Delusioni che spengono la vita e atteggiamenti che la apprezzano.
Le cose si stanno chiarendo. Il triangolo, lei, lui e l’altra, si sta decomponendo. Le decisioni non arrivano a destinazione e niente di ciò che sta per avvenire è indolore.
Non basta mostrarsi felici e minimizzare i problemi, esprimere il proprio amore con fiumi di parole, servono decisioni e conti: 2+2 fa quattro. L’equazione è semplice. Parlare, affrontare i problemi, scegliere, decidere.
Dopo aver analizzato tutti gli eventi e le possibili situazioni non c’è più niente di cui parlare. Si ha solo voglia di rifugiarsi nella propria vita senza aspettare nessuno.
Riprodurre una nuova se stessa tridimensionale. Lanciarsi dove la porta è aperta. Lavorare e fare cose belle. Andare dove si ha voglia di andare. Investire in leggerezza e stare da sola. Questo è il nuovo ologramma di un’amante che non crede più nell’amore assoluto e che ora cerca il confronto con un amore ‘possibile’. Quello con se stessa in primis.
Dopo aver parlato per mesi dei propri sentimenti, ha solo voglia di essere lasciata in pace. Di ascoltare la propria musica preferita. Di rispondere alla propria infelicità, stanchezza e rabbia. Di cambiare qualcosa nei propri pensieri. Di intraprendere nuove avventure e tornare a vivere.
Il primo luogo della propria convalescenza è il rifugio in se stessa, nello spazio olografico di una nuova dimensione, in un mondo da ricostruire.
E’ un buon segno, anche nascondersi in un programma interiore cercando la miglior forma di autoterapia. Alla ricerca di una nuova se stessa. In un luogo magico dove ci sono insoliti teatri da frequentare.
Nella dimensione interiore tutto si muove e quella musica è tutta la nostra vita. Senza quella melodia siamo involucri vuoti: depressi.
C’è un piccolo segreto in questo: c’è sempre un bastone speciale che può sorreggerci nei momenti di cambiamento. Si preme un pulsante e via per una nuova esperienza e un nuovo destino.
Non siamo eroi, ma si tratta di diventare protagonisti di un nuovo spirito. Entrare dentro se stessi e godersi un lavoro interiore h24. Per un po’, per il tempo che serve, per sentire le proprie passioni rinascere e dare una mano a nuovi, nascenti, equilibri.
Fatti e fatterelli
Stare in silenzio: “A volte fermarsi è il miglior modo di avanzare”
'Le vicende umane non cambiano mai'
'E’ dopo ogni ogni tempesta della vita, che capiamo se ci siamo preparati abbastanza ...'
Le cose si stanno chiarendo. Il triangolo, lei, lui e l’altra, si sta decomponendo. Le decisioni non arrivano a destinazione e niente di ciò che sta per avvenire è indolore.
Non basta mostrarsi felici e minimizzare i problemi, esprimere il proprio amore con fiumi di parole, servono decisioni e conti: 2+2 fa quattro. L’equazione è semplice. Parlare, affrontare i problemi, scegliere, decidere.
Dopo aver analizzato tutti gli eventi e le possibili situazioni non c’è più niente di cui parlare. Si ha solo voglia di rifugiarsi nella propria vita senza aspettare nessuno.
Riprodurre una nuova se stessa tridimensionale. Lanciarsi dove la porta è aperta. Lavorare e fare cose belle. Andare dove si ha voglia di andare. Investire in leggerezza e stare da sola. Questo è il nuovo ologramma di un’amante che non crede più nell’amore assoluto e che ora cerca il confronto con un amore ‘possibile’. Quello con se stessa in primis.
Dopo aver parlato per mesi dei propri sentimenti, ha solo voglia di essere lasciata in pace. Di ascoltare la propria musica preferita. Di rispondere alla propria infelicità, stanchezza e rabbia. Di cambiare qualcosa nei propri pensieri. Di intraprendere nuove avventure e tornare a vivere.
Il primo luogo della propria convalescenza è il rifugio in se stessa, nello spazio olografico di una nuova dimensione, in un mondo da ricostruire.
E’ un buon segno, anche nascondersi in un programma interiore cercando la miglior forma di autoterapia. Alla ricerca di una nuova se stessa. In un luogo magico dove ci sono insoliti teatri da frequentare.
Nella dimensione interiore tutto si muove e quella musica è tutta la nostra vita. Senza quella melodia siamo involucri vuoti: depressi.
C’è un piccolo segreto in questo: c’è sempre un bastone speciale che può sorreggerci nei momenti di cambiamento. Si preme un pulsante e via per una nuova esperienza e un nuovo destino.
Non siamo eroi, ma si tratta di diventare protagonisti di un nuovo spirito. Entrare dentro se stessi e godersi un lavoro interiore h24. Per un po’, per il tempo che serve, per sentire le proprie passioni rinascere e dare una mano a nuovi, nascenti, equilibri.
Fatti e fatterelli
Stare in silenzio: “A volte fermarsi è il miglior modo di avanzare”
'Le vicende umane non cambiano mai'
'E’ dopo ogni ogni tempesta della vita, che capiamo se ci siamo preparati abbastanza ...'