E’ sorprendente parlare con una adolescente di scacchi e scoprire come questo gioco rappresenti un’affascinante occasione di auto scoperta, autocontrollo, consapevolezza, problem solving e decisioni che possono far male.
Auto scoperta
Attraverso il gioco degli scacchi si scopre il divertimento conoscendo delle regole, applicandole man mano che si sviluppa il gioco, adattando comportamenti funzionali mossa dopo mossa, utilizzando delle strategie in uno scenario simbolico, mettendo all'angolo l’avversario.
Autocontrollo
Il tutto avviene nel silenzio, nell'eccitazione dell’attesa, nel ‘rumore’ dei ragionamenti, nell'urgenza di decidere, nell'incertezza della mossa da compiere.
Il gioco degli scacchi invita all'attenzione e alla presenza, alla calma e al rilassamento. In pratica si può vincere controllando le emozioni. E si può perdere per le tensioni generate da aspettative irrealistiche, per la paura di sbagliare, per l’ansia che offusca il pensiero.
Consapevolezza
Chi gioca esplora se stesso attraverso uno specchio magico. Attraverso la lettura dei pezzi sul piano di gioco, il significato che assumono le diverse posizioni e il senso del loro movimento, il giocatore scopre l’eleganza e la logica del gioco, prevede le mosse future, adotta strategie e acuisce le proprie percezioni attraverso l’intuizione.
Problem solving
Attraverso l’attenzione e la consapevolezza conosce le proprie azioni e reazioni e come farvi fronte. Si addestra per modellare comportamenti che lascino il segno, affronta problematiche e difficoltà, accresce l’autostima e impone un controllo sulla realtà del gioco e … della vita.
Decisioni che possono fare male
Tante volte però lo scacco è mentale. Si rimane intrappolati nel giudizio, nell'ansia del tempo che scorre, nell'indecisione di una scelta, nella deriva di una sconfitta, nel rimuginio dei pensieri.
Non si impara più dagli errori e dall'esperienza, e perdere diventa un castigo.
Questa è il gioco della vita e gli scacchi ne rappresentano il riassunto.
Si può perdere senza perdersi. E si può vincere quando non si perde il sorriso.
Auto scoperta
Attraverso il gioco degli scacchi si scopre il divertimento conoscendo delle regole, applicandole man mano che si sviluppa il gioco, adattando comportamenti funzionali mossa dopo mossa, utilizzando delle strategie in uno scenario simbolico, mettendo all'angolo l’avversario.
Autocontrollo
Il tutto avviene nel silenzio, nell'eccitazione dell’attesa, nel ‘rumore’ dei ragionamenti, nell'urgenza di decidere, nell'incertezza della mossa da compiere.
Il gioco degli scacchi invita all'attenzione e alla presenza, alla calma e al rilassamento. In pratica si può vincere controllando le emozioni. E si può perdere per le tensioni generate da aspettative irrealistiche, per la paura di sbagliare, per l’ansia che offusca il pensiero.
Consapevolezza
Chi gioca esplora se stesso attraverso uno specchio magico. Attraverso la lettura dei pezzi sul piano di gioco, il significato che assumono le diverse posizioni e il senso del loro movimento, il giocatore scopre l’eleganza e la logica del gioco, prevede le mosse future, adotta strategie e acuisce le proprie percezioni attraverso l’intuizione.
Problem solving
Attraverso l’attenzione e la consapevolezza conosce le proprie azioni e reazioni e come farvi fronte. Si addestra per modellare comportamenti che lascino il segno, affronta problematiche e difficoltà, accresce l’autostima e impone un controllo sulla realtà del gioco e … della vita.
Decisioni che possono fare male
Tante volte però lo scacco è mentale. Si rimane intrappolati nel giudizio, nell'ansia del tempo che scorre, nell'indecisione di una scelta, nella deriva di una sconfitta, nel rimuginio dei pensieri.
Non si impara più dagli errori e dall'esperienza, e perdere diventa un castigo.
Questa è il gioco della vita e gli scacchi ne rappresentano il riassunto.
Si può perdere senza perdersi. E si può vincere quando non si perde il sorriso.