Giunti a fine anno siamo soliti tirare le somme dell’anno volto al termine.
2018.
Un anno in cui tante cose sono accadute e che mi ha insegnato tanto.
Per me che sono sempre stata precisa, a tratti pignola e incapace di scendere a compromessi con gli imprevisti della vita. Per me che riuscire a fluire nella frenesia dei giorni e degli impegni sembrava impossibile. Per me che ho il difetto di andare troppo di fretta alla conquista degli obiettivi prefissati e ambiti; il 2018 mi ha fatto scoprire che se non ti opponi agli eventi della vita la serenità arriva, che a volte perdersi ha la sua importanza e che saper dare le giuste priorità è fondamentale.
Quest’anno ho viaggiato, ho fatto nuove conoscenze e stretto amicizie, ho avuto il piacere di provare discipline diverse, di mettermi in gioco, di sfidare la mia zona di comfort, alternando così momenti di duro lavoro e difficoltà a momenti di spensieratezza e leggerezza nell’affrontare e vivere il quotidiano.
Mai come in quest’anno ho appreso che la vita è come un viaggio in treno con le sue stazioni, i suoi cambi direzione ed i suoi incidenti di percorso. Che i grandi progetti sono la rotta da seguire per non perdersi e per non smarrire la motivazione e la passione nel fare, ma che allo stesso tempo è importante viversi il presente “qui ed ora”.
Mai come quest’anno ho realizzato che la felicità è ovunque e in ogni cosa; la felicità si nasconde nelle piccole cose, quelle che non fanno scalpore, ma che sono preziose!
La felicità nella tazzina di caffè che ogni mattina preparo.
La felicità nel mucchio di cose da fare ogni giorno.
La felicità quando bloccati nel traffico alla radio passa la canzone che ti fa cantare a squarciagola, ma te ne freghi se passi per matta.
La felicità nel vedere il cane scodinzolare quando fai ritorno a casa.
La felicità nel ritagliarsi del tempo per leggere un libro o per fare una corsa.
La felicità nel ricevere un messaggio inaspettato o un fiore.
La felicità nel bersi un tè caldo con un’amica speciale.
La felicità nel sentirsi accolti e amati per ogni singolo pregio e difetto da una madre e un padre.
La felicità nel camminare per godersi il panorama per poi rendersi conto che l’obiettivo da raggiungere può richiedere enormi dosi di fatica e costanza , ma tanto poi alla lunga ripaga…
“Fai dell’ordinario una poesia” è il mantra che ha segnato il mio 2018, ma è anche l’augurio che rivolgo a tutti per vivere un sereno 2019.
Buon fine e buon inizio anno !
2018.
Un anno in cui tante cose sono accadute e che mi ha insegnato tanto.
Per me che sono sempre stata precisa, a tratti pignola e incapace di scendere a compromessi con gli imprevisti della vita. Per me che riuscire a fluire nella frenesia dei giorni e degli impegni sembrava impossibile. Per me che ho il difetto di andare troppo di fretta alla conquista degli obiettivi prefissati e ambiti; il 2018 mi ha fatto scoprire che se non ti opponi agli eventi della vita la serenità arriva, che a volte perdersi ha la sua importanza e che saper dare le giuste priorità è fondamentale.
Quest’anno ho viaggiato, ho fatto nuove conoscenze e stretto amicizie, ho avuto il piacere di provare discipline diverse, di mettermi in gioco, di sfidare la mia zona di comfort, alternando così momenti di duro lavoro e difficoltà a momenti di spensieratezza e leggerezza nell’affrontare e vivere il quotidiano.
Mai come in quest’anno ho appreso che la vita è come un viaggio in treno con le sue stazioni, i suoi cambi direzione ed i suoi incidenti di percorso. Che i grandi progetti sono la rotta da seguire per non perdersi e per non smarrire la motivazione e la passione nel fare, ma che allo stesso tempo è importante viversi il presente “qui ed ora”.
Mai come quest’anno ho realizzato che la felicità è ovunque e in ogni cosa; la felicità si nasconde nelle piccole cose, quelle che non fanno scalpore, ma che sono preziose!
La felicità nella tazzina di caffè che ogni mattina preparo.
La felicità nel mucchio di cose da fare ogni giorno.
La felicità quando bloccati nel traffico alla radio passa la canzone che ti fa cantare a squarciagola, ma te ne freghi se passi per matta.
La felicità nel vedere il cane scodinzolare quando fai ritorno a casa.
La felicità nel ritagliarsi del tempo per leggere un libro o per fare una corsa.
La felicità nel ricevere un messaggio inaspettato o un fiore.
La felicità nel bersi un tè caldo con un’amica speciale.
La felicità nel sentirsi accolti e amati per ogni singolo pregio e difetto da una madre e un padre.
La felicità nel camminare per godersi il panorama per poi rendersi conto che l’obiettivo da raggiungere può richiedere enormi dosi di fatica e costanza , ma tanto poi alla lunga ripaga…
“Fai dell’ordinario una poesia” è il mantra che ha segnato il mio 2018, ma è anche l’augurio che rivolgo a tutti per vivere un sereno 2019.
Buon fine e buon inizio anno !