
Ogni età ha i suoi NO. Ritrovarsi in età adulta a dover rispettare un fermo NO non sempre è cosa facile. Implica innanzitutto un grande senso di responsabilità. Infatti per imparare a governare il NO è necessario riscoprire per prima cosa il valore di se stessi. E’ solo attribuendo valore a ciò che si dice e a ciò che si pensa, che si può finalmente rendersi indipendenti nelle proprie azioni.
Il lavoro da svolgere non è sempre facile soprattutto quando è proprio nell’età adulta che si riscopre che da sempre si è cercato (con buoni risultati) ad infrangere tutti quei NO che ci venivano detti o che noi in qualche modo dicevamo a noi stessi. L’infrangere un NO è sempre la ricerca di una via di fuga per rendere il cammino più confortevole a scapito però di qualcun altro che deve cedere o subirne le conseguenze. Nel momento in cui queste consapevolezze fanno capolino nel proprio percorso, diventa inevitabile soffermarci a riflettere. Il NO rappresenta il dover rinunciare a stare nella cosi detta “zona di confort” dalla quale è però necessario uscire per raggiungere l’obbiettivo prefissato (focusing).
Il mantenere un fermo NO difronte ad un intento richiede un forte impegno. Richiede coerenza ed assertività.
E’ in questo momento che l’aiuto di un coach può essere molto utile per sostenere la persona nell’avvalorare l’intento preso, aiutandola attraverso il “ricentraggio dei propri scopi e dei propri valori” (Daniele Trevisani), a capire cosa sia utile comprendere in un dato momento della vita.
“Sappiamo ciò che siamo, ma non sappiamo ciò che potremmo essere” (Shakspeare).
La direzione del cambiamento quindi è verso ciò che potremmo essere. Per arrivarci dobbiamo iniziare attuando dei piccoli “STEP” che comportano sicuramente l’accettazione di qualche NO. NO alle abitudini, NO alle regole fatte da noi in funzione di noi. Un NO nel rispetto degli altri, ma soprattutto un NO per non disattendere un impegno preso con noi stessi.
“Ri-educarsi a crescere, è un atto che parte a piccoli passi. E’ un viaggio verso la libertà, libertà della tua mente, libertà dal tuo spirito, che mai nessuna gabbia potrà racchiudere (Daniele Trevisani-Personal Energy).
Il lavoro da svolgere non è sempre facile soprattutto quando è proprio nell’età adulta che si riscopre che da sempre si è cercato (con buoni risultati) ad infrangere tutti quei NO che ci venivano detti o che noi in qualche modo dicevamo a noi stessi. L’infrangere un NO è sempre la ricerca di una via di fuga per rendere il cammino più confortevole a scapito però di qualcun altro che deve cedere o subirne le conseguenze. Nel momento in cui queste consapevolezze fanno capolino nel proprio percorso, diventa inevitabile soffermarci a riflettere. Il NO rappresenta il dover rinunciare a stare nella cosi detta “zona di confort” dalla quale è però necessario uscire per raggiungere l’obbiettivo prefissato (focusing).
Il mantenere un fermo NO difronte ad un intento richiede un forte impegno. Richiede coerenza ed assertività.
E’ in questo momento che l’aiuto di un coach può essere molto utile per sostenere la persona nell’avvalorare l’intento preso, aiutandola attraverso il “ricentraggio dei propri scopi e dei propri valori” (Daniele Trevisani), a capire cosa sia utile comprendere in un dato momento della vita.
“Sappiamo ciò che siamo, ma non sappiamo ciò che potremmo essere” (Shakspeare).
La direzione del cambiamento quindi è verso ciò che potremmo essere. Per arrivarci dobbiamo iniziare attuando dei piccoli “STEP” che comportano sicuramente l’accettazione di qualche NO. NO alle abitudini, NO alle regole fatte da noi in funzione di noi. Un NO nel rispetto degli altri, ma soprattutto un NO per non disattendere un impegno preso con noi stessi.
“Ri-educarsi a crescere, è un atto che parte a piccoli passi. E’ un viaggio verso la libertà, libertà della tua mente, libertà dal tuo spirito, che mai nessuna gabbia potrà racchiudere (Daniele Trevisani-Personal Energy).