostro caso di formatori, di coach e counselor, come si esplicita tutto questo?
- Nell’acquisizione diinformazioni, tecniche e strategie, la cui applicazione vada oltre i confini della ripetizione e della familiarità.
- Nell’adottare modelli operativi, categorie osservative e comportamenti flessibili in ogni prestazione (colloquio, esposizione in pubblico, scrittura, tesina, comunicazione sociale, gestione delle emozioni, sviluppo personale).
- Nella capacità di raccontarsi, cogliere errori e miglioramenti, e scegliere consapevolmente quei processi attivi che determinano il raggiungimento di risultati concreti.
Se abbiamo voglia di imparare, i progressi che si raccolgono sui livelli di competenza raggiunti sono veri e propri germogli motivazionali.
E mi chiedo, cosa c’è di meglio che osservare la realtà, coglierla, imparare e continuare a farlo con curiosità per tutta la vita?