Esserci, essere nel mondo e averne cura.
Vorrei essere presente per me e per le persone che fanno parte della mia vita e a cui tengo.
Vorrei esserci con umiltà, senza giudizio, in ascolto e comprensione; vorrei esserci con empatia, vorrei poter aiutare prestando attenzione a chi mi circonda, imparando a sentire e a riconoscere le emozioni e a lasciarle fluire.
Per questo sono in cammino.
Voglio esserci per il mio primo amore con tenerezza e passione, voglio esserci per la mia famiglia, per i miei amici, voglio esserci per il mio lavoro e per tutte le anime che incontrerò sul mio cammino.
Voglio esserci nei momenti felici e nei momenti difficili.
La vita è un viaggio imprevedibile, si può dire che io sia ancora piuttosto all’inizio di questo viaggio ma specie nell’ultimo anno trascorso ho dovuto superare tanti step e a causa del mio carattere introverso e timido ho fatto molta fatica a vedere il bello e il positivo nelle cose che mi sono successe.
Ma la vita ci mette intorno le persone giuste, le persone che con la loro presenza e il loro saper ascoltare senza giudicare ti danno gli input giusti e la forza per superare gli ostacoli e crescere.
Ognuno di noi nasce con delle determinate caratteristiche, ognuno di noi ha dei pregi e dei difetti.
Se ci guardiamo bene ci sono sempre delle cose per cui lamentarci.
Vorrei che diventasse il mio mantra la storia dell’ape e della mosca.
L’ape che vola su bellissimi prati ma anche su luoghi coperti di immondizia, cerca sempre il fiore e in ogni fiore ne cerca l’essenza, rimane concentrata sulla ricerca del nettare e ci insegna l’arte di focalizzarci sugli aspetti positivi e affrontare in modo opportuno le carenze di ognuno. Così dobbiamo sempre cercare le buone qualità in noi e nelle persone che ci circondano.
La mosca invece rappresenta un altro tipo di modalità di rapporto con gli altri. Proprio la mosca, infatti, può attraversare sterminati campi di fiori pieni di nettare ma non sarà attratta dal loro profumo bensì si concentrerà sempre a cercare e a succhiare la spazzatura.
Ecco che analizzando il comportamento dell’ape e della mosca dobbiamo trovare l’esempio per migliorare la qualità della nostra vita.
Non so ancora come sarà la mia vita, cosa mi riserverà il futuro e cosa diventerò, ci vuole una vita intera per diventare quello che siamo, ma mi auguro di esserci nel senso positivo e quindi come l’ape e di capire che ogni gioia, ogni avversità e ogni dolore contribuiscono a farmi diventare quello che sono destinata ad essere fin dal principio.
Vorrei essere presente per me e per le persone che fanno parte della mia vita e a cui tengo.
Vorrei esserci con umiltà, senza giudizio, in ascolto e comprensione; vorrei esserci con empatia, vorrei poter aiutare prestando attenzione a chi mi circonda, imparando a sentire e a riconoscere le emozioni e a lasciarle fluire.
Per questo sono in cammino.
Voglio esserci per il mio primo amore con tenerezza e passione, voglio esserci per la mia famiglia, per i miei amici, voglio esserci per il mio lavoro e per tutte le anime che incontrerò sul mio cammino.
Voglio esserci nei momenti felici e nei momenti difficili.
La vita è un viaggio imprevedibile, si può dire che io sia ancora piuttosto all’inizio di questo viaggio ma specie nell’ultimo anno trascorso ho dovuto superare tanti step e a causa del mio carattere introverso e timido ho fatto molta fatica a vedere il bello e il positivo nelle cose che mi sono successe.
Ma la vita ci mette intorno le persone giuste, le persone che con la loro presenza e il loro saper ascoltare senza giudicare ti danno gli input giusti e la forza per superare gli ostacoli e crescere.
Ognuno di noi nasce con delle determinate caratteristiche, ognuno di noi ha dei pregi e dei difetti.
Se ci guardiamo bene ci sono sempre delle cose per cui lamentarci.
Vorrei che diventasse il mio mantra la storia dell’ape e della mosca.
L’ape che vola su bellissimi prati ma anche su luoghi coperti di immondizia, cerca sempre il fiore e in ogni fiore ne cerca l’essenza, rimane concentrata sulla ricerca del nettare e ci insegna l’arte di focalizzarci sugli aspetti positivi e affrontare in modo opportuno le carenze di ognuno. Così dobbiamo sempre cercare le buone qualità in noi e nelle persone che ci circondano.
La mosca invece rappresenta un altro tipo di modalità di rapporto con gli altri. Proprio la mosca, infatti, può attraversare sterminati campi di fiori pieni di nettare ma non sarà attratta dal loro profumo bensì si concentrerà sempre a cercare e a succhiare la spazzatura.
Ecco che analizzando il comportamento dell’ape e della mosca dobbiamo trovare l’esempio per migliorare la qualità della nostra vita.
Non so ancora come sarà la mia vita, cosa mi riserverà il futuro e cosa diventerò, ci vuole una vita intera per diventare quello che siamo, ma mi auguro di esserci nel senso positivo e quindi come l’ape e di capire che ogni gioia, ogni avversità e ogni dolore contribuiscono a farmi diventare quello che sono destinata ad essere fin dal principio.