Molte donne soffrono durante le mestruazioni sia a livello mentale che fisico. È interessante capire come questo malessere possa in molti casi provenire da lontano… da forme pensiero tossiche ed intossicanti che noi donne ci portiamo appresso, ma che spesso non ci appartengono completamente. Altre stanze del nostro castello sono occupate, stanze segrete che celano antichi soprusi e vecchi rituali primitivi e limitanti che producono effetti in modo diabolico lontani dalla nostra stessa conoscenza. Ecco che, ancora una volta, abbiamo un intruso a casa nostra, alimentato quotidianamente come fosse noi, e al quale diamo energia in cambio di mal-essere! Sarà interessante alzare il velo, per impadronirsi di un pezzo di noi.
Scrivo questo articolo da figlia, donna, madre, compagna, amica, trainer, coach motivazionale e soprattutto essere umano. Per ogni donna e per ogni uomo che voglia avere una visione diversa di qualcosa che accade ogni giorno sotto i nostri occhi costantemente rapiti dal presto che è tardi, motivo ricorrente delle nostre vite.
Per alzare il primo velo della questione dovremmo andare all’origine: quante di noi hanno avuto in pubertà un buon ingresso nel mondo della creazione con il primo ciclo mestruale? A quante di noi è stata fornita una guida, una figura amica che ci spiegasse amorevolmente il dono di essere diventata donna fertile, offrendoci il benvenuto al mondo dell’essere femmina? A quante è stato spiegato il potere al quale si sarebbe andate incontro?
Il fatto che se ne parli poco fa riflettere. Viviamo in una società moderna in cui sono scomparsi quasi del tutto i riti di passaggio tra le fasi di vita, un po’ come le mezze stagioni: non si sa che fine abbiano fatto! Ci si trova cosi, dall’età infantile a quella di piccola donna, senza venire sufficientemente equipaggiate. Stati d’animo fuori controllo, emotività, nuovi bisogni da dover gestire… spesso in solitudine. La scuola moderna offre, già dalle scuole primarie, delle integrazioni, con lezioni di sessuologia. E poi? Basta! Disagio che colpisce in maggioranza le piccole donne, che si trovano a doversi gestire da sole, tra coetanee, a volte con non pochi imbarazzi, perché l’ambiente di casa spesso è poco nutriente e attento alle reali necessità.
Parlare di certe cose è sempre stato ritenuto imbarazzante. In realtà è come se la società, nel tempo, avesse omesso informazioni a riguardo di cosa accade nell’intimo di una donna in evoluzione, considerando il processo che la accompagna nel raggiungimento della padronanza del suo potere creativo, e non solo, scomodo da spiegare, rubando un antichissimo potere creativo e trasformato in qualcosa di sporco e oscuro.
Si tratta di una menzogna che viene da lontano e come un marchio ne sortisce il suo effetto sigillante e perpetuo, in una condizione distorta che è vivissima in noi donne, piccole o grandi, anche se non ce ne accorgiamo!
Molte di queste forme pensiero che portano la donna stessa a non essere davvero amica delle altre donne, proviene da lontano: ci fu un tempo in cui la donna mestruata era considerata inquinante e sporca. Non poteva toccare nessun attrezzo dei campi o altro che appartenesse ad un uomo in quei giorni impuri. Non poteva mangiare carne o bere latte perché si temeva che potesse avere delle influenze nefaste su caccia e raccolto. Nel momento del menarca (prima mestruazione), addirittura le bambine venivano portate lontano dal villaggio per una intera settimana, ed in alcune culture messe in gabbie, affinché non toccassero il suolo per non contaminarlo, senza vedere il sole. Ancora oggi in molti luoghi di culto religioso la donna durante la fase mestruale, non può entrare nei templi e non da molto è stata tolta la pena di morte a chi di loro trasgrediva.
Anni ed anni di pensieri deformi e distorti hanno prodotto credenze collettive distruttive e tossiche. Molte donne ne sono letteralmente invase fino a farne diventare una malattia (sindrome pre-mestruale), solo di recente riconosciuta dalla società. La donna impura dalla nascita, per molte religioni, non può occupare ruoli attivi nei riti sacri. Impura dalla nascita, impura a prescindere.
Secondo te caro/a viandante, queste credenze non hanno prodotto niente alle donne di oggi? Ne siamo certi? Ogni donna dovrebbe fare una analisi e vedere quanto del suo malessere è effettivo e quanto invece non sia prodotto da forme pensiero collettive.
È giunto il momento che la donna risorga da anni di soprusi e privazioni!
Donna, ricorda!
Il potere del ciclo era conosciuto presso le antiche culture; le pratiche create dalle donne, con le quali si usavano le energie creative, sono state largamente profanate dalla società patriarcale che vedevano nel potere della donna un pericolo per l’uomo.
Questo era un terribile, potente e magico potere, che non poteva essere contenuto se non escludendo la donna dalla società.
Le mestruazioni che prima erano considerate sacre divennero una cosa sporca e inquinante.
C’era un tempo in cui, con l’arrivo del primo mestruo, nelle civiltà matriarcali ci si ritirava in un luogo segreto all’uomo. In questo luogo la piccola donna imparava a essere utile alla sua comunità e a gestire il potere che le era stato dato con consapevolezza.
Un dono! Lontani anni luce dall’essere un peccato!
Donna, ricorda!
Sei ciclo, sei mutamento… sei acqua, sei marea, sei emozione, sei lunare.
Ad ogni sanguinamento ti ritiravi con le altre donne mestruate e con loro scambiavi dati, informazioni, insegnamenti, segreti, ricette, arti, divinazioni, strategie… si insegnava e ci si faceva insegnare.
Donna eri meravigliosamente potente ed integra!
In quei momenti si imparava ad essere donne e madri e mogli… donna, ricorda!
Sei perfetta con tutto ciò che hai e nessuno può convincerti del contrario a meno che tu non glielo permetta.
Una religione che ti ritiene impura è lontana dalla perfezione di Dio, poiché se lui è in noi, come può avere creato qualcosa di non perfetto?
Siamo libere nel momento in cui vogliamo esserlo, poiché è una prigione della mente e non del corpo.
Non esistono cose che non si possono fare con gioia e amore quando abbiamo le mestruazioni: accorgiamoci! È un imprinting, non è noi! È una stanza occupata da energie perverse, che non è noi!
E oggi è davvero un bel momento per accorgerci!
Scrivo questo articolo da figlia, donna, madre, compagna, amica, trainer, coach motivazionale e soprattutto essere umano. Per ogni donna e per ogni uomo che voglia avere una visione diversa di qualcosa che accade ogni giorno sotto i nostri occhi costantemente rapiti dal presto che è tardi, motivo ricorrente delle nostre vite.
Per alzare il primo velo della questione dovremmo andare all’origine: quante di noi hanno avuto in pubertà un buon ingresso nel mondo della creazione con il primo ciclo mestruale? A quante di noi è stata fornita una guida, una figura amica che ci spiegasse amorevolmente il dono di essere diventata donna fertile, offrendoci il benvenuto al mondo dell’essere femmina? A quante è stato spiegato il potere al quale si sarebbe andate incontro?
Il fatto che se ne parli poco fa riflettere. Viviamo in una società moderna in cui sono scomparsi quasi del tutto i riti di passaggio tra le fasi di vita, un po’ come le mezze stagioni: non si sa che fine abbiano fatto! Ci si trova cosi, dall’età infantile a quella di piccola donna, senza venire sufficientemente equipaggiate. Stati d’animo fuori controllo, emotività, nuovi bisogni da dover gestire… spesso in solitudine. La scuola moderna offre, già dalle scuole primarie, delle integrazioni, con lezioni di sessuologia. E poi? Basta! Disagio che colpisce in maggioranza le piccole donne, che si trovano a doversi gestire da sole, tra coetanee, a volte con non pochi imbarazzi, perché l’ambiente di casa spesso è poco nutriente e attento alle reali necessità.
Parlare di certe cose è sempre stato ritenuto imbarazzante. In realtà è come se la società, nel tempo, avesse omesso informazioni a riguardo di cosa accade nell’intimo di una donna in evoluzione, considerando il processo che la accompagna nel raggiungimento della padronanza del suo potere creativo, e non solo, scomodo da spiegare, rubando un antichissimo potere creativo e trasformato in qualcosa di sporco e oscuro.
Si tratta di una menzogna che viene da lontano e come un marchio ne sortisce il suo effetto sigillante e perpetuo, in una condizione distorta che è vivissima in noi donne, piccole o grandi, anche se non ce ne accorgiamo!
Molte di queste forme pensiero che portano la donna stessa a non essere davvero amica delle altre donne, proviene da lontano: ci fu un tempo in cui la donna mestruata era considerata inquinante e sporca. Non poteva toccare nessun attrezzo dei campi o altro che appartenesse ad un uomo in quei giorni impuri. Non poteva mangiare carne o bere latte perché si temeva che potesse avere delle influenze nefaste su caccia e raccolto. Nel momento del menarca (prima mestruazione), addirittura le bambine venivano portate lontano dal villaggio per una intera settimana, ed in alcune culture messe in gabbie, affinché non toccassero il suolo per non contaminarlo, senza vedere il sole. Ancora oggi in molti luoghi di culto religioso la donna durante la fase mestruale, non può entrare nei templi e non da molto è stata tolta la pena di morte a chi di loro trasgrediva.
Anni ed anni di pensieri deformi e distorti hanno prodotto credenze collettive distruttive e tossiche. Molte donne ne sono letteralmente invase fino a farne diventare una malattia (sindrome pre-mestruale), solo di recente riconosciuta dalla società. La donna impura dalla nascita, per molte religioni, non può occupare ruoli attivi nei riti sacri. Impura dalla nascita, impura a prescindere.
Secondo te caro/a viandante, queste credenze non hanno prodotto niente alle donne di oggi? Ne siamo certi? Ogni donna dovrebbe fare una analisi e vedere quanto del suo malessere è effettivo e quanto invece non sia prodotto da forme pensiero collettive.
È giunto il momento che la donna risorga da anni di soprusi e privazioni!
Donna, ricorda!
Il potere del ciclo era conosciuto presso le antiche culture; le pratiche create dalle donne, con le quali si usavano le energie creative, sono state largamente profanate dalla società patriarcale che vedevano nel potere della donna un pericolo per l’uomo.
Questo era un terribile, potente e magico potere, che non poteva essere contenuto se non escludendo la donna dalla società.
Le mestruazioni che prima erano considerate sacre divennero una cosa sporca e inquinante.
C’era un tempo in cui, con l’arrivo del primo mestruo, nelle civiltà matriarcali ci si ritirava in un luogo segreto all’uomo. In questo luogo la piccola donna imparava a essere utile alla sua comunità e a gestire il potere che le era stato dato con consapevolezza.
Un dono! Lontani anni luce dall’essere un peccato!
Donna, ricorda!
Sei ciclo, sei mutamento… sei acqua, sei marea, sei emozione, sei lunare.
Ad ogni sanguinamento ti ritiravi con le altre donne mestruate e con loro scambiavi dati, informazioni, insegnamenti, segreti, ricette, arti, divinazioni, strategie… si insegnava e ci si faceva insegnare.
Donna eri meravigliosamente potente ed integra!
In quei momenti si imparava ad essere donne e madri e mogli… donna, ricorda!
Sei perfetta con tutto ciò che hai e nessuno può convincerti del contrario a meno che tu non glielo permetta.
Una religione che ti ritiene impura è lontana dalla perfezione di Dio, poiché se lui è in noi, come può avere creato qualcosa di non perfetto?
Siamo libere nel momento in cui vogliamo esserlo, poiché è una prigione della mente e non del corpo.
Non esistono cose che non si possono fare con gioia e amore quando abbiamo le mestruazioni: accorgiamoci! È un imprinting, non è noi! È una stanza occupata da energie perverse, che non è noi!
E oggi è davvero un bel momento per accorgerci!