Le neuroscienze sono in festa. Ci sono talmente tante domande aperte, sul funzionamento del cervello, che i maestri dell’investigazione sono entusiasti di poter legare l’uomo, alla natura, alla fisica, alla filosofia, alla religione. E sono, altresì, desiderosi di trovare quei nessi plausibili di conoscenza e costruzione della realtà che possano portare l’uomo più vicino a ciò che è vero: osservazioni, esperimenti, matematica.
Ma, ‘cosa è vero di quello che accade nel cervello, nel corpo, nella natura o nell’infinitesimamente piccolo?’ Queste sono le domande che le neuroscienze stanno esplorando nel dettaglio!
Le domande iniziano cercando di comprendere il funzionamento del cervello e della sua organizzazione. Da un punto di vista psicologico: come sono strutturati e come funzionano i piani mentali dell’inconscio, del conscio, dell’Io, dei sensi e del corpo. E a quali prospettive di realtà riescono a condividere quelle relazioni. A questo proposito, ci sono ben 400 scuole di psicoterapia che potrebbero dire la loro. Capire meglio tutto questo significa avere migliori informazioni e modelli di azione per la salute e il benessere di ogni individuo.
Gli interrogativi, proseguono con la coscienza. Si sono individuati dei processi (attenzione, memoria, pensiero) e dei centri di coordinamento fondamentali, ma la coscienza non si è trovata. L’istinto ci dice che la strada è lunga.
Si è addirittura pensato di rivolgersi alla fisica quantistica per spiegare come i fenomeni fisici del corpo umano siano alla fine energia/informazione e cioè coscienza. Energia/vibrazione/coscienza, secondo alcune teorie, sono gli attori di una sorgente, del tutto immateriale, della vita. Onde e particelle ritraggono l’ipotesi di una realtà informata.
Anche i costruttori di robot/androidi, nello studiare il funzionamento dell’umano, oltre a destreggiarsi nella realizzazione di computazioni sempre più ingegnose, hanno dovuto ipotizzare un software - ‘anima’ - in grado produrre fenomeni elettivi e ‘occulti’ di immaginazione e intuizione. La strada è lastricata di buone intenzioni.
E ancora, la ricerca ha cercato di comprendere gli scambi di informazione chimica ed elettrica con i quali le cellule nervose comunicano, risolvono problemi e creano la realtà che percepiamo.
Si stanno inoltre approfondendo gli studi sugli stati di coscienza/sincronizzazione indotti dalle frequenze cerebrali coscienti e non - veglia/sonno/meditazione/altre - e le relative frequenze: ‘epsilon’ 0,5, theta 4/8 hz, alpha 8/13 hz, bheta 13/30 mz, gamma 30/100 mz, ‘lambda’ fino a 100 mz.
Insomma, tutti questi interrogativi vanno al cuore delle nostre inquietudini esistenziali: chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando.
Come creiamo la realtà, come ne veniamo sedotti o, al contrario, come modifichiamo noi stessi e la nostra vita attraverso le credenze personali e sociali, come scegliamo o come prendiamo decisioni, sono domande che ci introducono alla profondità del mondo fisico e psichico, alle sue leggi e potenzialità.
In pratica, le neuroscienze ci invitano ad immergerci e a conoscere un mondo che, se lo comprendiamo, può ridimensionare le nostre pene e rinnovare i nostri sogni.
Ma, ‘cosa è vero di quello che accade nel cervello, nel corpo, nella natura o nell’infinitesimamente piccolo?’ Queste sono le domande che le neuroscienze stanno esplorando nel dettaglio!
Le domande iniziano cercando di comprendere il funzionamento del cervello e della sua organizzazione. Da un punto di vista psicologico: come sono strutturati e come funzionano i piani mentali dell’inconscio, del conscio, dell’Io, dei sensi e del corpo. E a quali prospettive di realtà riescono a condividere quelle relazioni. A questo proposito, ci sono ben 400 scuole di psicoterapia che potrebbero dire la loro. Capire meglio tutto questo significa avere migliori informazioni e modelli di azione per la salute e il benessere di ogni individuo.
Gli interrogativi, proseguono con la coscienza. Si sono individuati dei processi (attenzione, memoria, pensiero) e dei centri di coordinamento fondamentali, ma la coscienza non si è trovata. L’istinto ci dice che la strada è lunga.
Si è addirittura pensato di rivolgersi alla fisica quantistica per spiegare come i fenomeni fisici del corpo umano siano alla fine energia/informazione e cioè coscienza. Energia/vibrazione/coscienza, secondo alcune teorie, sono gli attori di una sorgente, del tutto immateriale, della vita. Onde e particelle ritraggono l’ipotesi di una realtà informata.
Anche i costruttori di robot/androidi, nello studiare il funzionamento dell’umano, oltre a destreggiarsi nella realizzazione di computazioni sempre più ingegnose, hanno dovuto ipotizzare un software - ‘anima’ - in grado produrre fenomeni elettivi e ‘occulti’ di immaginazione e intuizione. La strada è lastricata di buone intenzioni.
E ancora, la ricerca ha cercato di comprendere gli scambi di informazione chimica ed elettrica con i quali le cellule nervose comunicano, risolvono problemi e creano la realtà che percepiamo.
Si stanno inoltre approfondendo gli studi sugli stati di coscienza/sincronizzazione indotti dalle frequenze cerebrali coscienti e non - veglia/sonno/meditazione/altre - e le relative frequenze: ‘epsilon’ 0,5, theta 4/8 hz, alpha 8/13 hz, bheta 13/30 mz, gamma 30/100 mz, ‘lambda’ fino a 100 mz.
Insomma, tutti questi interrogativi vanno al cuore delle nostre inquietudini esistenziali: chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando.
Come creiamo la realtà, come ne veniamo sedotti o, al contrario, come modifichiamo noi stessi e la nostra vita attraverso le credenze personali e sociali, come scegliamo o come prendiamo decisioni, sono domande che ci introducono alla profondità del mondo fisico e psichico, alle sue leggi e potenzialità.
In pratica, le neuroscienze ci invitano ad immergerci e a conoscere un mondo che, se lo comprendiamo, può ridimensionare le nostre pene e rinnovare i nostri sogni.