Voce del verbo .. COMUNICARE !
Ebbene si, oggi giorno non si parla d’altro e, a ragion veduta, comunicare efficacemente è una delle meta competenze fondamentali che ci completano come professionisti e ci valorizzano come persone.
Ovviamente mi riferisco in questo contesto all’accezione più ampia del termine, ovvero a tutti gli aspetti di comprensione, empatia, semiotica, semantica, comunicazione verbale e non, scritta e non .. e chi più ne ha più ne metta, che hanno a che fare con il tema della comunicazione.
Ma occorre notare come, in modo quasi esclusivo, in qualsiasi ambito la comunicazione venga discussa, tutto quanto detto afferisca alla nostra dimensione interpersonale, ovvero a tutto quello che ha a che fare con il noi in mezzo agli altri.
Ma qui una domanda mi arriva spontanea .. Ma tra me e me, come comunico ? … Lo ammetto, non sempre sono così attenta alla forma e al contenuto di ciò che mi dico, anzi ! Sono una professionista nel giudicarmi, nello sminuirmi, nel prestare attenzione più a ciò che non va che a ciò che di buono c’è, nel sottolinearmi ciò che avrei dovuto dire o fare e che non ho fatto … tutto ciò con innegabili ripercussioni negative sulla mia autostima!
Eppure ne sono consapevole, la prima persona da incontrare e di cui avere cura sono proprio io, quindi come sviluppare un buon dialogo interiore? Come essere gentili e rispettosi di sé prima che dell’altro?
Molta semplicità, modestia, autenticità occorrono quando si parla con sé. Non servono paroloni, non ci giudica nessuno, non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno, dobbiamo solo trovare le parole giuste per noi, per darci coraggio, per darci sicurezza, per dimostrarci un pochino di amore, per toccare quei tasti e far vibrare quelle corde che sono significative solo per noi stessi.
Altro ci può aiutare, certo. Ad esempio, la pratica del rilassamento, dal training autogeno a quello mentale, ci può aiutare a sviluppare un linguaggio positivo per noi, se non altro per il fatto che semplicemente si sta in ascolto e ci si guida nella percezione della propria corporeità e della propria dimensione interiore, in modo avulso da qualsiasi carattere prestazionale.
Potremmo provare anche a dirci qualcosa di carino o esercitarci a trovare un istante della nostra giornata in cui ci siamo minimamente sentiti fieri di noi e ricordarcelo, o ancora rammentare a noi stessi quali sono i nostri valori esistenziali, quelli che ci caratterizzano come persone e per i quali vorremmo essere ricordati.
Ultimo ma non ultimo, per la nostra autostima, per la nostra motivazione, per in nostro senso di noi e di noi nel mondo, fondamentale a mio avviso è sviluppare la capacità di farsi domande, ma soprattutto di rispondersi, in modo sincero e onesto. E’ un grande atto di coraggio. Perché? Per capire chi siamo davvero, per capire quali sono i nostri desideri profondi, ma anche le nostre paure e le nostre resistenze.
Farsi domande è facile rispondersi un po’ meno, ma ne vale la pena. Perché? Semplicemente per diventare quello che già siamo e per stare bene con noi stessi, oltre che con gli altri.
Ebbene si, oggi giorno non si parla d’altro e, a ragion veduta, comunicare efficacemente è una delle meta competenze fondamentali che ci completano come professionisti e ci valorizzano come persone.
Ovviamente mi riferisco in questo contesto all’accezione più ampia del termine, ovvero a tutti gli aspetti di comprensione, empatia, semiotica, semantica, comunicazione verbale e non, scritta e non .. e chi più ne ha più ne metta, che hanno a che fare con il tema della comunicazione.
Ma occorre notare come, in modo quasi esclusivo, in qualsiasi ambito la comunicazione venga discussa, tutto quanto detto afferisca alla nostra dimensione interpersonale, ovvero a tutto quello che ha a che fare con il noi in mezzo agli altri.
Ma qui una domanda mi arriva spontanea .. Ma tra me e me, come comunico ? … Lo ammetto, non sempre sono così attenta alla forma e al contenuto di ciò che mi dico, anzi ! Sono una professionista nel giudicarmi, nello sminuirmi, nel prestare attenzione più a ciò che non va che a ciò che di buono c’è, nel sottolinearmi ciò che avrei dovuto dire o fare e che non ho fatto … tutto ciò con innegabili ripercussioni negative sulla mia autostima!
Eppure ne sono consapevole, la prima persona da incontrare e di cui avere cura sono proprio io, quindi come sviluppare un buon dialogo interiore? Come essere gentili e rispettosi di sé prima che dell’altro?
Molta semplicità, modestia, autenticità occorrono quando si parla con sé. Non servono paroloni, non ci giudica nessuno, non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno, dobbiamo solo trovare le parole giuste per noi, per darci coraggio, per darci sicurezza, per dimostrarci un pochino di amore, per toccare quei tasti e far vibrare quelle corde che sono significative solo per noi stessi.
Altro ci può aiutare, certo. Ad esempio, la pratica del rilassamento, dal training autogeno a quello mentale, ci può aiutare a sviluppare un linguaggio positivo per noi, se non altro per il fatto che semplicemente si sta in ascolto e ci si guida nella percezione della propria corporeità e della propria dimensione interiore, in modo avulso da qualsiasi carattere prestazionale.
Potremmo provare anche a dirci qualcosa di carino o esercitarci a trovare un istante della nostra giornata in cui ci siamo minimamente sentiti fieri di noi e ricordarcelo, o ancora rammentare a noi stessi quali sono i nostri valori esistenziali, quelli che ci caratterizzano come persone e per i quali vorremmo essere ricordati.
Ultimo ma non ultimo, per la nostra autostima, per la nostra motivazione, per in nostro senso di noi e di noi nel mondo, fondamentale a mio avviso è sviluppare la capacità di farsi domande, ma soprattutto di rispondersi, in modo sincero e onesto. E’ un grande atto di coraggio. Perché? Per capire chi siamo davvero, per capire quali sono i nostri desideri profondi, ma anche le nostre paure e le nostre resistenze.
Farsi domande è facile rispondersi un po’ meno, ma ne vale la pena. Perché? Semplicemente per diventare quello che già siamo e per stare bene con noi stessi, oltre che con gli altri.