Nella splendida cornice del Teatro San Marco di Vicenza, Alessandro Stella, Paola Negrini e lo staff di Apnea Futura, hanno fatto un regalo a me, Lorenzo Savioli, e credo a tutta la nostra associazione UP STEP, di poter intervistare due straordinari protagonisti dell’Apnea Moderna: Alessia Zecchini (pluricampionessa mondiale) e Michele Tomasi (pluricampione mondiale).
Le domande che abbiamo rivolto a due persone così speciali, hanno riguardato i seguenti temi:
‘Come fai a fare quello che fai? Cosa ti ha aiutato a realizzare performance cosi importanti nell'ultimo anno? Che cosa pensi prima di una gara? Quando realizzi una performance di 4 minuti, qual è la dinamica delle tue emozioni? Cosa ti passa per la mente? Cosa pensi nelle varie fasi? Discesa, cartellino, ultimi metri? Come ti controlli in quella determinata performance? Quanto tempo dedichi all'allenamento e cosa fai? Quanto è importante la routine …? Utilizzi agganci psicologici? Quando pensi ‘sono al limite’, come gestisci la sicurezza?
E così abbiamo fatto: in una piccola sala, con un micro-imbarazzo per la spontaneità dell’occasione, abbiamo aperto le danze incuriosendoci di cosa accade nell'intimo dei protagonisti.
Dalle domande e dalle risposte apparentemente semplici di Alessia e Michele sono nate le riflessioni che portiamo alla vostra attenzione.
Con Michele abbiamo visto la straordinaria varietà di metodi di preparazione a una gara: dalla massima concentrazione al bisogno di distrarsi, dalla gestione degli stimoli alla massima concentrazione in pochi minuti, dalla ritualità di un protocollo all'assenza di aspettative.
Con Alessia, la sintesi è una poesia dello sport che tutti vorrebbero condividere con lei: eleganza, naturalezza, piacere.
‘Il mantra di Alessia è ‘perfezionati e divertiti!'
L’apnea è movimento, respiro e ascolto.
Allungati, respira e concentrati sul tuffo. Nient’altro.
Non pensare a niente, pensa solo a quello che stai facendo.
Sii spontaneo e … consapevole.
Se prima agivi per dovere, oggi cerca il piacere e la voglia di fare.
Il piacere è una bellezza in sé.
L’apnea ti ha permesso di arricchirti del fascino del mare, della natura e della conoscenza di te.
Ti ha permesso di esplorare i meccanismi che non conoscevi: pensieri, sensazioni, automatismi e verificare come stai, i tempi realizzati, lo stato di salute e benessere.
Stai tranquillo, respira, non pensare a nulla che non sia il movimento, aggancia pensieri positivi e tuffati con piacere.
Non pensare proprio a niente. Al massimo pensa che hai fatto ottimi allenamenti, ti sei divertito e hai lavorato bene.
Nuota bene e compensa come sai fare.
E quando arrivi al piattello, stimolato e felice, nuota e rimani concentrato.
Stai bene, sentilo.
Sei arrivato, c’è la luce.’
Quello che posso aggiungere alle loro parole riguarda l’apertura agli scenari corporei, psicologici, emotivi e relazionali che l’apnea riesce a regalare, non solo in acqua ma nella vita. Insomma, approfondimenti e consapevolezze che rendono straordinaria questa disciplina.
Grazie Alessia e Michele, nella vostra semplicità siete eccezionali protagonisti del nostro tempo.
Le domande che abbiamo rivolto a due persone così speciali, hanno riguardato i seguenti temi:
‘Come fai a fare quello che fai? Cosa ti ha aiutato a realizzare performance cosi importanti nell'ultimo anno? Che cosa pensi prima di una gara? Quando realizzi una performance di 4 minuti, qual è la dinamica delle tue emozioni? Cosa ti passa per la mente? Cosa pensi nelle varie fasi? Discesa, cartellino, ultimi metri? Come ti controlli in quella determinata performance? Quanto tempo dedichi all'allenamento e cosa fai? Quanto è importante la routine …? Utilizzi agganci psicologici? Quando pensi ‘sono al limite’, come gestisci la sicurezza?
E così abbiamo fatto: in una piccola sala, con un micro-imbarazzo per la spontaneità dell’occasione, abbiamo aperto le danze incuriosendoci di cosa accade nell'intimo dei protagonisti.
Dalle domande e dalle risposte apparentemente semplici di Alessia e Michele sono nate le riflessioni che portiamo alla vostra attenzione.
Con Michele abbiamo visto la straordinaria varietà di metodi di preparazione a una gara: dalla massima concentrazione al bisogno di distrarsi, dalla gestione degli stimoli alla massima concentrazione in pochi minuti, dalla ritualità di un protocollo all'assenza di aspettative.
Con Alessia, la sintesi è una poesia dello sport che tutti vorrebbero condividere con lei: eleganza, naturalezza, piacere.
‘Il mantra di Alessia è ‘perfezionati e divertiti!'
L’apnea è movimento, respiro e ascolto.
Allungati, respira e concentrati sul tuffo. Nient’altro.
Non pensare a niente, pensa solo a quello che stai facendo.
Sii spontaneo e … consapevole.
Se prima agivi per dovere, oggi cerca il piacere e la voglia di fare.
Il piacere è una bellezza in sé.
L’apnea ti ha permesso di arricchirti del fascino del mare, della natura e della conoscenza di te.
Ti ha permesso di esplorare i meccanismi che non conoscevi: pensieri, sensazioni, automatismi e verificare come stai, i tempi realizzati, lo stato di salute e benessere.
Stai tranquillo, respira, non pensare a nulla che non sia il movimento, aggancia pensieri positivi e tuffati con piacere.
Non pensare proprio a niente. Al massimo pensa che hai fatto ottimi allenamenti, ti sei divertito e hai lavorato bene.
Nuota bene e compensa come sai fare.
E quando arrivi al piattello, stimolato e felice, nuota e rimani concentrato.
Stai bene, sentilo.
Sei arrivato, c’è la luce.’
Quello che posso aggiungere alle loro parole riguarda l’apertura agli scenari corporei, psicologici, emotivi e relazionali che l’apnea riesce a regalare, non solo in acqua ma nella vita. Insomma, approfondimenti e consapevolezze che rendono straordinaria questa disciplina.
Grazie Alessia e Michele, nella vostra semplicità siete eccezionali protagonisti del nostro tempo.