"No grazie, non fumo"
Non fumo, non bevo alcolici, non mi sono mai drogata, sono sempre stata attenta a "mangiare bene", insomma non ho "vizi"!
Ma i tempi sono cambiati e con essi i nostri stili di vita, abitudini, comportamenti ed esigenze, e spesso non ci accorgiamo di essere caduti nella trappola delle "nuove dipendenze", molto più subdole e mascherate perché non determinate da "sostanze esterne". Tali forme di dipendenza pur non comportando l'uso di sostanze psicoattive, hanno effetti che sono altrettanto preoccupanti ed a volte persino devastanti.
Sono le cosidette "nuove dipendenze", new addictions, cioè dei comportamenti di dipendenza "socialmente accettati", quali la dipendenza da internet (social network, chat, watsup...), cellulare, televisore, shopping, gioco d'azzardo (videopoker), cibo spazzatura (fast-food), dal lavoro ed anche dalle relazioni affettive e dal sesso.
Di che tipo di dipendenze stiamo parlando?
Stiamo parlando di comportamenti che ripetuti ossessivamente, fino all'estremo o in modo continuato e/o insensato, smettono di svolgere il loro ruolo sociale per schiavizzare l'essere umano senza che se ne accorga.
Passare ore ed ore al cellulare, al computer, al videopoker, senza rendersi conto del tempo che passa, ma anche rimanere in ufficio sistematicamente ben oltre l'orario di lavoro, o rischiare la vita ripetutamente praticando sport estremi, essere ossessionati dall'aspetto fisico e magari passare tanto tempo a fare attività fisica e sportiva, sono solo alcuni esempi di persone che hanno perso il senso della misura e che, anche se non riescono ad ammetterlo, sono "dipendenti", annullano la propria vita ed a volte anche quella degli altri che gli stanno vicino.
Il problema vero sembra essere quello di come riempire l'esistenza o non affrontare i propri problemi, cercando di sostituire i pensieri insidiosi.
Queste nuove forme di dipendenza sono in costante aumento e mettono radici su insicurezze, false speranze, desideri effimeri, immaturità, incertezze e ci rivelano chiaramente che le trasformazioni della nostra epoca hanno determinato cambiamenti significativi negli stili di vita individuali e collettivi generando, accanto a nuovi benesseri, anche falsi bisogni e nuove inquietudini.
Esse sono molto più insidiose perché meno riconoscibili e meno trattabili con mezzi terapeutici, le persone colpite sentono una vera e propria schiavitù fisica ed anche sintomi precisi, quasi delle vere e proprie sindromi di astinenza e possono avvertire nausea, mal di testa, senso di vertigine, vomito, sviluppare aggressività, ansia ed atteggiamenti patologici.
Persone di diversa età, esperienze, situazioni sociali, professioni, con vari tipi di realtà affettive, situazioni lavorative, valori di stress, visione della propria immagine, ecc...spesso sono persone estremamente fragili e schiacciate da situazioni stressanti non gestite efficacemente, soffocate da richieste continue esterne, da una società che è sempre più veloce ed esigente, che crea tante possibilità quanti vuoti, stress, paranoie e costruzioni di false immagini di se stessi per poter stare al passo con i tempi.
E se non si riesce a fare tutto e ad essere al top, siamo circondati da falsi conforti e facili alternative a portata di mano che ci lusingano e ci offrono invitanti compensazioni.
A noi la scelta.
Non fumo, non bevo alcolici, non mi sono mai drogata, sono sempre stata attenta a "mangiare bene", insomma non ho "vizi"!
Ma i tempi sono cambiati e con essi i nostri stili di vita, abitudini, comportamenti ed esigenze, e spesso non ci accorgiamo di essere caduti nella trappola delle "nuove dipendenze", molto più subdole e mascherate perché non determinate da "sostanze esterne". Tali forme di dipendenza pur non comportando l'uso di sostanze psicoattive, hanno effetti che sono altrettanto preoccupanti ed a volte persino devastanti.
Sono le cosidette "nuove dipendenze", new addictions, cioè dei comportamenti di dipendenza "socialmente accettati", quali la dipendenza da internet (social network, chat, watsup...), cellulare, televisore, shopping, gioco d'azzardo (videopoker), cibo spazzatura (fast-food), dal lavoro ed anche dalle relazioni affettive e dal sesso.
Di che tipo di dipendenze stiamo parlando?
Stiamo parlando di comportamenti che ripetuti ossessivamente, fino all'estremo o in modo continuato e/o insensato, smettono di svolgere il loro ruolo sociale per schiavizzare l'essere umano senza che se ne accorga.
Passare ore ed ore al cellulare, al computer, al videopoker, senza rendersi conto del tempo che passa, ma anche rimanere in ufficio sistematicamente ben oltre l'orario di lavoro, o rischiare la vita ripetutamente praticando sport estremi, essere ossessionati dall'aspetto fisico e magari passare tanto tempo a fare attività fisica e sportiva, sono solo alcuni esempi di persone che hanno perso il senso della misura e che, anche se non riescono ad ammetterlo, sono "dipendenti", annullano la propria vita ed a volte anche quella degli altri che gli stanno vicino.
Il problema vero sembra essere quello di come riempire l'esistenza o non affrontare i propri problemi, cercando di sostituire i pensieri insidiosi.
Queste nuove forme di dipendenza sono in costante aumento e mettono radici su insicurezze, false speranze, desideri effimeri, immaturità, incertezze e ci rivelano chiaramente che le trasformazioni della nostra epoca hanno determinato cambiamenti significativi negli stili di vita individuali e collettivi generando, accanto a nuovi benesseri, anche falsi bisogni e nuove inquietudini.
Esse sono molto più insidiose perché meno riconoscibili e meno trattabili con mezzi terapeutici, le persone colpite sentono una vera e propria schiavitù fisica ed anche sintomi precisi, quasi delle vere e proprie sindromi di astinenza e possono avvertire nausea, mal di testa, senso di vertigine, vomito, sviluppare aggressività, ansia ed atteggiamenti patologici.
Persone di diversa età, esperienze, situazioni sociali, professioni, con vari tipi di realtà affettive, situazioni lavorative, valori di stress, visione della propria immagine, ecc...spesso sono persone estremamente fragili e schiacciate da situazioni stressanti non gestite efficacemente, soffocate da richieste continue esterne, da una società che è sempre più veloce ed esigente, che crea tante possibilità quanti vuoti, stress, paranoie e costruzioni di false immagini di se stessi per poter stare al passo con i tempi.
E se non si riesce a fare tutto e ad essere al top, siamo circondati da falsi conforti e facili alternative a portata di mano che ci lusingano e ci offrono invitanti compensazioni.
A noi la scelta.