Spesso e volentieri ci giochiamo il tutto per tutto nel raggiungimento di un obiettivo, che esso sia lavorativo, sportivo o di vita quotidiana.
Ci facciamo assorbire completamente, quasi ossessionati da questo e molte volte trascuriamo parti importanti nonché fondamentali per arrivare a tale scopo.
Ma questa ossessione quanto realmente è produttiva al fine del nostro risultato?
Sicuramente avere il “faro” ben chiaro davanti è fondamentale per portare a termine ciò che ci siamo prefissati, l’identificazione dell’obiettivo e la visualizzazione di esso in uno stato compiuto sono due fattori essenziali, se non ci crediamo noi chi lo può fare al posto nostro?? Ma molto spesso tutto questo non è abbastanza senza aver prima individuato dei piccoli passi quotidiani che portino alla costruzione di tutto ciò.
Fissare dei micro obiettivi diventa vitale per mantenere alta la nostra motivazione e il nostro credo in quello che stiamo facendo.
Per uno sportivo l’allenamento a volte può sembrare noioso, ripetitivo o poco funzionale ai fini del suo scopo. Dobbiamo raggiungere la consapevolezza che senza quel tassello, senza la preparazione muscolare, senza quel movimento provato e riprovato 100 volte, non è possibile arrivare ad una meta più grande o a una performance migliore.
Prendo l’esempio del calciatore, essendolo stato anch’ io, quanti allenamenti sulla coordinazione, sui riflessi, sulla stabilità, sull’ elasticità e resistenza vengono fatti e per cosa? Semplicemente per arrivare prima su un pallone, vincere un tackle o avere la lucidità di eseguire a perfezione un gesto tecnico anche dopo la stanchezza di un’ora e più di gioco.
Ogni singolo allenamento in questo caso lo dobbiamo vedere come un micro obiettivo ma trattare come fosse un macro obiettivo, dove il miglioramento di ogni singolo esercizio diventa fondamentale per migliorare la nostra performance finale. Quando il perfezionare ogni esercizio sarà il nostro principale scopo, la conseguenza naturale sarà sicuramente, quando arriverà il momento della gara, una prestazione positiva e soddisfacente.
Discorso a mio avviso molto scontato ma proprio per questo troppo spesso trascurato.
Esempio diverso in ambito lavorativo e vendita: vediamo solo il numero là in alto, il fatturato, il risultato, le medie mensili. Ma per costruirlo servono piccoli passi, a partire da una presenza adeguata alla situazione, concentrarsi nella pianificazione giornaliera, ma soprattutto ad imporsi piccoli step quotidiani da raggiungere.
Focalizzarci inizialmente sul contattare un certo numero di potenziali cliente al giorno è il primo passo, fissarsi un numero e fare di tutto per rispettarlo. Successivamente visitare ed esporre quello che stiamo proponendo a questi potenziali clienti sempre con un obiettivo giornaliero prefissato ben chiaro e per finire, una volta creato un terreno fertile, avremo davanti tutte le opportunità per perfezionarci su una trattativa vincente. Inizialmente i conti non torneranno, avremo difficoltà nel contattare e fissare appuntamenti al numero di clienti che pensavamo, ma la costanza e la determinazione ci farà diventare maestri nel farlo e questo ci porterà ad arrivare al nostro fine in modo naturale.
In questo caso il nostro macro obiettivo non dovrà essere la vendita finale ma diventare bravi nel creare le opportunità perché ciò avvenga.
Non basta buttare dei semi perché cresca un raccolto, bisogna preparare meticolosamente la terra, zapparla, innaffiarla costantemente e la conseguenza sarà il raccolto che tanto desideriamo.
Dobbiamo scollegarci per un po' dal nostro macro obiettivo e fissarci dei micro obiettivi più semplici ed immediati. Questo ci aiuta sia a prendere più fiducia in noi stessi e più dimestichezza in quello che stiamo facendo, sia perfezionarci in quei piccoli dettagli che sono fondamentali per il compimento della nostra mission.
Mi colpì durante la visione di un film del quale non ricordo il titolo, la frase dove riportavano la regola delle 5P (Pianificare-Prima-Previene-Pessime-Performance).
Quando diventeremo maestri nel pianificare e nel raggiungere piccoli step giornalieri, arriveremo al risultato senza l’ansia da prestazione che ci attanaglia, in quanto il risultato è una naturale evoluzione di una meticolosa preparazione.
Ci facciamo assorbire completamente, quasi ossessionati da questo e molte volte trascuriamo parti importanti nonché fondamentali per arrivare a tale scopo.
Ma questa ossessione quanto realmente è produttiva al fine del nostro risultato?
Sicuramente avere il “faro” ben chiaro davanti è fondamentale per portare a termine ciò che ci siamo prefissati, l’identificazione dell’obiettivo e la visualizzazione di esso in uno stato compiuto sono due fattori essenziali, se non ci crediamo noi chi lo può fare al posto nostro?? Ma molto spesso tutto questo non è abbastanza senza aver prima individuato dei piccoli passi quotidiani che portino alla costruzione di tutto ciò.
Fissare dei micro obiettivi diventa vitale per mantenere alta la nostra motivazione e il nostro credo in quello che stiamo facendo.
Per uno sportivo l’allenamento a volte può sembrare noioso, ripetitivo o poco funzionale ai fini del suo scopo. Dobbiamo raggiungere la consapevolezza che senza quel tassello, senza la preparazione muscolare, senza quel movimento provato e riprovato 100 volte, non è possibile arrivare ad una meta più grande o a una performance migliore.
Prendo l’esempio del calciatore, essendolo stato anch’ io, quanti allenamenti sulla coordinazione, sui riflessi, sulla stabilità, sull’ elasticità e resistenza vengono fatti e per cosa? Semplicemente per arrivare prima su un pallone, vincere un tackle o avere la lucidità di eseguire a perfezione un gesto tecnico anche dopo la stanchezza di un’ora e più di gioco.
Ogni singolo allenamento in questo caso lo dobbiamo vedere come un micro obiettivo ma trattare come fosse un macro obiettivo, dove il miglioramento di ogni singolo esercizio diventa fondamentale per migliorare la nostra performance finale. Quando il perfezionare ogni esercizio sarà il nostro principale scopo, la conseguenza naturale sarà sicuramente, quando arriverà il momento della gara, una prestazione positiva e soddisfacente.
Discorso a mio avviso molto scontato ma proprio per questo troppo spesso trascurato.
Esempio diverso in ambito lavorativo e vendita: vediamo solo il numero là in alto, il fatturato, il risultato, le medie mensili. Ma per costruirlo servono piccoli passi, a partire da una presenza adeguata alla situazione, concentrarsi nella pianificazione giornaliera, ma soprattutto ad imporsi piccoli step quotidiani da raggiungere.
Focalizzarci inizialmente sul contattare un certo numero di potenziali cliente al giorno è il primo passo, fissarsi un numero e fare di tutto per rispettarlo. Successivamente visitare ed esporre quello che stiamo proponendo a questi potenziali clienti sempre con un obiettivo giornaliero prefissato ben chiaro e per finire, una volta creato un terreno fertile, avremo davanti tutte le opportunità per perfezionarci su una trattativa vincente. Inizialmente i conti non torneranno, avremo difficoltà nel contattare e fissare appuntamenti al numero di clienti che pensavamo, ma la costanza e la determinazione ci farà diventare maestri nel farlo e questo ci porterà ad arrivare al nostro fine in modo naturale.
In questo caso il nostro macro obiettivo non dovrà essere la vendita finale ma diventare bravi nel creare le opportunità perché ciò avvenga.
Non basta buttare dei semi perché cresca un raccolto, bisogna preparare meticolosamente la terra, zapparla, innaffiarla costantemente e la conseguenza sarà il raccolto che tanto desideriamo.
Dobbiamo scollegarci per un po' dal nostro macro obiettivo e fissarci dei micro obiettivi più semplici ed immediati. Questo ci aiuta sia a prendere più fiducia in noi stessi e più dimestichezza in quello che stiamo facendo, sia perfezionarci in quei piccoli dettagli che sono fondamentali per il compimento della nostra mission.
Mi colpì durante la visione di un film del quale non ricordo il titolo, la frase dove riportavano la regola delle 5P (Pianificare-Prima-Previene-Pessime-Performance).
Quando diventeremo maestri nel pianificare e nel raggiungere piccoli step giornalieri, arriveremo al risultato senza l’ansia da prestazione che ci attanaglia, in quanto il risultato è una naturale evoluzione di una meticolosa preparazione.