Siamo arrivati alla fine di un percorso, quello con STEP che ci ha arricchiti notevolmente, un gruppo ricco di persone provenienti da varie città italiane e diverse tra loro per percorsi personali e professionali, ma che hanno trovato in questi mesi affinità, emozioni, affettività , condivisioni e risorse impensabili all'inizio.
Per me è stato un percorso che mi ha ridato fiducia nella relazione con me stessa e con gli altri, e che mi ha permesso di stare nel gruppo a mio modo, certe volte più aperta altre più distante. Questo grazie agli aiutanti che mi sono arrivati durante il viaggio nel bosco buio, e che mi hanno aiutato a proseguire il mio viaggio. La possibilità di trovare relazioni “autentiche” in un ambiente protetto che consente fiducia e apertura è un esperienza preziosa e se posso dirlo con una parola, grazie del SOSTEGNO.
Il sostegno è qualcosa che sostiene qualcos'altro.
Io l'ho trovato in tante piccole grandi cose: il caffè al bar, il sorriso, i momenti della sigaretta, le risate, le cene col maestro, le chiacchierate in piscina, la lettura dei piedi, le risate di Lorenzo, gli sguardi di noi tutti, le lacrime, i sospiri, le colazioni a base di uova, gli incoraggiamenti, le condivisioni e tanto tanto altro....
Ma...
un grazie di cuore va a chi tutti i giorni mi chiama per sapere come sto, o solamente per farmi sentire la sua voce e darmi un saluto, alla pazienza rispetto alle mie lamentele, ai miei silenzi, alle mie distanze. Grazie per le parole profonde talvolta sussurrate tra le righe, che ritornano in mente durante la giornata. Grazie per ascoltarmi e per farmi sentire intelligente quando riesco ad esprimere correttamente dei concetti. Grazie per la forza dirompente e l'entusiasmo che ho sentito nella condivisione di questa esperienza. Grazie per avermi cercato con lo sguardo in quei momenti in cui solo noi ci capiamo. Grazie per le risate che risuonano chiassose in macchina o davanti ad un spritz. Grazie per avermi fatto arrabbiare e riflettere, grazie per aver corso con me sulla spiaggia sotto la pioggia, come se fosse l'ultima cosa desiderata prima di morire.
Grazie per avermi fatto fare l'esperienza di essere sostenuta.... grazie Lavinia
Per me è stato un percorso che mi ha ridato fiducia nella relazione con me stessa e con gli altri, e che mi ha permesso di stare nel gruppo a mio modo, certe volte più aperta altre più distante. Questo grazie agli aiutanti che mi sono arrivati durante il viaggio nel bosco buio, e che mi hanno aiutato a proseguire il mio viaggio. La possibilità di trovare relazioni “autentiche” in un ambiente protetto che consente fiducia e apertura è un esperienza preziosa e se posso dirlo con una parola, grazie del SOSTEGNO.
Il sostegno è qualcosa che sostiene qualcos'altro.
Io l'ho trovato in tante piccole grandi cose: il caffè al bar, il sorriso, i momenti della sigaretta, le risate, le cene col maestro, le chiacchierate in piscina, la lettura dei piedi, le risate di Lorenzo, gli sguardi di noi tutti, le lacrime, i sospiri, le colazioni a base di uova, gli incoraggiamenti, le condivisioni e tanto tanto altro....
Ma...
un grazie di cuore va a chi tutti i giorni mi chiama per sapere come sto, o solamente per farmi sentire la sua voce e darmi un saluto, alla pazienza rispetto alle mie lamentele, ai miei silenzi, alle mie distanze. Grazie per le parole profonde talvolta sussurrate tra le righe, che ritornano in mente durante la giornata. Grazie per ascoltarmi e per farmi sentire intelligente quando riesco ad esprimere correttamente dei concetti. Grazie per la forza dirompente e l'entusiasmo che ho sentito nella condivisione di questa esperienza. Grazie per avermi cercato con lo sguardo in quei momenti in cui solo noi ci capiamo. Grazie per le risate che risuonano chiassose in macchina o davanti ad un spritz. Grazie per avermi fatto arrabbiare e riflettere, grazie per aver corso con me sulla spiaggia sotto la pioggia, come se fosse l'ultima cosa desiderata prima di morire.
Grazie per avermi fatto fare l'esperienza di essere sostenuta.... grazie Lavinia