Alla fine di ogni anno, mi trovo a fare bilanci e a tirare le somme, a cercare un senso agli ultimi mesi passati veloci, con la sensazione di non aver assaporato in realtà quasi nulla di quello che mi è accaduto.
Nel frullatore della vita quotidiana mi sento spinta al movimento continuo: sveglia, lavoro, casa, figli... A volte a tal punto che anche ciò che dovrebbe essere un piacere finisce per essere un "impegno".
Quella perenne sensazione di non avere tempo.
Il tempo, così tiranno.
A volte ho l'impressione di sprecare un sacco di tempo a pensare che "non ho tempo".
Paradossale.
Poi, finalmente, arrivano le agognate "vacanze". Il frullatore all'improvviso si spegne.
Mi ritrovo intontita e letteralmente a pezzi, proprio come una cipolla frullata, con il buon proposito, però, di occuparmi in una settimana di tutto ciò per cui prima non ho avuto tempo e invece... annoiata e demotivata resto lì a pensare a cosa farò, a rimandare, a trovare mille altre cose da fare che mi sembrano impellenti e necessarie e ciò per cui non avevo tempo prima continua a rimanere lì.
Questa volta però qualcosa è cambiato: l'anno passato è trascorso in modo "un po' meno fotocopia" rispetto ai precedenti.
La sensazione di non avere tempo è sempre con me, ma come per magia (ma magia non è!) ho capito che "scegliendo" cosa voglio fare, stabilendo cosa è importante per me, il tempo si moltiplica.
Imparando anche a dire qualche "no", cominciando a disattendere le aspettative che gli altri hanno su di me (e che in fondo non mi appartengono) il tempo si crea ed è lì, pronto per essere "goduto".
Si dice spesso che il miglior modo per gestire il tempo sia proprio viverlo, ma viverlo con consapevolezza e senza farsi trascinare dalle circostanze.
Ecco ho deciso: per me, in questo nuovo anno, un po' meno buoni propositi e un po' più AZIONI.
Questo comincio a fare fin da ora.
Nel frullatore della vita quotidiana mi sento spinta al movimento continuo: sveglia, lavoro, casa, figli... A volte a tal punto che anche ciò che dovrebbe essere un piacere finisce per essere un "impegno".
Quella perenne sensazione di non avere tempo.
Il tempo, così tiranno.
A volte ho l'impressione di sprecare un sacco di tempo a pensare che "non ho tempo".
Paradossale.
Poi, finalmente, arrivano le agognate "vacanze". Il frullatore all'improvviso si spegne.
Mi ritrovo intontita e letteralmente a pezzi, proprio come una cipolla frullata, con il buon proposito, però, di occuparmi in una settimana di tutto ciò per cui prima non ho avuto tempo e invece... annoiata e demotivata resto lì a pensare a cosa farò, a rimandare, a trovare mille altre cose da fare che mi sembrano impellenti e necessarie e ciò per cui non avevo tempo prima continua a rimanere lì.
Questa volta però qualcosa è cambiato: l'anno passato è trascorso in modo "un po' meno fotocopia" rispetto ai precedenti.
La sensazione di non avere tempo è sempre con me, ma come per magia (ma magia non è!) ho capito che "scegliendo" cosa voglio fare, stabilendo cosa è importante per me, il tempo si moltiplica.
Imparando anche a dire qualche "no", cominciando a disattendere le aspettative che gli altri hanno su di me (e che in fondo non mi appartengono) il tempo si crea ed è lì, pronto per essere "goduto".
Si dice spesso che il miglior modo per gestire il tempo sia proprio viverlo, ma viverlo con consapevolezza e senza farsi trascinare dalle circostanze.
Ecco ho deciso: per me, in questo nuovo anno, un po' meno buoni propositi e un po' più AZIONI.
Questo comincio a fare fin da ora.