Sul bbq la cottura del pollo marinato nella birra e zafferano era quasi ultimata. Nell’angolo della griglia gli spiedini di manzo alla senape ormai croccanti al punto giusto. La sorpresa del menù erano le quattro orate acquistate dall’amico Mario, nostro ospite da qualche giorno con la sua vulcanica compagna.
Mario, trent’anni d’amicizia. Un fratello, tante storie condivise.
“Cucina tu il pesce per favore, non voglio bagnarmi le mani”, mi dice Mario mentre il piatto di carne trova posto al centro della tavola.
Un pò come dire “non voglio avere mani da pesce”, quell’inevitabile odore che permane sulla pelle al contatto con il pesce fresco. Stando in piedi di fronte al barbecue, ero incuriosito dalla colonna di fumo della cottura degli sparidi.
Non avere mani da pesce, in questa occasione caro amico, è come vivere appièno il presente ma senza condividerlo. Non basta esserci e ringraziare chi vuoi tu (lassù, presumo dai tuoi gesti). Tra un bicchiere di buon vino e il pezzo di cioccolato fondente, tralasciare i particolari che sono la risorsa del presente è come nutrirsi di un cibo asettico.
Spettatore della tua realtà e di chi con te senza un odore condiviso. E’ una buona metafora.
Ora parti, grazie per l’opportunità di questa riflessione.
Buon viaggio, alla prossima.
Mario, trent’anni d’amicizia. Un fratello, tante storie condivise.
“Cucina tu il pesce per favore, non voglio bagnarmi le mani”, mi dice Mario mentre il piatto di carne trova posto al centro della tavola.
Un pò come dire “non voglio avere mani da pesce”, quell’inevitabile odore che permane sulla pelle al contatto con il pesce fresco. Stando in piedi di fronte al barbecue, ero incuriosito dalla colonna di fumo della cottura degli sparidi.
Non avere mani da pesce, in questa occasione caro amico, è come vivere appièno il presente ma senza condividerlo. Non basta esserci e ringraziare chi vuoi tu (lassù, presumo dai tuoi gesti). Tra un bicchiere di buon vino e il pezzo di cioccolato fondente, tralasciare i particolari che sono la risorsa del presente è come nutrirsi di un cibo asettico.
Spettatore della tua realtà e di chi con te senza un odore condiviso. E’ una buona metafora.
Ora parti, grazie per l’opportunità di questa riflessione.
Buon viaggio, alla prossima.