La persona è il nodo cruciale del Network, l’elemento costitutivo, l'elemento base.
Il greco chiama la persona prosopos: chi, colui, che mi sta di fronte.
Il Networking prevede che si faccia propria la convinzione che pochissimo si possa fare senza lavorare e collaborare con gli altri.
Il tutto è più grande della somma delle parti. Un networker che costruisce una rete mette in ordine priorità e valori e sceglie di escluderne alcuni pezzi.
Rinuncia perché è conscio che far incontrare bisogni e risorse sia un’impresa difficile.
Spesso risorse, soluzioni e idee possono venire dagli individui più impensati e dimenticati.
Uno degli errori più diffusi è quello di crederci il centro della rete.
A mio parere. Non è così ! Siamo una parte, un nodo. Non siamo il centro.
Dimenticarlo porta a una rapida esclusione dal sistema. I comportamenti che sono attuati da chi lascia che il suo egocentrismo prenda il controllo sono sempre improntati a un assorbimento delle energie altrui senza compensazione.
E gli altri questi comportamenti lo avvertono e naturalmente escluderanno l’elemento estraneo. Lo seccheranno tagliando i canali del nutrimento del Network, cioè gli scambi d’informazioni.
Per questo, mantenere calma, controllo e consapevolezza di sé è fondamentale.
Nessuno ci deve nulla per definizione.
Quello che eventualmente otterremo è frutto della nostra azione e della Grazia.
Chiedete supporto? Date supporto. Chiedete informazioni? Date informazioni.
Chiedete amore? Date amore.
Siate originali. Il Networking è un modo di vivere, è un’abilità, fa parte della vostra vita, ma non è la vita in se stessa.
Come tutte le attività umane, anche il Network, richiede perseveranza e saggezza.
Perseveranza nel pretendere il meglio da sé e saggezza nell’accettare inevitabili impossibilità.
Ogni giorno eseguiamo azioni di NW, possono essere formali o informali, ma condividiamo idee, risorse, informazioni per arrivare e raggiungere scopi che possono essere individuali o di gruppo.
Ogni tanto occorre classificare i contatti per ambiti di appartenenza.
Ogni tanto dovremmo puntare sul costruire un team multidisciplinare.
Un gruppo di persone con competenze differenti, personalità differenti, approcci differenti.
Un team dedicato a raggiungere più risultati dove ognuno contribuirà con la sua specifica abilità ed esperienza.
La base del vostro NW è quella piattaforma su cui innalzerete la vostra struttura di conoscenze.
Logico che si debba trattare di una base solida e possibilmente ampia.
Chi sono le persone che naturalmente fanno parte del vostro mondo?
Provate a elencarle.
Buona esplorazione.
Tutto è difficile, prima di essere semplice. (Thomas Full)
Il greco chiama la persona prosopos: chi, colui, che mi sta di fronte.
Il Networking prevede che si faccia propria la convinzione che pochissimo si possa fare senza lavorare e collaborare con gli altri.
Il tutto è più grande della somma delle parti. Un networker che costruisce una rete mette in ordine priorità e valori e sceglie di escluderne alcuni pezzi.
Rinuncia perché è conscio che far incontrare bisogni e risorse sia un’impresa difficile.
Spesso risorse, soluzioni e idee possono venire dagli individui più impensati e dimenticati.
Uno degli errori più diffusi è quello di crederci il centro della rete.
A mio parere. Non è così ! Siamo una parte, un nodo. Non siamo il centro.
Dimenticarlo porta a una rapida esclusione dal sistema. I comportamenti che sono attuati da chi lascia che il suo egocentrismo prenda il controllo sono sempre improntati a un assorbimento delle energie altrui senza compensazione.
E gli altri questi comportamenti lo avvertono e naturalmente escluderanno l’elemento estraneo. Lo seccheranno tagliando i canali del nutrimento del Network, cioè gli scambi d’informazioni.
Per questo, mantenere calma, controllo e consapevolezza di sé è fondamentale.
Nessuno ci deve nulla per definizione.
Quello che eventualmente otterremo è frutto della nostra azione e della Grazia.
Chiedete supporto? Date supporto. Chiedete informazioni? Date informazioni.
Chiedete amore? Date amore.
Siate originali. Il Networking è un modo di vivere, è un’abilità, fa parte della vostra vita, ma non è la vita in se stessa.
Come tutte le attività umane, anche il Network, richiede perseveranza e saggezza.
Perseveranza nel pretendere il meglio da sé e saggezza nell’accettare inevitabili impossibilità.
Ogni giorno eseguiamo azioni di NW, possono essere formali o informali, ma condividiamo idee, risorse, informazioni per arrivare e raggiungere scopi che possono essere individuali o di gruppo.
Ogni tanto occorre classificare i contatti per ambiti di appartenenza.
Ogni tanto dovremmo puntare sul costruire un team multidisciplinare.
Un gruppo di persone con competenze differenti, personalità differenti, approcci differenti.
Un team dedicato a raggiungere più risultati dove ognuno contribuirà con la sua specifica abilità ed esperienza.
La base del vostro NW è quella piattaforma su cui innalzerete la vostra struttura di conoscenze.
Logico che si debba trattare di una base solida e possibilmente ampia.
Chi sono le persone che naturalmente fanno parte del vostro mondo?
Provate a elencarle.
Buona esplorazione.
Tutto è difficile, prima di essere semplice. (Thomas Full)