Non vorrei, ma ne ho bisogno! ANSIA.
Eccola si chiama proprio cosi Ansia, un groviglio di fili spinati: ogni qual volta cerchi di muoverti ti fa male. Allora preferisci rimanere immobile. Piano piano ti trascina in una palude e ti fa sempre più sprofondare. Quasi quasi ti arrendi, il cervello si arrende e non comanda più il tuo corpo. Ti senti un nessuno. Gli altri ti passano a fianco, ti guardano, ti giudicano e pensano: ‘ma cosa ci fa arrotolato in un filo spinato, immerso in una palude?’.
Vieni deriso, ma non hai la forza per reagire e ti prende il panico. Ti manca l'aria, ti sembra sempre più di sprofondare e diventa difficile reagire. Il tuo controllo è ormai allo sbando.
Quando gli altri se ne accorgono e si avvicinano ti senti dire che devi reagire, ma le parole non ti aiutano a divincolarti e a stare meglio!
Ti senti solo ma ci provi e ci riprovi e ti fai sempre più male. Allora ti arrendi, il cervello ti abbandona, ma non te ne rendi conto.
Tu non sei solo questo e lo sai, e allora ci riprovi e cerci una scappatoia, ti affidi al primo che passa, che un aiuto te lo da, che ti tira fuori per qualche momento, che ti fa respirare.
Ma è solo apparenza, l’ansia l'hai solo accantonata in un angolo buio con il terrore che si possa liberare, come una bestia feroce che possa sbranarti.
Provi a rinforzare la tua gabbia, ma non ti rendi conto che stai ingabbiando TE e non la bestia feroce. Lei rimane fuori. E con il passare del tempo la gabbia diventa sempre più piccola.
Vorrei poter spiegare a tanta gente questa sensazione e scriverlo a caratteri cubitali in qualsiasi modo e lingua!
Non penso di essere l'unico al mondo a sentirsi sbranato (forse ho solo la forza di raccontarlo). Allora facciamolo tutti assieme, sconfiggiamo questa bestia silente che vive nell'ombra. FACCIAMOLO!!
Un giorno di primavera mi arriva un angelo con i capelli neri! gli parlo mi ascolta, mi capisce, mi supporta. Mi affido alle sue mani, alla sua mente e cerco di fare un viaggio assieme. ‘Vieni con me’ - mi dice - ce la possiamo fare!!’. Devo avere fiducia in questo Angelo, mi dico.
Ad oggi una delle cose più belle che mi potessero succedere!
Il viaggio non è finito, ma mi sta aiutando lungo questo percorso (il viaggio).
Sono disponibile a fare tanta e tanta strada e piano piano mi accorgo che qualcosa cambia, il cervello inizia a svegliarsi, il corpo inizia a scaldarsi, non sento più le spine che mi fanno male. Si, la paura di ricadere esiste, ma è più lontana, e soprattutto ti senti al sicuro.
L’angelo ti sta aiutando in questo viaggio e viaggi assieme con lei tranquilla e sorridente.
Magari non ti fa notare la fatica, ma, sotto sotto, senti e vedi che porta anche il tuo peso e ti solleva, ti fa notare gli ostacoli, la palude, il filo spinato. E cosi li eviti.
Si, il viaggio è ancora lungo, hai solo la speranza che questo angelo non ti abbandoni finchè non ti vede sicuro che tu possa farcela da solo!
Magari un giorno, quell’angelo, lo potrai ritrovare lungo il viaggio, ma solo perché lei ha preso un altro viaggiatore che sta affogando nella palude dell’ansia.
Ringrazio quel giorno dove qualcosa o qualcuno mi ha fatto conoscere quell'Angelo dai capelli neri che vive in questa terra, ma sono sicuro che un altro angelo con le Ali azzurre che vive nel giardino fiorito mi ha mandato un altro Angelo con i capelli NERI!!
Grazie a tutti.
Che il mio viaggio possa continuare in buona compagnia e magari un giorno potrò essere anch’io un Angelo dai capelli bianchi!!!
Eccola si chiama proprio cosi Ansia, un groviglio di fili spinati: ogni qual volta cerchi di muoverti ti fa male. Allora preferisci rimanere immobile. Piano piano ti trascina in una palude e ti fa sempre più sprofondare. Quasi quasi ti arrendi, il cervello si arrende e non comanda più il tuo corpo. Ti senti un nessuno. Gli altri ti passano a fianco, ti guardano, ti giudicano e pensano: ‘ma cosa ci fa arrotolato in un filo spinato, immerso in una palude?’.
Vieni deriso, ma non hai la forza per reagire e ti prende il panico. Ti manca l'aria, ti sembra sempre più di sprofondare e diventa difficile reagire. Il tuo controllo è ormai allo sbando.
Quando gli altri se ne accorgono e si avvicinano ti senti dire che devi reagire, ma le parole non ti aiutano a divincolarti e a stare meglio!
Ti senti solo ma ci provi e ci riprovi e ti fai sempre più male. Allora ti arrendi, il cervello ti abbandona, ma non te ne rendi conto.
Tu non sei solo questo e lo sai, e allora ci riprovi e cerci una scappatoia, ti affidi al primo che passa, che un aiuto te lo da, che ti tira fuori per qualche momento, che ti fa respirare.
Ma è solo apparenza, l’ansia l'hai solo accantonata in un angolo buio con il terrore che si possa liberare, come una bestia feroce che possa sbranarti.
Provi a rinforzare la tua gabbia, ma non ti rendi conto che stai ingabbiando TE e non la bestia feroce. Lei rimane fuori. E con il passare del tempo la gabbia diventa sempre più piccola.
Vorrei poter spiegare a tanta gente questa sensazione e scriverlo a caratteri cubitali in qualsiasi modo e lingua!
Non penso di essere l'unico al mondo a sentirsi sbranato (forse ho solo la forza di raccontarlo). Allora facciamolo tutti assieme, sconfiggiamo questa bestia silente che vive nell'ombra. FACCIAMOLO!!
Un giorno di primavera mi arriva un angelo con i capelli neri! gli parlo mi ascolta, mi capisce, mi supporta. Mi affido alle sue mani, alla sua mente e cerco di fare un viaggio assieme. ‘Vieni con me’ - mi dice - ce la possiamo fare!!’. Devo avere fiducia in questo Angelo, mi dico.
Ad oggi una delle cose più belle che mi potessero succedere!
Il viaggio non è finito, ma mi sta aiutando lungo questo percorso (il viaggio).
Sono disponibile a fare tanta e tanta strada e piano piano mi accorgo che qualcosa cambia, il cervello inizia a svegliarsi, il corpo inizia a scaldarsi, non sento più le spine che mi fanno male. Si, la paura di ricadere esiste, ma è più lontana, e soprattutto ti senti al sicuro.
L’angelo ti sta aiutando in questo viaggio e viaggi assieme con lei tranquilla e sorridente.
Magari non ti fa notare la fatica, ma, sotto sotto, senti e vedi che porta anche il tuo peso e ti solleva, ti fa notare gli ostacoli, la palude, il filo spinato. E cosi li eviti.
Si, il viaggio è ancora lungo, hai solo la speranza che questo angelo non ti abbandoni finchè non ti vede sicuro che tu possa farcela da solo!
Magari un giorno, quell’angelo, lo potrai ritrovare lungo il viaggio, ma solo perché lei ha preso un altro viaggiatore che sta affogando nella palude dell’ansia.
Ringrazio quel giorno dove qualcosa o qualcuno mi ha fatto conoscere quell'Angelo dai capelli neri che vive in questa terra, ma sono sicuro che un altro angelo con le Ali azzurre che vive nel giardino fiorito mi ha mandato un altro Angelo con i capelli NERI!!
Grazie a tutti.
Che il mio viaggio possa continuare in buona compagnia e magari un giorno potrò essere anch’io un Angelo dai capelli bianchi!!!