Nella vita abbiamo tutti dei periodi più o meno stressanti, durante i quali le menti viaggiano ad una velocità assurda. I pensieri si accavallano l’uno sull’altro ed è soprattutto in quei momenti che pensieri, che magari avevamo accantonato, trovano l’occasione di ributtarsi nella mischia.
Ci troviamo a passare notti insonni mettendo insieme preoccupazioni, strategie per risolvere i problemi, ansie anticipatorie e rimuginando sui pensieri del passato con: 'se avessi, se avesse, avrei potuto o dovuto...', potrei continuare all’infinito.
Cosa possiamo fare per ridurre il numero e la velocità dei pensieri, e soprattutto, per cercare di ritornare nel momento che viviamo, il famoso “qui ed ora”?
Innanzitutto, dobbiamo cercare di diventare consapevoli che stiamo investendo tantissima energia nei pensieri, e possiamo farlo fermandoci ad osservare il nostro respiro e tutti i pensieri che ci distolgono dall’osservazione. Sono energie che investiamo.
Senza giudizio, guardiamo i pensieri che arrivano, e quando riusciamo a focalizzarli, chiediamoci: mi serve?
Mi serve in questo momento stare in questo pensiero? A volte la risposta è SÌ, mi serve perché mi permette di risolvere un problema definito per luogo, modalità e tempo. Ma la maggior parte delle volte la risposta è NO. Non mi serve nel qui ed ora, non risolve nulla, non è urgente. Chiederci se serve, ci permette di fare una veloce valutazione e poi lasciare andare.
Ne beneficia il sonno, il riposo, la capacità di concentrazione, insomma il nostro benessere.
Ci troviamo a passare notti insonni mettendo insieme preoccupazioni, strategie per risolvere i problemi, ansie anticipatorie e rimuginando sui pensieri del passato con: 'se avessi, se avesse, avrei potuto o dovuto...', potrei continuare all’infinito.
Cosa possiamo fare per ridurre il numero e la velocità dei pensieri, e soprattutto, per cercare di ritornare nel momento che viviamo, il famoso “qui ed ora”?
Innanzitutto, dobbiamo cercare di diventare consapevoli che stiamo investendo tantissima energia nei pensieri, e possiamo farlo fermandoci ad osservare il nostro respiro e tutti i pensieri che ci distolgono dall’osservazione. Sono energie che investiamo.
Senza giudizio, guardiamo i pensieri che arrivano, e quando riusciamo a focalizzarli, chiediamoci: mi serve?
Mi serve in questo momento stare in questo pensiero? A volte la risposta è SÌ, mi serve perché mi permette di risolvere un problema definito per luogo, modalità e tempo. Ma la maggior parte delle volte la risposta è NO. Non mi serve nel qui ed ora, non risolve nulla, non è urgente. Chiederci se serve, ci permette di fare una veloce valutazione e poi lasciare andare.
Ne beneficia il sonno, il riposo, la capacità di concentrazione, insomma il nostro benessere.