La felicità è semplice!
Bastano delle scarpe da corsa, un cielo di pioggia sottile a percorrermi dalla testa ai piedi e l'incontro di una primavera imminente affacciata alla finestra delle trasformazioni.
Corro! Un passo dopo l'altro fra le colline umide.
Corro e il sudore si mescola alle nubi.
Corro e i pensieri tormentati svaniscono!
Chi mi osserva, chi appoggia lo sguardo in questa realtà, vede una donna sorridente che fa sport.
Ma nelle simmetrie dei movimenti, nell'assaggio del divenire, i miei passi valgono di più.
C'è uno spazio presente, lo spazio dell'osservazione e delle percezioni.
Le piante mi vengono incontro, i piedi toccano il suolo a un ritmo ben scandito; producono un suono. Incontro la natura nelle creature e negli occhi delle persone.
Sento la pioggia battente e l'aria fresca fra le dita delle mani; avverto il profumo delle foglie languide!
Poi c'è uno spazio interiore molto più vasto, fatto di carne e anima che si abbracciano, si intrecciano nella sinergia dei movimenti; come corpi avvinghiati nell'amore, si fondono in un susseguirsi di emozioni e desiderio.
Gambe di brace sprigionano una forza che abbaglia la vita e il respiro corto muove le costole a mantice e il fiato entra ed esce. Entra ed esce e mi illumina come un tizzone.
Attendo l'emozione dei muscoli che vibrano, si perde lo sguardo nel pulsare cardiaco, nell'appetito della velocità!
Mi guardo da dentro;mi vedo da fuori! Nutrita della mia fatica, salto oltre la siepe di questa verità.
Oltre queste gambe che si muovono libere, come il mio cuore liberato nell'amore in tutte le sue direzioni.
Anch'io sono della natura, anch'io sono primavera di corpo sottile che scorre nel continuo sentimento delle gemme che schiudono innamorate.
E nella dimensione della fantasia i satelliti della creatività iniziano a orbitare producendo un arco e freccia di immagini. Le scelgo appropriatamente per l'evento che incombe; non resisto!
Le colgo come i fiori che sfilano fra le mie scarpe. Le accudisco e si sprigionano. Innalzano i bordi delle mie labbra felici!
Sono guerriero, sono uccello che vola (chissà cosa vedono da lassù! ) sono giovane e cresco ad ogni passo lanciato. Bambino, figlia, donna, animale, quieta acqua di lago...e onda che si schianta famelica.
Come i piedi di una coppia di ballerini, le dimensioni si intrecciano nel musicale ritmo, sempre più intenso e veloce. Nell'abilità di questa danza parallela, in un istante diviene unica figura di sovrapposizioni che si sposta nel tempo e nello spazio...ma in quanti mondi!
Eppure chi mi guarda, vede soltanto una donna sorridente che fa sport.
Bastano delle scarpe da corsa, un cielo di pioggia sottile a percorrermi dalla testa ai piedi e l'incontro di una primavera imminente affacciata alla finestra delle trasformazioni.
Corro! Un passo dopo l'altro fra le colline umide.
Corro e il sudore si mescola alle nubi.
Corro e i pensieri tormentati svaniscono!
Chi mi osserva, chi appoggia lo sguardo in questa realtà, vede una donna sorridente che fa sport.
Ma nelle simmetrie dei movimenti, nell'assaggio del divenire, i miei passi valgono di più.
C'è uno spazio presente, lo spazio dell'osservazione e delle percezioni.
Le piante mi vengono incontro, i piedi toccano il suolo a un ritmo ben scandito; producono un suono. Incontro la natura nelle creature e negli occhi delle persone.
Sento la pioggia battente e l'aria fresca fra le dita delle mani; avverto il profumo delle foglie languide!
Poi c'è uno spazio interiore molto più vasto, fatto di carne e anima che si abbracciano, si intrecciano nella sinergia dei movimenti; come corpi avvinghiati nell'amore, si fondono in un susseguirsi di emozioni e desiderio.
Gambe di brace sprigionano una forza che abbaglia la vita e il respiro corto muove le costole a mantice e il fiato entra ed esce. Entra ed esce e mi illumina come un tizzone.
Attendo l'emozione dei muscoli che vibrano, si perde lo sguardo nel pulsare cardiaco, nell'appetito della velocità!
Mi guardo da dentro;mi vedo da fuori! Nutrita della mia fatica, salto oltre la siepe di questa verità.
Oltre queste gambe che si muovono libere, come il mio cuore liberato nell'amore in tutte le sue direzioni.
Anch'io sono della natura, anch'io sono primavera di corpo sottile che scorre nel continuo sentimento delle gemme che schiudono innamorate.
E nella dimensione della fantasia i satelliti della creatività iniziano a orbitare producendo un arco e freccia di immagini. Le scelgo appropriatamente per l'evento che incombe; non resisto!
Le colgo come i fiori che sfilano fra le mie scarpe. Le accudisco e si sprigionano. Innalzano i bordi delle mie labbra felici!
Sono guerriero, sono uccello che vola (chissà cosa vedono da lassù! ) sono giovane e cresco ad ogni passo lanciato. Bambino, figlia, donna, animale, quieta acqua di lago...e onda che si schianta famelica.
Come i piedi di una coppia di ballerini, le dimensioni si intrecciano nel musicale ritmo, sempre più intenso e veloce. Nell'abilità di questa danza parallela, in un istante diviene unica figura di sovrapposizioni che si sposta nel tempo e nello spazio...ma in quanti mondi!
Eppure chi mi guarda, vede soltanto una donna sorridente che fa sport.