In ogni nostro obiettivo ci mettiamo l’anima? Certo. Salvo quando i nostri scopi non confondono la mappa (costrutto psicologico) con il territorio (realtà). Ed è praticamente sempre.
Ad ogni modo avere obiettivi e scopi significa non disperdere il potenziale di energia, tempo, spazio e relazioni che abbiamo a disposizione per andare convinti verso un impiego sensato delle nostre ragioni e verso ‘anima’, e cioè verso l’unione di realtà, realizzazione e crescita personale.
La storia che adesso vi racconto narra di un bambino sensibile, curioso e intraprendente che, nel suo girovagare intorno a casa come un piccolo esploratore, incontra sulla sua strada un grosso albero dove vi dimora uno scoiattolo che giorno dopo giorno impara a mangiare dalle sue mani. Ne nasce una grande amicizia e il desiderio di stare sempre con lui.
Poi però arriva l’inverno, che copre di neve il terreno e la vegetazione tutta, e il bambino è costretto in casa per svariati giorni e mesi. Nonostante questo distacco, il bambino avrà modo di pensare a quei bei momenti passati con lo scoiattolo? La storia ci narra della grande fantasia del bambino che vedrà, sentirà, penserà e parlerà con lo scoiattolo e creerà nella sua mente uno spazio indelebile del loro rapporto.
Quando finisce l’inverno, ci si chiederà: dopo tanti mesi il bambino, nonostante la sua fertile immaginazione, avrà dimenticato il suo amico scoiattolo? Evidentemente, no! Il bambino sarà pronto ed eccitato di poterlo incontrare.
Peccato che la strada nel frattempo si sia sporcata di rovi, di lavori umani e di ostacoli che confondono il cammino. E ci si chiederà, il nostro ragazzo saprà superare gli ostacoli o si abbatterà? La risposta è, sì! Supererà gli ostacoli con una intelligenza speciale sostenuta dal suo desiderio di fare qualsiasi cosa pur di ritrovare il cammino e il suo amico scoiattolo. Oggi diremmo, lo farebbe con intraprendenza e problem solving.
E laddove i problemi saranno innumerevoli da affrontare, il bambino si farà attrarre dal fiume nel quale, con il nonno, andava a pescare divertendosi molto? Cercando così percorsi di soddisfazione alternativi? Anche in questo caso la risposta è, no! Il bambino non si farà distrarre dai dolci ricordi del nonno e andrà diritto per la sua strada.
E anche quando incontrerà la sera e con essa la stanchezza del cammino e la fame, sarà ancora in grado di cercare? La risposta è, sì! Il pensiero dello scoiattolo lo sosterrà perché è la cosa più preziosa. Per lui, per la sua mente giovane, anima, è solo un affetto, è solo uno scoiattolo, ma per la sua mente saggia è l’esame di un’unione speciale, è l’incontro che lo guiderà per sempre nella sua vita.
Per tutti coloro che si identificano e si riconoscono nella forza di questo messaggio, vale la pena ricordarsi di mettere in verticale i propri scopi e che se si vuole andare da A a Z non è possibile fermarsi ad ogni lettera intermedia, girandoci intorno, perché non solo si perde tempo, ma si perde quello che conta: per il bambino sarà l’affetto di uno scoiattolo, il gioco e la scoperta; e per noi adulti le priorità, l’efficacia delle nostre decisioni, azioni e realizzazioni. Perderemo il senso di chi siamo.
Ad ogni modo avere obiettivi e scopi significa non disperdere il potenziale di energia, tempo, spazio e relazioni che abbiamo a disposizione per andare convinti verso un impiego sensato delle nostre ragioni e verso ‘anima’, e cioè verso l’unione di realtà, realizzazione e crescita personale.
La storia che adesso vi racconto narra di un bambino sensibile, curioso e intraprendente che, nel suo girovagare intorno a casa come un piccolo esploratore, incontra sulla sua strada un grosso albero dove vi dimora uno scoiattolo che giorno dopo giorno impara a mangiare dalle sue mani. Ne nasce una grande amicizia e il desiderio di stare sempre con lui.
Poi però arriva l’inverno, che copre di neve il terreno e la vegetazione tutta, e il bambino è costretto in casa per svariati giorni e mesi. Nonostante questo distacco, il bambino avrà modo di pensare a quei bei momenti passati con lo scoiattolo? La storia ci narra della grande fantasia del bambino che vedrà, sentirà, penserà e parlerà con lo scoiattolo e creerà nella sua mente uno spazio indelebile del loro rapporto.
Quando finisce l’inverno, ci si chiederà: dopo tanti mesi il bambino, nonostante la sua fertile immaginazione, avrà dimenticato il suo amico scoiattolo? Evidentemente, no! Il bambino sarà pronto ed eccitato di poterlo incontrare.
Peccato che la strada nel frattempo si sia sporcata di rovi, di lavori umani e di ostacoli che confondono il cammino. E ci si chiederà, il nostro ragazzo saprà superare gli ostacoli o si abbatterà? La risposta è, sì! Supererà gli ostacoli con una intelligenza speciale sostenuta dal suo desiderio di fare qualsiasi cosa pur di ritrovare il cammino e il suo amico scoiattolo. Oggi diremmo, lo farebbe con intraprendenza e problem solving.
E laddove i problemi saranno innumerevoli da affrontare, il bambino si farà attrarre dal fiume nel quale, con il nonno, andava a pescare divertendosi molto? Cercando così percorsi di soddisfazione alternativi? Anche in questo caso la risposta è, no! Il bambino non si farà distrarre dai dolci ricordi del nonno e andrà diritto per la sua strada.
E anche quando incontrerà la sera e con essa la stanchezza del cammino e la fame, sarà ancora in grado di cercare? La risposta è, sì! Il pensiero dello scoiattolo lo sosterrà perché è la cosa più preziosa. Per lui, per la sua mente giovane, anima, è solo un affetto, è solo uno scoiattolo, ma per la sua mente saggia è l’esame di un’unione speciale, è l’incontro che lo guiderà per sempre nella sua vita.
Per tutti coloro che si identificano e si riconoscono nella forza di questo messaggio, vale la pena ricordarsi di mettere in verticale i propri scopi e che se si vuole andare da A a Z non è possibile fermarsi ad ogni lettera intermedia, girandoci intorno, perché non solo si perde tempo, ma si perde quello che conta: per il bambino sarà l’affetto di uno scoiattolo, il gioco e la scoperta; e per noi adulti le priorità, l’efficacia delle nostre decisioni, azioni e realizzazioni. Perderemo il senso di chi siamo.