Caro viandante, oggi mi farebbe piacere puntare il faro su uno strano e misterioso sistema che ci rende tutti attori di una strana commedia. Porterò, per meglio rendere agibile questo territorio, alcuni esempi: Ti capita mai di rimanere in luoghi di lavoro in cui l’energia è pesta, il clima teso; vorresti sempre andartene, poi, di fatto, non lo fai, accumulando scuse su scuse, procrastinando, finché non passano mesi… a volte anni?
Ti capita di non capire... non sai cosa sia questo collante che ti impedisce di fare il salto, di consegnare quella lettera di licenziamento, magari pronta da tempo...
Esci al mattino con tra le labbra la parola basta e poi succede qualcosa che blocca l'intento… e rimandi la decisione rimanendo ancora in quel posto, magari detestandoti perché quel NO era privo di forza decisionale sufficiente.
Ma Perché? Perché accade questo?
E ancora…
Ti sei mai trovato in una relazione ormai stantia: troppe le situazioni proposte non più allineate a te. Il partner ti appare diverso e lontano eoni dal profilo di come tu vorresti fosse. Ti senti stretto, avvinghiati nella morsa di una relazione che non solo non ti assomiglia più, ma ti sta pure indebolendo, inaridendo...ammalando! Eppure lo ricordi bene quante volte la sera, prima di addormentarti, ti sei detto quel basta. Poi, di fatto, al mattino, con le prime luci ti rimbocchi le maniche e stringi un po’ di più la cintura per cercare di far quadrare l’impossibile.
Non lasci! Non molli! Perché?
Non ne conosci il motivo...o almeno fino in fondo.
Altra situazione viandante: sogni la vacanza perfetta, l’hai attesa tutto l’anno e ora, finalmente, eccola! Cerchi di organizzare tutto per poterla godere come si deve, eppure a volte sei spinto in luoghi meno confortevoli di casa tua o fai il viaggio con persone che si rivelano alla fine poco piacevoli per un aperitivo, figuriamoci per una vacanza!
Altre volte ti senti spinto in luoghi come se possedessero un collante, un magnete. Vecchie o nuove strutture nelle quali ti trovi bene o ti trovi male… traghetti persi, location spostate all'improvviso… perché?
Perché accade questo?
Perché nonostante l’organizzazione qualcosa sfugge o non sfugge affatto, semplicemente è molto meglio di come ti aspettavi o faticosamente differente da come sognavi fosse il viaggio? Perché?
E cosa c’entra questa situazione con le precedenti?
Quale fil rouge accomuna questi episodi che ti possono accadere nella tua vita? Quale chiave di lettura si nasconde?
Scopriamolo insieme, caro viandante!
Alcune volte, nonostante tutto, siamo chiamati a rimanere in alcuni ambienti di lavoro perché siamo cardini importanti, perché grazie a noi si instaura un equilibrio che mantiene tutto in un determinato stadio: pietre che bilanciano pesi. Siamo strumenti inconsapevoli di un sistema che ci utilizza per il massimo fine di tutti, anche del nostro.
Appena l’incarico svanisce, appena veniamo liberati dal compito, ci licenziamo o veniamo licenziati se rimaniamo nel luogo un giorno in più del necessario.
Questo è, questo accade!
Spesso le relazioni sono tenute insieme da energie simili a quelle che ci chiamano a restare negli ambienti di lavoro; molte volte funziona proprio così. Ancora c’è qualcosa da dare, ancora c’è qualcosa da prendere, per il massimo fine, affinché avvenga ciò che deve avvenire. Poi, quando tutto si adempie, quando le energie che tenevano insieme questo lavoro all'uncinetto si spezzano, tutto si scioglie in un attimo, e rimanere su quella relazione ancora un giorno significa dolore o brusche rotture da parte dell’altra persona.
Era il momento di mollare.
Chi teme di farlo quando è il momento giusto verrà sopraffatto dalla vita stessa, per il massimo fine.
Allo stesso modo, siamo chiamati a visitare luoghi, a lasciane altri, a dormire in hotel, a tornare e ritornare in territori di cui si conosce ogni pietra. Sempre c’è un motivo che nasconde ogni nostra chiamata a visitare luoghi o persone, mai niente a caso, mai! Sempre è il momento giusto perché si compia un bilanciamento che attendeva noi per essere completo.
Questo è meraviglioso!
A volte capita di desiderare di visitare un dato paese, magari quando ci siamo non ci colpisce più di tanto o moltissimo, e sempre, sempre, si nasconde un richiamo per un compito più alto.
Si tratta di equilibri precari che hanno bisogno della nostra energia per assettarsi, bilanciarsi. Una volta che luoghi e persone, situazioni e relazioni hanno stabilizzato l’informazione, essa si evolve in altro o dovrà essere cambiata.
È un modo intelligente, di un universo intelligente, per apprendere e crescere.
Sarà utile a questo punto, quando un fatto, una relazione finisce, quando si riparte per tornare a casa, quando si cambia abitazione, fare un particolare lavoro logosintesi. Si tratta di riunire, richiamare un frammento di se' che si era staccato durante un evento dolore. Da Logos syn thesis, riunire mediante le parole, per l'appunto.
Questo pezzettino di se' energeticamente è rimasto nel ricordo profondo ancorato al passato, al luogo e al tempo in cui, quel determinato fatto è accaduto. Ha tutti gli effetti di un richiamo, di una enclave energetica che può creare dei cliché che si ripetono a mo' di stampino, nelle nostre vite. Nel 2005 il Dr. Willem Lammers, psicoterapeuta con esperienza clinica ultra trentennale, ha svolto una serie di indagini che l'hanno portato alla scoperta di questa tecnica definita logosintesi: un modello di auto-aiuto e cambiamento guidato.
“Chiedo che tutta la mia energia torni in me (NdA – essa rimane altrimenti dispersa in luoghi, persone, cose, situazione, e gran parte delle volte o si esce indeboliti o si viene richiamati a tornare per permettere di accorgerci, e riprendersela), chiedo che tutta la mia energia torni in me ora e qui!”
Ecco la formula precisa, in step resi ora consapevoli.
-1 “Recupero tutta la mia energia legata a questo ricordo, e la riporto nel posto giusto in me stesso/a”.
Respiro e faccio alcuni passi
-2"Allontano tutta l’energia estranea collegata a questo ricordo, da tutte le mie cellule, dal mio corpo e dal mio spazio personale, e la rimando nel luogo e nel tempo a cui realmente appartiene”.
Respiro e faccio alcuni passi
- 3“Recupero tutta la mia energia legata a tutte le mie reazioni a questo ricordo, e la riporto al posto giusto in me stesso/a”.
Respiro e faccio alcuni passi
Eccoci ricuciti e più liberi, viandante!
Si tratta davvero di danze perfette quelle che ci conducono ad esplorare aspetti di noi, prima del tutto incomprensibili.
Grazie per aver voluto fare questo viaggio di scoperta insieme.
Ora vai per il mondo e cambialo li dove occorre.
Buon divertimento, viandante.
Ti capita di non capire... non sai cosa sia questo collante che ti impedisce di fare il salto, di consegnare quella lettera di licenziamento, magari pronta da tempo...
Esci al mattino con tra le labbra la parola basta e poi succede qualcosa che blocca l'intento… e rimandi la decisione rimanendo ancora in quel posto, magari detestandoti perché quel NO era privo di forza decisionale sufficiente.
Ma Perché? Perché accade questo?
E ancora…
Ti sei mai trovato in una relazione ormai stantia: troppe le situazioni proposte non più allineate a te. Il partner ti appare diverso e lontano eoni dal profilo di come tu vorresti fosse. Ti senti stretto, avvinghiati nella morsa di una relazione che non solo non ti assomiglia più, ma ti sta pure indebolendo, inaridendo...ammalando! Eppure lo ricordi bene quante volte la sera, prima di addormentarti, ti sei detto quel basta. Poi, di fatto, al mattino, con le prime luci ti rimbocchi le maniche e stringi un po’ di più la cintura per cercare di far quadrare l’impossibile.
Non lasci! Non molli! Perché?
Non ne conosci il motivo...o almeno fino in fondo.
Altra situazione viandante: sogni la vacanza perfetta, l’hai attesa tutto l’anno e ora, finalmente, eccola! Cerchi di organizzare tutto per poterla godere come si deve, eppure a volte sei spinto in luoghi meno confortevoli di casa tua o fai il viaggio con persone che si rivelano alla fine poco piacevoli per un aperitivo, figuriamoci per una vacanza!
Altre volte ti senti spinto in luoghi come se possedessero un collante, un magnete. Vecchie o nuove strutture nelle quali ti trovi bene o ti trovi male… traghetti persi, location spostate all'improvviso… perché?
Perché accade questo?
Perché nonostante l’organizzazione qualcosa sfugge o non sfugge affatto, semplicemente è molto meglio di come ti aspettavi o faticosamente differente da come sognavi fosse il viaggio? Perché?
E cosa c’entra questa situazione con le precedenti?
Quale fil rouge accomuna questi episodi che ti possono accadere nella tua vita? Quale chiave di lettura si nasconde?
Scopriamolo insieme, caro viandante!
Alcune volte, nonostante tutto, siamo chiamati a rimanere in alcuni ambienti di lavoro perché siamo cardini importanti, perché grazie a noi si instaura un equilibrio che mantiene tutto in un determinato stadio: pietre che bilanciano pesi. Siamo strumenti inconsapevoli di un sistema che ci utilizza per il massimo fine di tutti, anche del nostro.
Appena l’incarico svanisce, appena veniamo liberati dal compito, ci licenziamo o veniamo licenziati se rimaniamo nel luogo un giorno in più del necessario.
Questo è, questo accade!
Spesso le relazioni sono tenute insieme da energie simili a quelle che ci chiamano a restare negli ambienti di lavoro; molte volte funziona proprio così. Ancora c’è qualcosa da dare, ancora c’è qualcosa da prendere, per il massimo fine, affinché avvenga ciò che deve avvenire. Poi, quando tutto si adempie, quando le energie che tenevano insieme questo lavoro all'uncinetto si spezzano, tutto si scioglie in un attimo, e rimanere su quella relazione ancora un giorno significa dolore o brusche rotture da parte dell’altra persona.
Era il momento di mollare.
Chi teme di farlo quando è il momento giusto verrà sopraffatto dalla vita stessa, per il massimo fine.
Allo stesso modo, siamo chiamati a visitare luoghi, a lasciane altri, a dormire in hotel, a tornare e ritornare in territori di cui si conosce ogni pietra. Sempre c’è un motivo che nasconde ogni nostra chiamata a visitare luoghi o persone, mai niente a caso, mai! Sempre è il momento giusto perché si compia un bilanciamento che attendeva noi per essere completo.
Questo è meraviglioso!
A volte capita di desiderare di visitare un dato paese, magari quando ci siamo non ci colpisce più di tanto o moltissimo, e sempre, sempre, si nasconde un richiamo per un compito più alto.
Si tratta di equilibri precari che hanno bisogno della nostra energia per assettarsi, bilanciarsi. Una volta che luoghi e persone, situazioni e relazioni hanno stabilizzato l’informazione, essa si evolve in altro o dovrà essere cambiata.
È un modo intelligente, di un universo intelligente, per apprendere e crescere.
Sarà utile a questo punto, quando un fatto, una relazione finisce, quando si riparte per tornare a casa, quando si cambia abitazione, fare un particolare lavoro logosintesi. Si tratta di riunire, richiamare un frammento di se' che si era staccato durante un evento dolore. Da Logos syn thesis, riunire mediante le parole, per l'appunto.
Questo pezzettino di se' energeticamente è rimasto nel ricordo profondo ancorato al passato, al luogo e al tempo in cui, quel determinato fatto è accaduto. Ha tutti gli effetti di un richiamo, di una enclave energetica che può creare dei cliché che si ripetono a mo' di stampino, nelle nostre vite. Nel 2005 il Dr. Willem Lammers, psicoterapeuta con esperienza clinica ultra trentennale, ha svolto una serie di indagini che l'hanno portato alla scoperta di questa tecnica definita logosintesi: un modello di auto-aiuto e cambiamento guidato.
“Chiedo che tutta la mia energia torni in me (NdA – essa rimane altrimenti dispersa in luoghi, persone, cose, situazione, e gran parte delle volte o si esce indeboliti o si viene richiamati a tornare per permettere di accorgerci, e riprendersela), chiedo che tutta la mia energia torni in me ora e qui!”
Ecco la formula precisa, in step resi ora consapevoli.
-1 “Recupero tutta la mia energia legata a questo ricordo, e la riporto nel posto giusto in me stesso/a”.
Respiro e faccio alcuni passi
-2"Allontano tutta l’energia estranea collegata a questo ricordo, da tutte le mie cellule, dal mio corpo e dal mio spazio personale, e la rimando nel luogo e nel tempo a cui realmente appartiene”.
Respiro e faccio alcuni passi
- 3“Recupero tutta la mia energia legata a tutte le mie reazioni a questo ricordo, e la riporto al posto giusto in me stesso/a”.
Respiro e faccio alcuni passi
Eccoci ricuciti e più liberi, viandante!
Si tratta davvero di danze perfette quelle che ci conducono ad esplorare aspetti di noi, prima del tutto incomprensibili.
Grazie per aver voluto fare questo viaggio di scoperta insieme.
Ora vai per il mondo e cambialo li dove occorre.
Buon divertimento, viandante.