A volte capita sentire… il proprio respiro corto costretto all’interno del petto ed il cuore che batte come se volesse reagire ad uno stato di impedimento fisico che inizia dalla mente, poi qualcosa di semplice e di naturale cambia le sensazioni, qualcosa di semplice come l’alzare gli occhi e guardare più lontano verso l’orizzonte, il semplice lavarsi il viso con acqua corrente, oppure il fare un respiro più profondo che si
mette in contrasto con la sensazione di chiusura, un respiro che arriva come per mettere in sintonia il corpo con la mente, ad un certo punto cambiano le prospettive le cose diventano più chiare, si ha poi la paura di violentare nuovamente il cuore, la mente…..
Il respiro, la vista, il movimento, forse doti naturali o forse donati, attività normali che se non assecondate, se non ascoltate cambiano il modo, di vivere il mondo che ci circonda.
Lo sport in genere è forse il mondo di mezzo tra la vita reale e la sua finzione, “arti marziali, calcio, sci, apnea, scherma, danza, corsa, nuoto……”, Difensore della nostra salute, Combattente accanito dei limiti fisici e psicologici, Guardiano delle sensazioni e delle emozioni.
Nel mondo dell’apnea non a caso tutto è amplificato, il respiro con il suo movimento entra in simbiosi con il cuore e con la mente, grazie al potere amplificatore dell’acqua percepiamo tutto ciò che è giusto per noi, non ci immergiamo per fuggire dalla vita, ci immergiamo per non farci sfuggire la vita, per qualche strana ragione quando lo facciamo, lo stress e ciò che non ci appartiene rimane in superficie e sott’acqua siamo liberi di decidere.
Quando troviamo la porta che collega la vita reale con la sua finzione ci sentiamo realizzati con un respiro ampio in piena armonia con la natura e con noi stessi.
Sento vicino a me e vicino ai bisogni dell’uomo il motto di Jacques Mayol
'Essere libero come gli animali selvatici. Tuffarsi nudo, come un delfino, negli abissi del mare, involarsi altissimo nell’azzurro infinito del cielo e planare, silenzioso, come l’albatro sul mondo meschino dell’uomo, diventare l’aria, far corpo nell’acqua con l’acqua, fondersi e ritrovarsi'.
mette in contrasto con la sensazione di chiusura, un respiro che arriva come per mettere in sintonia il corpo con la mente, ad un certo punto cambiano le prospettive le cose diventano più chiare, si ha poi la paura di violentare nuovamente il cuore, la mente…..
Il respiro, la vista, il movimento, forse doti naturali o forse donati, attività normali che se non assecondate, se non ascoltate cambiano il modo, di vivere il mondo che ci circonda.
Lo sport in genere è forse il mondo di mezzo tra la vita reale e la sua finzione, “arti marziali, calcio, sci, apnea, scherma, danza, corsa, nuoto……”, Difensore della nostra salute, Combattente accanito dei limiti fisici e psicologici, Guardiano delle sensazioni e delle emozioni.
Nel mondo dell’apnea non a caso tutto è amplificato, il respiro con il suo movimento entra in simbiosi con il cuore e con la mente, grazie al potere amplificatore dell’acqua percepiamo tutto ciò che è giusto per noi, non ci immergiamo per fuggire dalla vita, ci immergiamo per non farci sfuggire la vita, per qualche strana ragione quando lo facciamo, lo stress e ciò che non ci appartiene rimane in superficie e sott’acqua siamo liberi di decidere.
Quando troviamo la porta che collega la vita reale con la sua finzione ci sentiamo realizzati con un respiro ampio in piena armonia con la natura e con noi stessi.
Sento vicino a me e vicino ai bisogni dell’uomo il motto di Jacques Mayol
'Essere libero come gli animali selvatici. Tuffarsi nudo, come un delfino, negli abissi del mare, involarsi altissimo nell’azzurro infinito del cielo e planare, silenzioso, come l’albatro sul mondo meschino dell’uomo, diventare l’aria, far corpo nell’acqua con l’acqua, fondersi e ritrovarsi'.